Per combattere l’aumento delle truffe di supporto tecnico e dei pagamenti fraudolenti, la polizia di Echizen nella prefettura di Fukui, Giappone, ha adottato un’iniziativa innovativa: la creazione di false carte di pagamento posizionate nei negozi di comodità per avvisare le potenziali vittime.
Cosa leggere
Dettagli dell’iniziativa
Queste carte fittizie sono etichettate come “Virus Trojan Horse Removal Payment Card” e “Unpaid Bill Late Fee Payment Card”. L’idea è quella di intercettare le persone anziane che, ingannate dai truffatori, si recano nei negozi per acquistare carte che credono necessarie per risolvere problemi inesistenti o pagare falsi debiti.

Quando un cliente tenta di acquistare una di queste carte, i dipendenti del negozio, precedentemente informati, intervengono spiegando che si tratta di una truffa.
Risultati e impatti
Questa misura si è dimostrata efficace: dal suo inizio a novembre 2023, ha già aiutato almeno due uomini anziani che erano stati ingannati pensando che i loro computer fossero infetti da malware e che dovessero pagare per la rimozione. Inoltre, ogni intervento dei dipendenti dei negozi che porta alla prevenzione di una truffa viene ricompensato dalla polizia, incentivando la collaborazione tra civili e forze dell’ordine.
Problema delle Truffe online in Giappone
Nel solo 2023, la prefettura di Fukui ha subito perdite finanziarie per circa 7,5 milioni di dollari a causa di truffe online. A gennaio 2024, sono state registrate 14 denunce relative a truffe di investimento, con danni stimati in circa 700.000 dollari.
L’iniziativa della polizia di Echizen rappresenta un approccio proattivo e creativo per contrastare le truffe online, in particolare quelle che sfruttano la vulnerabilità delle persone anziane. Mentre le truffe diventano sempre più sofisticate, anche le strategie per combatterle devono evolversi, e questa tattica in Giappone delle carte di pagamento false offre un modello replicabile per altre comunità in tutto il mondo.