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Sicurezza Informatica

Proposta di legge per bloccare l’accesso ai social per gli under 13 in Italia

Una proposta di legge presentata dai parlamentari di Azione e Iv mira a proteggere i bambini e i preadolescenti da un accesso precoce ai social, causa principale dell’aumento dei disturbi comportamentali e psicologici.

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Proteggere i bambini e i preadolescenti da un accesso ai social troppo precoce che, come dimostrano gli studiosi, è una delle cause principali dell’aumento dei disturbi comportamentali e psicologici emersi negli ultimi anni. È l’obiettivo di una proposta di legge presentata oggi dai parlamentari di Azione e Iv, da due ex ministre che si sono occupate di infanzia, come Elena Bonetti e Mara Carfagna, nonché da Carlo Calenda, Matteo Richetti e Giulia Pastorella.

Il divieto per gli under 13 e la certificazione dell’età

La proposta di legge prevede non solo il divieto per gli under 13 di accedere ai social, ma anche un meccanismo concreto per rendere effettiva questa barriera “salva bimbi”. Attualmente in Italia esiste un divieto di accesso ai social per i ragazzini sotto i 14 anni, ma non ci sono controlli, e un undicenne può iscriversi tranquillamente ad una piattaforma indicando dati falsi. La soluzione proposta prevede un divieto di iscrizione ai social per gli under 13 e un permesso per i ragazzi di 14 e 15 anni con il consenso dei genitori; l’iscrizione ai social dovrebbe avvenire solo attraverso un processo di certificazione dell’età, mediante un meccanismo che confermi la presenza dei requisiti anagrafici dell’utente (Cie, Spid o con un provider privato di certificazione dell’identità).