Il governo keniota prevede di lanciare il suo sistema di identificazione digitale a dicembre 2023, dopo un periodo di test che durerà alcuni mesi. Secondo il presidente del Kenya, William Ruto, il quale ha tenuto un discorso presso l’East Africa Device Assembly Kenya plant ad Athi River, citato dai media locali il 30 ottobre:
Il sistema di identificazione digitale in fase di test
“La carta d’identità digitale, che è stata un grande problema per noi per molto tempo, è ora in fase di test per i prossimi due mesi. Tutte le parti interessate e i ministeri coinvolti mi hanno assicurato che a dicembre saremo in grado di lanciare le carte d’identità digitali”. Le carte d’identità digitali verranno introdotte nel paese insieme a Maisha Namba, un sistema di numeri di identificazione personale assegnati ai cittadini keniota al momento della registrazione. Questo sistema congiunto aiuterà il paese a digitalizzare i suoi registri e fornirà ai cittadini un accesso più rapido alle risorse statali, educative e mediche.
Benefici dell’identificazione digitale
Come ha spiegato a agosto il Segretario Principale dell’Immigrazione e dei Servizi ai Cittadini, Julius Bitok: “Il sistema di identità digitale fornirà ai keniota un modo sicuro e affidabile per verificare la loro identità per vari scopi, tra cui l’accesso ai servizi governativi, l’apertura di conti bancari e i viaggi. Aiuterà anche a ridurre le frodi e la corruzione e a migliorare l’efficienza”. A settembre, Bitok ha esortato le aziende private ad adottare i sistemi di identificazione digitale, in quanto “consentono soluzioni innovative come il mobile banking e le reti di agenti, trasformando i processi di e-commerce”. Ha promesso che il governo garantirà che la progettazione della carta d’identità digitale “faciliterà il commercio e semplificherà le transazioni commerciali”.
Dubbi sulla valuta digitale della banca centrale
Nel giugno 2023, la Banca Centrale del Kenya ha espresso dubbi sulla necessità di implementare la valuta digitale della banca centrale (CBDC) nel breve e medio termine, riferendosi a “altre soluzioni innovative attorno all’ecosistema esistente” che potrebbero affrontare i “punti dolenti” del Kenya nei pagamenti.