Sommario
Apple rinnova strategicamente il proprio ecosistema wearable con aggiornamenti che riguardano l’esperienza audio, la connettività e il monitoraggio della salute. La nuova versione del sistema operativo iOS 18.4 introdurrà il supporto per l’audio lossless e a bassa latenza su AirPods Max, mentre l’Apple Watch Ultra di terza generazione si prepara ad accogliere 5G e messaggistica via satellite. Al tempo stesso, emergono nuovi ostacoli nel percorso di implementazione del monitoraggio della pressione sanguigna sull’Apple Watch Series 10. Questi tre sviluppi riflettono la volontà di Apple di rafforzare il proprio dominio nell’ambito dei dispositivi intelligenti indossabili, ma anche la complessità crescente del bilanciamento tra innovazione tecnica e affidabilità funzionale.
AirPods Max con audio lossless e ultra-low latency: la svolta hi-fi per i creativi
A partire da aprile 2025, Apple rilascerà un aggiornamento firmware gratuito che introdurrà audio lossless a 24 bit/48 kHz e audio a latenza ultra-bassa su AirPods Max, ma solo nella versione dotata di porta USB-C. Questo aggiornamento, incluso in iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS Sequoia 15.4, permetterà agli utenti di fruire di più di 100 milioni di brani in alta fedeltà su Apple Music, oltre a migliorare sensibilmente le performance in applicazioni professionali come Logic Pro.
Per la prima volta, gli AirPods Max diventano strumenti integrati nel workflow creativo professionale, abilitando mixaggio e produzione con Personalized Spatial Audio con head tracking in ambienti DAW. La bassa latenza garantisce una risposta immediata durante registrazioni e modifiche in tempo reale, colmando il divario tra cuffie consumer e monitor da studio.
Contemporaneamente, Apple ha reso disponibile un cavo USB-C to jack da 3,5 mm al prezzo di 36 euro, utile per collegare le cuffie a sorgenti analogiche tradizionali come i sistemi audio di bordo degli aerei o autoradio con ingresso AUX.
Apple Watch Ultra 3 con 5G RedCap e messaggi satellitari: la connettività non ha confini
Il prossimo Apple Watch Ultra, atteso per settembre 2025, sarà il primo smartwatch della casa a supportare la rete 5G e la messaggistica via satellite. Secondo quanto riportato da Bloomberg, Apple adotterà modem MediaTek compatibili con 5G RedCap, una versione del 5G progettata per dispositivi a basso consumo come i wearable.
Il supporto alla comunicazione satellitare, introdotto inizialmente sugli iPhone 14 per le emergenze, è ora esteso ai messaggi verso qualsiasi contatto, a patto di trovarsi in un’area priva di copertura cellulare. L’Ultra 3 si posiziona così come uno strumento essenziale per escursionisti, sub e professionisti outdoor, rivaleggiando con i modelli rugged di Garmin.
La messaggistica satellitare continuerà ad essere gratuita per i primi due anni, come già accade con gli iPhone. Questo elemento aggiunge un livello di sicurezza essenziale per chi si muove in aree remote, potenzialmente salvavita in contesti di emergenza. Il supporto al 5G non riguarda solo la velocità ma consente una connessione più stabile, reattiva ed efficiente dal punto di vista energetico, in linea con l’evoluzione dei network globali.
Monitoraggio della pressione sanguigna su Apple Watch: i problemi persistono
Nonostante gli sforzi ingegneristici degli ultimi anni, Apple continua a incontrare difficoltà nell’implementazione del monitoraggio della pressione arteriosa sul proprio smartwatch. Secondo fonti interne riportate da Bloomberg, i test interni evidenziano ostacoli tecnici non meglio specificati, che ritardano l’arrivo di questa funzione inizialmente attesa per la Series 10.
L’idea di Apple non è quella di offrire una misurazione clinica dei valori sistolici e diastolici, ma una stima delle tendenze che possa rilevare un aumento costante della pressione e suggerire all’utente di rivolgersi a un medico. Tuttavia, anche questa versione “semplificata” sta incontrando ostacoli.
Il monitoraggio della pressione sarebbe un’aggiunta di valore, soprattutto per l’identificazione precoce dell’ipertensione, condizione silente che può portare a danni cardiaci irreversibili. Secondo gli ultimi aggiornamenti, è ormai improbabile che la funzionalità venga rilasciata nel 2025, segnalando la complessità di rendere affidabile una funzione così delicata in un contesto wearable.
Tre evoluzioni, un ecosistema che cerca il giusto bilanciamento
L’ecosistema indossabile di Apple si muove lungo tre direttrici complementari. Gli AirPods Max compiono il salto verso l’audio hi-fi per creatori e professionisti, colmando un vuoto nella fascia premium. L’Apple Watch Ultra, scopri su Amazon, amplia le proprie capacità connettive, estendendo le sue potenzialità di comunicazione e sicurezza a contesti dove la rete non esiste. Allo stesso tempo, Apple dimostra prudenza nel settore della salute, dove l’affidabilità dei dati rimane una priorità ineludibile.
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Il quadro complessivo è quello di una maturazione progressiva del wearable computing, in cui ogni nuova funzionalità viene calibrata tra prestazioni, affidabilità, sostenibilità energetica e rilevanza reale per l’utente. In questo contesto, il 2025 potrebbe essere l’anno in cui gli accessori Apple escono definitivamente dalla sfera degli “accessori” per diventare piattaforme funzionali a pieno titolo.