Categorie
Sicurezza Informatica

Red Hat cambia politica sul codice sorgente e la comunità insorge

Tempo di lettura: 2 minuti. Red Hat ha recentemente annunciato cambiamenti nella sua politica sul codice sorgente, suscitando reazioni intense da parte della comunità open source. Scopriamo i dettagli e le risposte della comunità.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Red Hat, una delle principali aziende nel campo dei sistemi operativi Linux, ha recentemente fatto un annuncio che ha scatenato un’ondata di reazioni da parte della comunità open source. L’azienda ha dichiarato che CentOS Stream diventerà “l’unico repository per le release del codice sorgente pubblico relative a RHEL (Red Hat Enterprise Linux)”, limitando l’accesso al codice principale di RHEL a un portale per clienti. Il codice continuerà a fluire, seppur con difficoltà:

Rocky Linux e la sua risposta

Rocky Linux, un sistema operativo compatibile con RHEL avviato dal co-fondatore di CentOS, Greg Kurtzer, ha annunciato che considera le mosse di Red Hat contrarie allo spirito e allo scopo dell’open source. Utilizzando diversi metodi, Rocky Linux intende mantenere quello che considera un accesso legittimo al codice RHEL secondo la GNU General Public License (GPL) e rendere il codice pubblico non appena esiste.

La posizione della Software Freedom Conservancy

Bradley M. Kuhn della Software Freedom Conservancy ha fornito una panoramica completa del modello di business di RHEL e del suo complicato rapporto con la conformità GPL. Kuhn ha espresso tristezza per il fatto che “questa lunga strada abbia portato la comunità FOSS in un luogo così deludente”. “Semplicemente ricompilando il codice”

La risposta di Red Hat Mike McGrath, vicepresidente di ingegneria delle piattaforme core presso Red Hat, ha scritto che gran parte della rabbia derivante dalla decisione riguarda coloro che non vogliono pagare per il tempo, lo sforzo e le risorse investite in RHEL o coloro che vogliono ripacchettizzarlo per il proprio profitto.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version