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Il gruppo criminale responsabile di Genesis Market, una nota piattaforma del dark web utilizzata per facilitare la frode informatica, ha annunciato che la piattaforma è stata venduta a un acquirente anonimo. La vendita arriva diversi mesi dopo che le autorità statunitensi hanno interrotto la piattaforma, sequestrando alcuni dei suoi domini e aggiungendola alla lista delle sanzioni. La mossa solleva preoccupazioni riguardo alla possibile ripresa delle attività illecite e alla natura in evoluzione della cybercriminalità.
La vendita del Genesis Market
Come precedentemente riportato, a fine giugno, Genesis Market era stato pubblicizzato come disponibile per la vendita su un forum di hacker insieme al suo codice sorgente e al suo database. Il tentativo degli operatori di vendere il marketplace è stato accolto con sospetto nella comunità di cybersecurity, con i ricercatori che speculavano che gli annunci fossero probabilmente parte di un’operazione honeypot dell’FBI.
La notizia della vendita di Genesis Market è emersa quando un account chiamato GenesisStore, che si era precedentemente associato agli amministratori della piattaforma, ha pubblicato un annuncio sul forum russo Exploit. Secondo il rapporto di The Record, il post affermava che era stato trovato un acquirente e che era stato effettuato un deposito, con il negozio che sarebbe stato trasferito al nuovo proprietario il mese successivo. Da notare che la vendita non include gli account utente attuali.
L’operazione dell’FBI contro Genesis Market
All’inizio di quest’anno, un’operazione guidata dall’FBI ha sequestrato con successo i domini del web chiaro di Genesis Market e ha arrestato diverse persone in tutto il mondo che erano state coinvolte in attività fraudolente attraverso la piattaforma. L’operazione ha anche portato all’identificazione e alla localizzazione dei server backend della piattaforma, risultando nell’acquisizione di informazioni preziose su circa 59.000 account utente.
Le reazioni alla vendita di Genesis Market
La vendita di Genesis Market, nonostante la sua reputazione compromessa, ha sollevato più di un sopracciglio nella comunità di cybersecurity. Alcuni esperti speculano che gli stessi operatori abbiano orchestrato la vendita per facilitare il rebranding e disconnettersi dall’entità sanzionata. Sono stati sollevati dubbi sulla fattibilità della vendita, data la posizione diminuita della piattaforma e le conseguenze legali che gli acquirenti potenziali potrebbero affrontare.
Le agenzie di law enforcement di tutto il mondo probabilmente monitoreranno da vicino gli sviluppi riguardanti la vendita di Genesis Market, assicurandosi che qualsiasi potenziale ripresa delle attività criminali venga prontamente affrontata, che è un altro svantaggio che il nuovo acquirente del marketplace dovrà affrontare.
Tuttavia, la comunità di cybersecurity rimane vigile nel combattere la cybercriminalità e nel proteggere il panorama digitale, e sarebbe lontano da loro permettere a un marketplace defunto di risorgere al potere.