TSMC, un gigante nella produzione di chip e fornitore chiave per Apple, è stato recentemente preso di mira dal gruppo di ransomware LockBit. Gli hacker hanno richiesto un riscatto di 70 milioni di dollari, minacciando di pubblicare dati rubati dall’azienda se il riscatto non venisse pagato. TSMC ha confermato che uno dei suoi fornitori di hardware, Kinmax Technology, è stato hackerato e ha subito un furto di dati. Tuttavia, l’azienda ha affermato che l’incidente non ha avuto impatto sulle operazioni aziendali e non ha compromesso i dati dei suoi clienti.
TSMC nega inizialmente l’attacco di LockBit
Inizialmente, TSMC ha negato di essere stata hackerata dal gruppo di ransomware LockBit. Tuttavia, il gruppo ha rivendicato TSMC come vittima giovedì 29 giugno, esigendo il riscatto di 70 milioni di dollari. TSMC ha successivamente confermato la violazione dei dati dopo l’attacco informatico di LockBit al suo fornitore terzo, Kinmax Technology.
Dichiarazioni di TSMC e impatto sull’azienda
Un portavoce di TSMC ha dichiarato che l’incidente di sicurezza informatica ha comportato una violazione dei dati “relativa alla configurazione e all’installazione iniziale del server”, ma le informazioni dei clienti di TSMC non sono state interessate. Ha inoltre affermato: “Dopo l’incidente, abbiamo interrotto lo scambio di dati con il fornitore. Questo è in conformità con i nostri protocolli di sicurezza e procedure operative standard”. Non ci sono segni che TSMC o Kinmax Technology abbiano intenzione di pagare il riscatto. TSMC è stata rapida nel rassicurare gli investitori e il pubblico che l’attacco non ha avuto impatto sulle sue operazioni e che non ha compromesso i dati dei suoi clienti.
LockBit e le sue minacce
LockBit è un gruppo di ransomware noto per aver attaccato aziende farmaceutiche, il Royal Mail del Regno Unito, siti web del governo degli Stati Uniti e altri. Se TSMC non paga il riscatto di 70 milioni di dollari, LockBit ha minacciato di pubblicare password e login.
Non è sorprendente che TSMC sia un bersaglio per gli hacker in cerca di riscatto, dato che l’azienda è uno dei più grandi produttori di chip al mondo con clienti di alto profilo, tra cui Apple. Tuttavia, TSMC sembra non essere particolarmente preoccupata per il recente attacco di LockBit, poiché non vi è alcuna indicazione che sia pronta a pagare il riscatto. TSMC ha confermato che uno dei suoi fornitori di hardware, Kinmax Technology, è stato hackerato e ha subito un furto di dati. Tuttavia, l’azienda ha affermato che i dati rubati non avranno impatto sulle sue attività e non rivelano dati degli utenti.