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Sicurezza Informatica

Spagna introduce il “Porn Passport” per proteggere i minori

La Spagna introduce il “porn passport”, una misura innovativa per prevenire l’accesso dei minori alla pornografia online che presenta rischi per la privacy

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La Spagna sta introducendo un nuovo strumento chiamato “porn passport” per prevenire l’accesso dei minori ai contenuti pornografici online. Questo passo rappresenta un tentativo significativo da parte del governo spagnolo di affrontare il problema crescente dell’esposizione precoce alla pornografia tra i giovani.

Il problema della pornografia tra i minori

Con l’accesso sempre più facile a internet, i minori sono esposti a contenuti inappropriati a un’età sempre più giovane. La pornografia, in particolare, è diventata una preoccupazione crescente, con numerosi studi che evidenziano gli effetti negativi sulla salute mentale e sullo sviluppo sessuale dei giovani come riportato già diversi anni orsono nella guida di sopravvivenza per i genitori genitori edita da Matrice Digitale.

Cosa è il Porn Passport?

Il “porn passport” è una misura innovativa che richiede agli utenti di verificare la loro età prima di accedere a siti pornografici. Questo sistema utilizza tecnologie avanzate di verifica dell’identità per assicurarsi che solo gli adulti possano accedere a questi contenuti. L’obiettivo è proteggere i minori da materiali potenzialmente dannosi.

La verifica è a prova di privacy?

Il processo di verifica dell’età potrebbe includere vari metodi, come l’uso di documenti d’identità digitali o l’autenticazione attraverso servizi bancari. Questo sistema garantisce che i dati personali degli utenti siano trattati con la massima riservatezza e sicurezza, minimizzando il rischio di violazioni della privacy.

Mentre molti vedono il “porn passport” come un passo necessario per proteggere i minori, ci sono anche critiche riguardo alla privacy e alla fattibilità tecnica del progetto. Alcuni esperti di privacy esprimono preoccupazione per la gestione dei dati sensibili, mentre altri dubitano dell’efficacia del sistema nell’impedire realmente l’accesso ai contenuti pornografici.

Il contesto europeo

La Spagna non è l’unico paese a muoversi in questa direzione. Altri paesi europei stanno esplorando soluzioni simili per affrontare il problema della pornografia tra i minori. Questo riflette una tendenza crescente verso la regolamentazione dell’accesso ai contenuti online per proteggere i giovani utenti.

Il parere di Matrice Digitale

L’introduzione del “porn passport” in Spagna rappresenta un tentativo innovativo di affrontare una questione complessa e sensibile. Sebbene non è ancora chiaro il funzionamento, questa iniziativa potrebbe stabilire un precedente importante per altri paesi che cercano di proteggere i loro cittadini più giovani dagli effetti negativi della pornografia online.

Il provvedimento spagnolo va nella direzione con cui Azione di Calenda ha discusso nel nostro paese. L’abilitazione attraverso l’identificazione dei servizi per adulti è un forte deterrente nei confronti dei minori che comunque continueranno ad accedere ai siti vietati in modo indiretto attraverso lo scambio e la consultazione delle piattaforme di messaggistica che dovrebbero essere incluse in questa operazione di censura. Proprio per questo motivo è fondamentale che i genitori verifichino quanto più possibile le attività dei propri figli sui dispositivi al di fuori di quello che rappresenta il web non visibile . Altro aspetto da non sottovalutare è sicuramente quello che sarà possibile accedere al porno anche attraverso le piattaforme di scambio peer – to – peer.

Nel mentre pensiamo al bene dei bambini, emerge un forte rischio lato privacy ed è necessario che si dovrà garantire ai fruitori del porno la non tracciabilità dei loro gusti e preferenze in materia una volta autenticati nei confronti della pubblica amministrazione: perchè è chiaro e risaputo che attualmente esiste già un tracciamento dei privati che ne gestiscono i servizi. Questo rappresenta l’aspetto più rischioso e che a primo impatto fornisce un grave rischio per la sensibilità dei dati che riguardano le preferenze sessuali degli individui: un fattore che in una società democratica risulta essere ancora oggi una discriminante in determinati ambienti e contesti sociali.

Come funziona Porn Passport? Qui l’analisi tecnica

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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