Sommario
Il CEO di Apple, Tim Cook, ha affermato di essere a favore della limitazione del tempo trascorso davanti agli schermi per i bambini, nonostante l’azienda continui a dipendere in gran parte dalle vendite di hardware, come gli iPhone, per generare entrate.
Dichiarazioni di Cook su GQ Magazine
In un’intervista rilasciata a GQ Magazine, Cook ha suggerito che genitori e amministrazioni dovrebbero cercare di ridurre l’uso degli smartphone. Le sue osservazioni sono arrivate dopo che un giornalista di GQ ha affermato che suo figlio era “ossessionato” dal suo smartphone.
“Oggi i bambini nascono digitali e penso sia davvero importante stabilire dei limiti rigidi intorno a ciò”, ha detto Cook durante l’intervista.
L’App Screen Time di Apple
Apple offre un’app chiamata “Screen Time”, che monitora l’utilizzo del telefono e consente ai genitori di impostare limiti sull’uso dei dispositivi, sui download e sui contenuti per i loro figli. Cook ha affermato che la sua filosofia è che se si guarda lo smartphone più di quanto si guardino gli occhi di una persona, si sta facendo la cosa sbagliata.
Il CEO di Apple ha anche rivelato di controllare personalmente il suo report di Screen Time “con molta attenzione”.
Il contesto più ampio delle dichiarazioni di Cook
Le osservazioni di Cook sull’abuso di smartphone arrivano mentre le aziende del settore Big Tech affrontano un crescente controllo da parte dei legislatori federali su una serie di questioni, che vanno dalle pratiche commerciali alla privacy dei dati e alla moderazione dei contenuti. La maggior parte delle pressioni si è concentrata su TikTok, di proprietà di ByteDance, il cui CEO, Shou Zi Chew, è stato aspramente interrogato al Congresso il mese scorso riguardo alla protezione dei contenuti per gli utenti minorenni.
Apple ha anche affrontato indagini antitrust da parte del Dipartimento di Giustizia, che ha intensificato un’indagine sull’esplorazione di possibili pratiche anticoncorrenziali nei confronti delle app di terze parti e sull’eventuale favoritismo dei prodotti software di Apple rispetto a quelli sviluppati dai concorrenti.