Il CERT finlandese registra record di attacchi ddos

Il Computer Emergency Response Team (CERT) finlandese ha ricevuto nel mese di ottobre un numero di notifiche di attacchi denial-of-service mai raggiunto prima, pari a un quarto di quelle che normalmente riceve in un intero anno. Il CERT – un’autorità ufficiale che fa capo all’agenzia finlandese per i trasporti e le comunicazioni – ha anche ricevuto “alcune notifiche” relative a incidenti di ransomware, che sono aumentati rispetto allo scorso anno. Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) sono cresciuti di popolarità in seguito all’aumento dell’attività degli hacktivisti in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Questi attacchi inondano i siti web di traffico indesiderato per renderli irraggiungibili. I gruppi filo-ucraini sono stati accusati di essere coinvolti in “operazioni illegali” da Alexander Krutskikh, portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo. A giugno Krutskikh ha affermato che “più di 65.000 ‘hacker da salotto’ provenienti da Stati Uniti, Turchia, Georgia e Paesi dell’UE partecipano regolarmente ad attacchi DDoS coordinati” contro obiettivi russi. Gruppi filorussi come Killnet hanno recentemente preso di mira siti web appartenenti a diverse agenzie di intelligence statali dell’ex blocco orientale, senza tuttavia causare danni significativi. L’aumento dell’attività DDoS fa seguito all’allarme lanciato dal capo del Servizio di intelligence per la sicurezza finlandese, secondo cui è “altamente probabile che la Russia si rivolga all’ambiente cibernetico durante l’inverno”. Tuttavia, il direttore dell’agenzia Antti Pelttari ha dichiarato che il servizio di intelligence ritiene “improbabile che qualsiasi attacco informatico possa paralizzare le infrastrutture critiche [in Finlandia] nel prossimo futuro”.