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Malware Android: tre tipi di file che infettano il cellulare

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Al giorno d’oggi, il dispositivo su cui affidiamo la nostra vita digitale, e non solo, può fare molto più che chiamare o inviare messaggi di testo. Lo smartphone memorizza ogni aspetto della nostra vita, dai ricordi catturati come foto alle note personali e agli orari, ai dettagli di accesso e a vari altri tipi di dati sensibili.

I dispositivi alimentati da Android comandano più del 70% del mercato dei sistemi operativi mobili. Aggiungiamo a questo la natura aperta dell’ecosistema Android ed è più chiaro perché questi dispositivi rappresentano un obiettivo redditizio per gli attaccanti.

Google ha, naturalmente, introdotto una serie di funzioni per migliorare la privacy e la sicurezza dei dispositivi Android. Solo pochi giorni fa, l’azienda ha annunciato di aver fermato 1,2 milioni di app che violano le policy per raggiungere Google Play lo scorso anno, tra le altre misure volte a reprimere le app dannose.

Tuttavia, questo non significa che si dovrebbe abbassare la guardia quando si tratta di tutti i tipi di pericoli che si annidano soprattutto negli app store di terze parti.

Il malware si presenta in varie forme e funziona in vari modi pericolosi. Guarda il video per saperne di più su alcuni dei più pericolosi tipi di malware che colpiscono i dispositivi Android, tra cui:

  • software maligno che può tenere in ostaggio il tuo dispositivo e i tuoi dati, possibilmente “per conto dell’FBI”
  • malware che ruba le credenziali di accesso e in alcuni casi può bypassare l’autenticazione a due fattori
  • malware Android che danno agli hacker il controllo dell’intero dispositivo

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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