Sommario
Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato nuove linee guida per proteggere i dati personali online dal fenomeno del web scraping. Questa pratica consiste nella raccolta indiscriminata di dati personali su internet, spesso effettuata per addestrare modelli di Intelligenza Artificiale Generativa (IAG). Le indicazioni tengono conto dei contributi ricevuti dall’Autorità nell’ambito di un’indagine conoscitiva avviata lo scorso dicembre.
Misure per Contrastare il Web Scraping
In attesa di pronunciarsi definitivamente sulla liceità del web scraping, l’Autorità ha ritenuto necessario fornire ai titolari del trattamento dei dati alcune prime indicazioni per impedire o almeno ostacolare questa pratica. Tra le misure suggerite vi sono:
- Creazione di Aree Riservate: Rendere accessibili i dati solo previa registrazione, sottraendoli così dalla pubblica disponibilità.
- Clausole Anti-Scraping: Inserire clausole specifiche nei termini di servizio dei siti per vietare il web scraping.
- Monitoraggio del Traffico Web: Sorvegliare il traffico verso le pagine web per individuare flussi anomali di dati.
- Interventi Specifici sui Bot: Utilizzare tecnologie come il file
robots.txtper gestire e limitare l’accesso dei bot ai dati sensibili.
Principio di Accountability
Le misure indicate non sono obbligatorie, ma i titolari del trattamento dovranno valutare, in base al principio di accountability, se implementarle per prevenire o mitigare gli effetti del web scraping. Questa valutazione dovrebbe tener conto di vari elementi, tra cui:
- Stato dell’Arte Tecnologico: L’efficacia delle soluzioni tecnologiche disponibili.
- Costi di Attuazione: Considerazioni economiche, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI).
Pubblicazione e Consultazione
Il provvedimento completo sul web scraping è disponibile sul sito ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali (www.gpdp.it) e sarà presto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
