Tech
Google lancia PaLM 2, la risposta a GPT-4: competizione nell’intelligenza artificiale si intensifica
Tempo di lettura: < 1 minuto. PaLM 2 promette prestazioni migliori di GPT-4 in codifica, traduzione e ragionamento, secondo Google.
Google presenta PaLM 2, il suo modello linguistico in risposta a GPT-4 di OpenAI, alimentando una crescente competizione nel campo dell’intelligenza artificiale.
PaLM 2 e le sue funzionalità
PaLM 2, un insieme di modelli linguistici fondamentali simili a GPT-4, viene utilizzato in 25 prodotti Google, tra cui l’assistente conversazionale Bard. Questo modello supporta oltre 100 lingue ed è in grado di eseguire ragionamenti, generazione di codice e traduzioni multilingue.
Confronto con GPT-4
Sebbene il rapporto tecnico di PaLM 2 mostri prestazioni migliori di GPT-4 in alcune attività matematiche, di traduzione e ragionamento, non tutti gli esperti concordano con le affermazioni di Google. Ethan Mollick, professore di Wharton, ha valutato la versione PaLM 2 di Bard e ha rilevato che le sue prestazioni sembrano inferiori a quelle di GPT-4 e Bing in vari test linguistici informali.
Parametri e addestramento del modello
Il primo modello PaLM, annunciato nell’aprile 2022, era noto per le sue enormi dimensioni, con 540 miliardi di parametri. Tuttavia, Google non ha rivelato il numero di parametri in PaLM 2, suscitando frustrazione tra gli esperti del settore che chiedono maggiore trasparenza. Inoltre, l’azienda non ha fornito dettagli sulle fonti di dati utilizzate per l’addestramento del modello.
Prospettive future e critiche
Nonostante le critiche sulla mancanza di trasparenza, Google continua a spingere per un’ampia diffusione dei modelli di intelligenza artificiale. Nel frattempo, l’azienda sta già lavorando su un nuovo modello multimodale chiamato “Gemini”. Gli utenti di Google negli Stati Uniti e in altri 180 paesi possono provare PaLM 2 come parte dell’assistente AI sperimentale Google Bard.
Smartphone
Motorola Razr 50 vs OPPO Find N3 Flip: quale scegliere?
Tempo di lettura: 3 minuti. Confronto tra Motorola Razr 50 e OPPO Find N3 Flip: scopri quale smartphone pieghevole offre più valore per prestazioni, fotocamere e design.
Il confronto tra il Motorola Razr 50 e l’OPPO Find N3 Flip evidenzia due dispositivi pieghevoli con caratteristiche tecniche avanzate, ma con differenze significative in termini di prestazioni, design e prezzo. Vediamo quale offre più valore per il prezzo richiesto.
Specifiche a colpo d’occhio
Caratteristica | Motorola Razr 50 | OPPO Find N3 Flip |
---|---|---|
Processore | MediaTek Dimensity 7300X | MediaTek Dimensity 9200 |
Display principale | 6.9″ LTPO pOLED, FHD+, 120Hz, 3000 nits | 6.8″ LTPO AMOLED, FHD+, 120Hz, 1600 nits |
Display esterno | 3.63″ AMOLED, FHD+, 90Hz | 3.26″ AMOLED, SD, 60Hz |
Fotocamera posteriore | 50MP + 13MP ultrawide | 50MP + 32MP telephoto + 48MP ultrawide |
Fotocamera frontale | 32MP | 32MP |
RAM & Archiviazione | 8GB + 256GB | 12GB + 256GB |
Batteria | 4200mAh, 33W wired, 15W wireless | 4300mAh, 44W SuperVOOC |
Design
Il Motorola Razr 50 offre una costruzione solida con vetro Gorilla Glass Victus e una finitura in pelle vegana, oltre a una certificazione IPX8 che lo rende resistente all’acqua. Il Find N3 Flip, d’altra parte, non ha una certificazione IP e presenta un design più convenzionale con finiture lucide. Il Razr 50 è più leggero e sottile, offrendo una sensazione di maggiore durabilità.
Display
Entrambi i dispositivi offrono schermi AMOLED di alta qualità con frequenza di aggiornamento a 120Hz, ma il Motorola Razr 50 ha un display principale leggermente più grande e molto più luminoso, con un picco di 3000 nits. Anche il display esterno del Razr 50 è più grande rispetto all’OPPO Find N3 Flip, rendendolo più versatile per l’uso quotidiano.
Prestazioni
Il Find N3 Flip vince nella categoria delle prestazioni grazie al processore MediaTek Dimensity 9200 e alla memoria LPDDR5X e UFS 4.0, che lo rendono più potente rispetto al Dimensity 7300X e alle memorie LPDDR4X e UFS 2.2 del Razr 50. Se la potenza di calcolo è una priorità, l’OPPO Find N3 Flip è la scelta migliore.
Fotocamere
Il Find N3 Flip offre una configurazione a tripla fotocamera con un obiettivo telefoto da 32MP e un ultra-wide da 48MP, rendendolo superiore al Razr 50, che dispone solo di una fotocamera ultra-wide da 13MP accanto al sensore principale da 50MP. Se la fotografia è importante, il Find N3 Flip è chiaramente superiore.
Batteria e Ricarica
Il Find N3 Flip ha una batteria leggermente più grande da 4300mAh e una ricarica più rapida con 44W SuperVOOC, rispetto ai 4200mAh e 33W del Razr 50. Tuttavia, il Razr 50 offre il vantaggio della ricarica wireless, un’opzione non disponibile sul dispositivo OPPO.
Software
Il Motorola Razr 50 vince in termini di esperienza software, grazie a una versione pulita di Android 14 e alla promessa di tre anni di aggiornamenti del sistema operativo e quattro anni di aggiornamenti di sicurezza. Il Find N3 Flip utilizza ColorOS 13.2, ma include molte app preinstallate e bloatware, che potrebbero non essere gradite a tutti gli utenti.
Il Motorola Razr 50, scopri su Amazon, rappresenta una scelta migliore per chi cerca un dispositivo più economico, con un design resistente, un software pulito e una buona esperienza complessiva mentre, d’altra parte, l’Oppo Find N3 Flip è adatto a chi desidera prestazioni superiori, una fotocamera più avanzata e non si preoccupa di spendere di più.
Smartphone
Vivo T3 Ultra vs Vivo V40: Quale offre più valore per il prezzo?
Tempo di lettura: 3 minuti. Confronto tra Vivo T3 Ultra e Vivo V40: scopri quale smartphone offre più valore per il prezzo, analizzando design, fotocamere, prestazioni e batteria.
Il Vivo T3 Ultra e il Vivo V40 sono due dispositivi di fascia medio-alta che competono direttamente nella stessa fascia di prezzo. Entrambi offrono ottime specifiche, ma con differenze che possono fare la differenza nella scelta tra uno e l’altro.
Specifiche a colpo d’occhio
Specifiche | Vivo T3 Ultra | Vivo V40 |
---|---|---|
Display | 6.78” AMOLED, 120Hz, 1.2K, 4500 nits | 6.78” AMOLED, 120Hz, 1.2K, 4500 nits |
SoC | MediaTek Dimensity 9200+ | Qualcomm Snapdragon 7 Gen 3 |
Fotocamera posteriore | 50MP (OIS), 8MP ultrawide | 50MP (OIS), 50MP ultrawide (ZEISS) |
Fotocamera frontale | 50MP | 50MP |
Batteria e ricarica | 5500mAh, 80W | 5500mAh, 80W |
Prezzo (India) | A partire da Rs 31,999 | A partire da Rs 34,999 |
Dimensioni | 164.2 x 74.9 x 7.6 mm, 192g | 164.2 x 75 x 7.6 mm, 190g |
Software | Android 14, FuntouchOS | Android 14, FuntouchOS |
Colori | Lunar Grey, Forest Green | Titanium Gray, Lotus Purple, Ganges Blue |
Design e Display
Entrambi i telefoni presentano un design quasi identico, con un’isola di fotocamere a forma di pillola e protezione IP68 contro acqua e polvere. Il Vivo V40, tuttavia, si distingue leggermente grazie alla finitura Ganges Blue con motivi a onde che conferiscono un aspetto più premium. Per quanto riguarda il display, entrambi i dispositivi offrono uno schermo AMOLED da 6.78 pollici con risoluzione 1.2K e un’elevata luminosità di 4500 nits, rendendo la qualità visiva molto simile.
Performance
Il Vivo T3 Ultra è dotato del potente MediaTek Dimensity 9200+, lo stesso chipset utilizzato nel modello di punta Vivo V40 Pro, che offre prestazioni significativamente superiori rispetto al Qualcomm Snapdragon 7 Gen 3 presente nel Vivo V40. I risultati dei benchmark sono nettamente a favore del Vivo T3 Ultra, con punteggi AnTuTu e Geekbench molto più elevati. Questo si traduce in una migliore gestione delle app più impegnative e delle attività di gaming.
Fotocamere
Sebbene entrambi i telefoni abbiano una fotocamera principale da 50MP, il Vivo V40 si distingue per l’utilizzo delle lenti ZEISS e una fotocamera ultrawide da 50MP, rispetto all’8MP del Vivo T3 Ultra. Questo rende il Vivo V40 una scelta migliore per gli appassionati di fotografia, offrendo scatti più dettagliati e una qualità migliore nelle immagini grandangolari.
Batteria e Ricarica
Entrambi i dispositivi sono equipaggiati con una batteria da 5.500mAh e supporto per la ricarica rapida da 80W. Durante i test, il Vivo V40 ha dimostrato una notevole durata della batteria, con un’autonomia residua a fine giornata dopo un uso intenso e la possibilità di ricaricare completamente in soli 35 minuti. È probabile che il Vivo T3 Ultra offra prestazioni simili in termini di durata della batteria.
Software
Entrambi i telefoni eseguono Android 14 con interfaccia FuntouchOS e includono aggiornamenti software garantiti. Tuttavia, il Vivo V40 beneficia di un supporto software leggermente più lungo, con tre anni di aggiornamenti del sistema operativo e quattro anni di aggiornamenti di sicurezza, rispetto ai due anni di aggiornamenti OS e tre anni di patch di sicurezza del T3 Ultra.
Il Vivo T3 Ultra si presenta come un’opzione più conveniente, offrendo un processore più potente allo stesso prezzo o inferiore rispetto al Vivo V40. Tuttavia, il Vivo V40, scopri su Amazon, ha il vantaggio di una fotocamera migliore e un design più raffinato. Se la fotografia e un’estetica premium sono le tue priorità, il Vivo V40 giustifica il prezzo più elevato. Se invece cerchi prestazioni migliori a un costo inferiore, il Vivo T3 Ultra è la scelta ideale.
Smartphone
Pixel 9 Pro Fold: riparabilità migliorata con il design modulare
Tempo di lettura: < 1 minuto. Il Pixel 9 Pro Fold di Google si distingue per la sua riparabilità grazie al design modulare, pur presentando criticità sulla batteria e il display.
Il nuovo Pixel 9 Pro Fold di Google ha superato con successo il test di riparabilità, distinguendosi tra i dispositivi pieghevoli grazie al suo design modulare. Questa evoluzione rappresenta un passo importante per il settore, noto per la fragilità e i costi elevati associati ai dispositivi pieghevoli. Google, al suo secondo tentativo, è riuscita a creare un telefono pieghevole più accessibile alla riparazione fai-da-te.
Il test condotto da iFixit ha evidenziato l’intuitiva disposizione dei componenti interni, rendendo più semplice la sostituzione di elementi come la porta USB-C, separata da altri componenti, e la rimozione del display esterno, che può avvenire senza l’uso di calore. Inoltre, le viti utilizzate facilitano ulteriormente lo smontaggio rispetto a dispositivi simili.
Tuttavia, la batteria del Pixel 9 Pro Fold ha sollevato critiche a causa dei suoi linguetti, considerati troppo fragili, che tendono a rompersi facilmente anche con l’applicazione di calore. Anche la scheda logica risulta piuttosto delicata, con avvertenze specifiche riguardo il rischio di danni in caso di caduta. Il display pieghevole, purtroppo, rimane un punto debole, data la facilità con cui polvere e liquidi possono penetrare attraverso la cerniera.
Nonostante queste criticità, Google ha compensato con dettagliate guide di riparazione e una maggiore attenzione alla facilità d’uso, rendendo il Pixel 9 Pro Fold uno dei dispositivi pieghevoli con l’indice di riparabilità più alto sul mercato.
- Inchieste1 settimana fa
Stretta contro la disinformazione russa e WhisperGate
- Inchieste2 giorni fa
Apple sempre più in basso: crisi annunciata e pubblico deluso
- Inchieste6 giorni fa
NAFO: i propagandisti di Kiev che minacciano il Governo
- Tech1 settimana fa
IFA 2024: tutte le novità in questo speciale
- Smartphone6 giorni fa
Huawei Mate XT: il primo smartphone pieghevole tri-fold
- Tech1 settimana fa
iPhone 16 Pro Max e Galaxy Tab S10: novità tra 4K, 8K e tasto AI
- Tech1 settimana fa
Apple Watch Ultra 3, AirPods 4 e Beats: le novità attese il 9 Settembre
- Smartphone7 giorni fa
iPhone 16, Plus, Pro e Pro Max finalmente ufficiali