La popolarità di Telegram come piattaforma alternativa di comunicazione è esplosa definitivamente nel conflitto bellico tra Russia ed Ucraina. Da molti anni, però, l’app di messaggistica made in Russia con sede a Dubai è diventata il nuovo riferimento per visioni alternative del mondo.
Telegram dà spazio a tante attività che non hanno scopo commerciale né illegale, bensì di solidarietà e di informazione senza filtri.
Il primo progetto “benefico” che ad oggi viene in mente è quello messo in piedi dall’Ucraina che ha richiesto aiuti da ogni parte del mondo per arruolare una squadra di hacktivisti cibernetici e fondi per gli armamenti.
Dall’inizio dell’emergenza COVID si è sviluppata in Italia una realtà che, nata nel mondo di Twitter, si è poi articolata in quello di Telegram fino a diffondersi su altre piattaforme quali Facebook, Discourse e YouTube.
Il nome del collettivo è Rivoluzione Copernicana che nasce con lo scopo di fornire sostegno gratuito e solidale tra i propri membri.
Il movimento fa base su Twitter e si sviluppa su Telegram dove è suddiviso in gruppi regionali, con il fine di ottimizzarne l’organizzazione e per rendere più efficace l’invio sul territorio di eventuali aiuti a chi ne ha bisogno.
Da un lato, Rivoluzione Copernicana ha idee ben precise:
- è fermamente contro l’adozione del greenpass
- a favore della libertà di scelta rispetto alla vaccinazione
- contro la schedatura digitale
- muove pesanti critiche alle politiche europee e a tutti i partiti attualmente rappresentati nell’arco parlamentare.
Dall’altro, essa non ha alcuna connotazione partitica e accoglie chiunque voglia sentirsi di nuovo Comunità e abbia bisogno di una mano tesa, in questo periodo così duro, o voglia dedicare un po’ del proprio tempo a chi di aiuto ha bisogno.
Proprio la pandemia, infatti, ha fatto sì che tante persone nel nostro Paese avessero bisogno di assistenza, non solo per grandi problemi, ma anche per l’assolvimento delle necessità e delle incombenze quotidiane.
Rivoluzione Copernicana, pur essendo una realtà recentissima, ha raggiunto 1500 iscritti che, per adesso su base esclusivamente volontaria, si impegnano ogni giorno nello scambiarsi informazioni e darsi solidarietà e assistenza, mettendo l’orecchio a terra per ascoltare i bisogni della vita di tutti i giorni.
Tra le iniziative messe in campo figurano quelle dei gruppi di acquisto alimentari, della disdetta del canone Rai, della contrattazione di tariffe agevolate per le bollette elettriche, della gestione della cosiddetta “sanzione dei 100 euro”, del blocco di una pericolosa proposta di legge costituzionale che rischierebbe di trasformare l’Italia in una tirannia conclamata.
Rivoluzione Copernicana prevede anche gruppi di professionisti impegnati nella soluzione di problemi afferenti a diversi ambiti (gruppo Sanità, Energia, Economia e Giustizia, Scuola, Informatica ecc.).
La struttura è orizzontale, anche se c’è un fisiologico gruppo direttivo composto dai fondatori e da chi è realmente intenzionato a mettersi in gioco.
Proprio secondo i suoi promotori principali “Rivoluzione Copernicana è per il completo recupero di tutte le libertà, per il pieno sviluppo dell’Uomo, per la promozione delle relazioni tra individui, per il ripristino della pienezza dei diritti naturali e inalienabili che la Costituzione protegge. Una piccola ma significativa realtà che sta di giorno in giorno ampliando la propria base e spera di diffondere la propria idea di consapevolezza”.