Sommario
Il mese di aprile 2025 si distingue per una raffica di rilasci significativi nel panorama delle distribuzioni Linux: Manjaro 25.0 Zetar, MX Linux 23.6 e T2 SDE 25.4. Questi aggiornamenti rappresentano non solo miglioramenti incrementali, ma anche scelte progettuali mirate che riflettono l’evoluzione delle esigenze di utenti, aziende e sviluppatori. Le novità coinvolgono ambienti desktop, supporto hardware, ottimizzazioni di sistema e perfino l’adozione di tecnologie legate all’intelligenza artificiale su architetture alternative come RISC-V.
Manjaro 25.0 Zetar: evoluzione visuale e prestazioni ottimizzate in GNOME, KDE e XFCE
La nuova versione di Manjaro porta il nome Zetar e succede al rilascio Yonada del dicembre 2024. L’aggiornamento è disponibile in tre edizioni principali: GNOME, KDE Plasma e XFCE, ciascuna con migliorie rilevanti e integrate con il kernel Linux 6.12.
Nell’edizione GNOME, aggiornata alla versione 48, spiccano l’introduzione dello stacking per le notifiche, che permette di raggruppare gli avvisi per applicazione, e il supporto iniziale per l’HDR a livello di sistema, un passo importante per chi dispone di display compatibili. Significativa anche l’introduzione del triplo buffering dinamico, pensato per rendere le animazioni più fluide e reattive, riducendo frame saltati e lag.

La gestione energetica migliora grazie a una nuova opzione per limitare la carica della batteria all’80% durante l’uso con alimentatore, funzionalità che aiuta a preservare la durata della batteria nel tempo.
L’edizione KDE Plasma adotta Plasma 6.3, con Frameworks 6.12 e KDE Gear 24.12. Viene segnalata una grande revisione del fractional scaling, per immagini più nitide su schermi ad alta densità, oltre a un Info Center potenziato e monitoraggio più efficiente delle risorse di sistema. Le funzioni di stampa sono state integrate in un nuovo widget che permette di visualizzare lo stato delle code direttamente sul pannello, mentre gli utenti possono ora clonare pannelli, modificarne l’opacità o assegnarli a uno specifico schermo via scripting.
Infine, l’edizione XFCE si aggiorna alla versione 4.18 e introduce novità pratiche come la ricerca ricorsiva nel file manager Thunar, la possibilità di evidenziare file con colori personalizzati e nuove impostazioni per la gestione dei pannelli, ora regolabili in pixel e con opzioni di priorità rispetto alle finestre.
MX Linux 23.6 continua il ciclo di ottimizzazione e supporto esteso
MX-23.6 rappresenta l’ultima evoluzione di una distribuzione Linux ben nota per la sua stabilità e flessibilità, integrando appieno i nuovi rilasci di Debian 12.10 “bookworm” e arricchendosi di numerose funzionalità volte a semplificare l’esperienza utente. Tra gli aggiornamenti di maggior rilievo, spiccano il passaggio ai kernel 6.1.133 per le varianti Xfce, KDE e Fluxbox, nonché l’adozione della versione 6.14 per l’edizione AHS, che garantisce un supporto hardware avanzato e una resa più fluida. Grazie a questi miglioramenti, la comunità ha potuto eliminare alcuni conflitti con i driver Nvidia, ora gestiti in maniera più rapida anche su piattaforme che superano la soglia del kernel 6.11. Inoltre, il rinnovato MX Package Installer offre un’interfaccia più chiara per la configurazione di flatpak e la corretta gestione dei permessi, mentre il nuovo UEFI Manager abilita procedure più intuitive per avviare il sistema senza passare attraverso GRUB, amplificando notevolmente la flessibilità di avvio. In tal modo, l’esperienza complessiva risulta ulteriormente semplificata per utenti di ogni livello.

La release MX-23.6 continua a puntare sull’ottimizzazione dell’ambiente Xfce, con fix per la gestione degli sfondi, una migliore sincronizzazione dell’audio in fase di login e interventi sul mx-system-sounds, ora più stabile grazie all’attesa del server audio prima dell’avvio. In parallelo, i recenti interventi sul front-end di MX Boot Options e l’introduzione di un modulo dedicato all’UEFI Manager semplificano la configurazione di installazioni “frugal” e l’avvio diretto senza passare per GRUB. Un aspetto centrale riguarda poi la progressiva integrazione di pacchetti provenienti dai repository ufficiali, che includono aggiornamenti di sicurezza, bugfix e novità provenienti dalla base Debian. Sul fronte dell’hardware, la maggiore copertura di driver Realtek e la migliorata compatibilità con i dispositivi Nvidia consolidano l’appeal di MX-23.6 su un vasto spettro di macchine, sia recenti sia meno recenti. Per l’utenza Raspberry Pi, infine, arriva un Respin rinnovato, in grado di fornire pacchetti aggiornati e performance incrementate.
T2 SDE 25.4 introduce il supporto AMD ROCm per RISC-V e ARM64 e oltre 4500 aggiornamenti
La release 25.4 di T2 SDE si distingue per il suo approccio rivolto agli sviluppatori, architetture emergenti e sistemi HPC/AI. Con 3728 modifiche apportate e circa 4558 pacchetti aggiornati, il progetto introduce per la prima volta il supporto di AMD ROCm per RISCV-64 e ARM64, grazie alla collaborazione con DeepComputing ed ExactCODE GmbH. Si tratta di una svolta storica per l’elaborazione ad alte prestazioni su piattaforme open hardware, che espande le possibilità in ambito intelligenza artificiale indipendente.

Dal punto di vista dell’utente, la distribuzione si arricchisce di GCC 14.2, LLVM/Clang 20.1, Glibc 2.41, Musl 1.2.5, Linux 6.14.1 e supporto OpenCL di default. Sono inclusi ambienti desktop aggiornati come KDE, GNOME, XFCE e tool chiave come QEMU e Rust anche per architetture SPARC64/32.
T2 SDE continua a puntare sull’approccio altamente personalizzabile, mantenendo una base leggera ma potente, adatta per chi desidera costruire distribuzioni ad hoc, anche cross-compilate. Alcuni pacchetti GNOME avanzati richiedono ricompilazione locale a causa della mancata installazione di default di gobject-introspection
, un dettaglio tecnico da tenere in considerazione per l’utilizzo di funzionalità grafiche avanzate.
Le nuove versioni confermano la vitalità dell’ecosistema Linux e la diversità delle sue proposte
Dall’esperienza user-friendly e graficamente curata di Manjaro, passando per l’approccio pragmatico e ottimizzato di MX Linux, fino al modello modulare e tecnico di T2 SDE, i tre aggiornamenti di aprile 2025 mostrano la straordinaria varietà di Linux in termini di target, prestazioni e flessibilità.
La crescita di supporto per architetture alternative, come RISCV, e il miglioramento delle prestazioni grafiche attraverso GNOME 48 e KDE Plasma 6.3, rappresentano un segnale chiaro: l’ecosistema open source si sta adattando rapidamente alle nuove esigenze hardware, all’AI decentralizzata e all’esperienza utente fluida anche su sistemi leggeri.