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Microsoft Recall Windows 11: sicurezza, privacy e addio al 10
Tempo di lettura: 5 minuti. Microsoft aggiorna la funzione Recall di Windows 11 con misure di sicurezza e privacy potenziate, tra cui l’opt-in obbligatorio e l’autenticazione tramite Windows Hello. Windows 11 affronta problemi con l’aggiornamento KB5043145, causando riavvii e schermate blu. Dal 2025, il supporto gratuito per Windows 10 terminerà, con aggiornamenti di sicurezza a pagamento.
Due articoli recenti riguardano gli aggiornamenti di Microsoft sulla nuova funzione “Recall” di Windows 11, progettata per migliorare la ricerca all’interno del sistema operativo. Questa funzionalità ha sollevato preoccupazioni in termini di sicurezza e privacy, ma Microsoft ha annunciato una serie di miglioramenti per rispondere a tali timori.
Cosa è Recall e come funziona?
Recall è una funzionalità AI avanzata progettata per raccogliere “istantanee” (snapshots) regolari delle attività sullo schermo del PC. L’obiettivo è migliorare la ricerca di contenuti precedentemente visualizzati, utilizzando algoritmi AI per identificare e recuperare schermate rilevanti a seguito di una ricerca in linguaggio naturale. Questi dati vengono archiviati localmente su una base di dati SQLite.
Inizialmente, la funzione aveva destato preoccupazione perché catturava regolarmente screenshot senza un chiaro consenso dell’utente, portando a questioni di privacy e potenziali rischi di sicurezza. In risposta a questo feedback, Microsoft ha deciso di modificare il comportamento della funzione, garantendo una maggiore trasparenza e sicurezza per gli utenti.
Misure di sicurezza e privacy aggiornate
Per affrontare le preoccupazioni, Microsoft ha introdotto diverse misure di sicurezza:
- Opt-in obbligatorio: Recall sarà rigorosamente opt-in, cioè dovrà essere attivato manualmente dall’utente. Durante la configurazione iniziale, gli utenti saranno informati chiaramente sulla possibilità di abilitare o disattivare la funzione, e, se non scelgono di attivarla, non saranno catturati né archiviati screenshot.
- Criptazione dei dati: Tutte le istantanee e i dati correlati saranno completamente criptati. Inoltre, l’accesso alla funzione Recall richiederà l’autenticazione tramite Windows Hello, garantendo che solo l’utente autorizzato possa accedere ai dati.
- Ambiente VBS Enclave: La funzione utilizzerà una “Virtualization-based Security Enclave” (VBS Enclave), un ambiente virtualizzato e isolato dal resto del sistema, accessibile solo con una chiave di decrittazione fornita tramite l’autenticazione di Windows Hello. In pratica, nemmeno Microsoft può accedere a questi dati.
- Filtri per contenuti sensibili: La funzione sarà dotata di filtri automatici per oscurare contenuti sensibili, come password e dati finanziari, prevenendo che questi vengano registrati nelle istantanee.
- Controllo dell’utente: Gli utenti avranno il pieno controllo dei dati raccolti. Sarà possibile eliminare, mettere in pausa o disattivare completamente la funzione in qualsiasi momento dalle impostazioni di Windows. Inoltre, specifici siti web, app o sessioni di navigazione private (ad esempio, la modalità incognito di Chrome) potranno essere esclusi dalla raccolta di istantanee.
- Indicatori visivi: Quando una snapshot viene salvata, un’icona apparirà nella barra delle applicazioni per segnalare all’utente il processo in corso. Sarà anche possibile sospendere la cattura di screenshot direttamente dalla barra.
Windows 11 e 10: Problemi con KB5043145 e fine supporto gratis
Con l’avanzare dell’anno 2024, Microsoft sta affrontando una serie di sfide e cambiamenti significativi nei suoi sistemi operativi Windows 10 e Windows 11. Da un lato, l’aggiornamento KB5043145 per Windows 11 sta causando riavvii continui e schermate blu su alcuni dispositivi, mentre dall’altro, il supporto gratuito per gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 terminerà nel 2025, con un modello di pagamento per gli utenti che vorranno continuare a ricevere protezione. Ecco un’analisi dettagliata di queste questioni.
Aggiornamento KB5043145 di Windows 11 Causa Riavvii e Schermate Blu
L’aggiornamento di settembre 2024, identificato come KB5043145, sta creando problemi su alcune versioni di Windows 11, in particolare la 22H2 e la 23H2. Secondo alcuni utenti, confermato dalla stessa società, dopo l’installazione di questo aggiornamento, alcuni utenti hanno riscontrato riavvii continui del sistema e, in alcuni casi, schermate blu che rendono il computer non utilizzabile. Inoltre, è stato riportato che alcuni dispositivi attivano automaticamente lo strumento di ripristino di Windows, chiamato Automatic Repair, dopo diversi tentativi di riavvio, mentre altri potrebbero innescare la funzione di ripristino di BitLocker.
Microsoft ha riconosciuto il problema e ha invitato gli utenti interessati a fornire dettagli attraverso il Feedback Hub per aiutare nell’individuazione di una soluzione. Attualmente, l’azienda sta lavorando per risolvere questa problematica e ha promesso di fornire ulteriori informazioni non appena saranno disponibili.
Questo tipo di problemi non è nuovo per gli utenti di Windows 11, poiché nelle scorse settimane sono emersi altri bug simili. Ad esempio, un problema noto introdotto dagli aggiornamenti di sicurezza di agosto aveva causato difficoltà di avvio e blocchi nei sistemi con Windows Server 2019, oltre a interferenze con il boot di Linux sui sistemi dual-boot con Secure Boot abilitato.
Fine del supporto Gratuito per Windows 10 nel 2025: quanto costa?
Microsoft ha ufficializzato la data di fine del supporto gratuito per Windows 10, che avverrà il 14 ottobre 2025. Dopo questa data, gli utenti che vorranno continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza dovranno sottoscrivere un abbonamento a pagamento. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni tra gli utenti che non possono o non vogliono passare a Windows 11.
Per gli utenti aziendali e scolastici, Microsoft ha introdotto il programma Extended Security Updates (ESU), che offrirà aggiornamenti di sicurezza a pagamento. Le tariffe varieranno nel tempo, con un costo iniziale di 61 euro per computer nel primo anno, che aumenterà a 122 euro nel secondo anno e arriverà a 244 euro nel terzo anno. Ciò significa che il costo complessivo per ogni dispositivo sarà di 427 euro in tre anni. Tuttavia, per scuole e università, il costo sarà notevolmente ridotto: 1 euro nel primo anno, 2 euro nel secondo e 4 euro nel terzo, per un totale di soli 7 euro per computer in tre anni.
La situazione è meno chiara per gli utenti individuali e le piccole imprese, per cui Microsoft non ha ancora definito le tariffe per il programma di aggiornamento a pagamento. Questa incertezza ha generato preoccupazioni, in particolare tra coloro che non possono aggiornare il proprio hardware a Windows 11 a causa dei requisiti di sistema più elevati.
La fine del supporto gratuito per Windows 10 mette inoltre in evidenza le potenziali sfide legate alla sostenibilità. La decisione di terminare il supporto potrebbe indurre molti utenti a sostituire i propri computer per ottenere dispositivi compatibili con Windows 11, che promuove la funzione Recall per effettuare il passaggio, creando potenzialmente una maggiore quantità di rifiuti elettronici.
Opzioni Alternative per gli Utenti di Windows 10
Gli utenti di Windows 10 stanno iniziando a esplorare altre opzioni, come la migrazione verso sistemi operativi open-source come Linux, che sono gratuiti e garantiscono aggiornamenti di sicurezza senza costi aggiuntivi. Questa alternativa si rivela particolarmente vantaggiosa per chi utilizza il proprio computer per attività di base, come navigare in internet o lavorare su documenti.
D’altro canto, alcuni utenti potrebbero optare per l’acquisto di nuovi dispositivi compatibili con Windows 11, anche se questa soluzione potrebbe risultare costosa e richiedere investimenti significativi.
Considerazioni e prospettive future
La funzione Recall verrà lanciata per gli utenti dei dispositivi Copilot+ a novembre e sarà inizialmente disponibile solo per una fase di test con Windows Insiders. Questa tempistica mira a garantire che eventuali problemi possano essere affrontati prima del rilascio pubblico finale. La funzione richiederà un Neural Processing Unit (NPU) per funzionare in modo reattivo, escludendo l’uso del cloud per garantire una maggiore sicurezza e privacy.
Se, nonostante queste misure, un utente fosse ancora preoccupato per la propria privacy, può scegliere di non abilitare Recall. Inoltre, l’approccio opt-in garantisce che nessuno attiverà la funzione per sbaglio senza essere consapevole di cosa comporta.
Con queste modifiche, Microsoft punta a offrire un sistema di ricerca migliorato senza compromettere la privacy e la sicurezza dell’utente. La scelta di rendere Recall disattivabile su Windows 11, insieme a una serie di controlli utente e meccanismi di protezione dei dati, mostra l’impegno dell’azienda nel rispondere alle critiche e nel fornire un’esperienza più sicura e trasparente.
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Snapdragon X Elite e Snapdragon 8 Gen 5: sono davvero top?
Tempo di lettura: 3 minuti. Qualcomm Snapdragon X Elite mostra enormi core della CPU e grandi cache, mentre il futuro Snapdragon 8 Gen 5 promette prestazioni elevate grazie a clock aumentati e un’architettura ottimizzata.
Negli ultimi mesi, Qualcomm ha fatto importanti progressi nella progettazione dei suoi processori di fascia alta, con dettagli trapelati riguardanti sia il nuovo Snapdragon X Elite sia il futuro Snapdragon 8 Gen 5. Questi processori promettono significativi miglioramenti in termini di prestazioni e efficienza, posizionandosi come i prossimi protagonisti nel mondo dei SoC per dispositivi mobili e laptop.
Snapdragon X Elite: architettura massiva e grandi cache
Un’immagine del die del processore Snapdragon X Elite, recentemente trapelata sulla piattaforma cinese Baidu, mostra le caratteristiche principali di questa CPU. Il processore presenta 12 core, conosciuti come Oryon e progettati con nome in codice Phoenix. Questi core, originariamente sviluppati da Nuvia, sono caratterizzati da dimensioni notevoli, con ciascun core che misura circa 2,55 mm². Il die ha una dimensione complessiva di 169,6 mm², leggermente più grande del chip Apple M4 (165,9 mm²), che però utilizza una tecnologia di produzione a 3nm (N3E), rispetto ai 4nm del processore Qualcomm.
I core del Snapdragon X Elite operano a una frequenza massima di 3,80 GHz, con il dominio della CPU che occupa 48,2 mm² dell’area totale del die. La GPU Adreno X1, invece, è relativamente più piccola, con un’area di 24,3 mm² e un potenziale di 4,6 TFLOPS in precisione FP32, paragonabile all’Nvidia GeForce RTX 3050. Inoltre, il processore è dotato di un’enorme quantità di cache: tre cluster di CPU quad-core dispongono ciascuno di 12MB di cache L2, una cache di sistema da 6MB e una cache della GPU di circa 12MB, raggiungendo un totale di 54MB di cache.
Nonostante l’attenzione verso i core della CPU e della GPU, il die trapelato non rivela dettagli sull’unità di elaborazione neurale (NPU) da 45 TOPS, una componente chiave del processore, secondo Qualcomm.
Snapdragon 8 Gen 5: nuovi dettagli sui core ad alte prestazioni
Mentre il rilascio dello Snapdragon 8 Gen 4 si avvicina, un nuovo leak su Weibo ha svelato informazioni sul suo successore, il futuro Snapdragon 8 Gen 5. Secondo quanto trapelato, il nuovo SoC manterrà la stessa configurazione di core della generazione precedente: 2 core ad alte prestazioni e 6 core ad alta efficienza. Tuttavia, la vera novità sta nei clock: i core ad alte prestazioni, chiamati in codice “Pegasus”, raggiungeranno una velocità di 5,0 GHz, mentre i core ad alta efficienza arriveranno a 4,0 GHz. Si tratta di un miglioramento notevole rispetto agli attuali 4,32 GHz per i core di prestazioni e 3,53 GHz per quelli di efficienza della generazione 8 Gen 4.
È possibile che queste specifiche impressionanti siano riservate alle varianti del chipset prodotte con il processo di fabbricazione N3P di TSMC, mentre Qualcomm continuerà a sfruttare una strategia di produzione dual-source, coinvolgendo anche Samsung Foundry con il processo SF2. Secondo alcuni rumor, le versioni prodotte da Samsung potrebbero addirittura offrire prestazioni comparabili o superiori rispetto alle versioni TSMC.
Al momento, Qualcomm è concentrata sulla finalizzazione dello Snapdragon 8 Gen 4, lasciando ancora margine di miglioramento e ottimizzazione per il futuro SD8 Gen 5, che promette di portare un notevole incremento di prestazioni rispetto alla generazione precedente.
Qualcomm inarrestabile nella corsa alla potenza dei processori
Con il rilascio dello Snapdragon X Elite e i dettagli trapelati sul futuro Snapdragon 8 Gen 5, Qualcomm continua a spingere verso l’evoluzione delle architetture dei processori mobili. Le nuove CPU promettono di offrire prestazioni elevate, enormi cache e velocità di clock mai viste prima, posizionando Qualcomm come un leader nell’innovazione dei SoC. La competizione con Apple e i suoi chip della serie M si intensifica, e il futuro della tecnologia mobile sembra più potente che mai.
Tech
Novità Linux: Arch Linux, CachyOS e ambiente COSMIC
Tempo di lettura: 4 minuti. Arch Linux e Valve collaborano per infrastrutture e sicurezza, CachyOS rilascia la versione di settembre con miglioramenti delle prestazioni, e System76 presenta COSMIC, il nuovo ambiente desktop per Linux.
Nel panorama delle distribuzioni Linux, gli ultimi aggiornamenti da Arch Linux, CachyOS e System76 hanno portato importanti novità per gli appassionati del settore. Dalla collaborazione tra Arch Linux e Valve, ai miglioramenti nelle prestazioni di CachyOS, fino al rilascio della versione alpha di COSMIC, l’innovativo ambiente desktop di System76, gli sviluppatori stanno introducendo miglioramenti fondamentali per la sicurezza, le prestazioni e l’esperienza utente.
Arch Linux e Valve: collaborazione per infrastrutture e sicurezza
Arch Linux ha annunciato un’importante partnership con Valve, focalizzata sullo sviluppo di due progetti chiave: un’infrastruttura per il servizio di build e una enclave di firma sicura. Questa collaborazione mira a migliorare le prestazioni e la sicurezza di Arch Linux, offrendo supporto a iniziative che in passato hanno richiesto tempi lunghi di sviluppo a causa della mancanza di risorse. Grazie al supporto di Valve, Arch Linux può accelerare il progresso su questi progetti critici, che saranno sviluppati attraverso i soliti processi della comunità Arch, inclusi Request for Comments (RFC) e discussioni trasparenti su GitLab.
Il contributo di Valve consente al team di Arch Linux di dedicare tempo e risorse specifiche per sviluppare queste nuove funzionalità, superando i limiti imposti dalla disponibilità di volontari. La creazione di un’infrastruttura dedicata per il servizio di build garantirà una gestione più efficiente degli aggiornamenti, mentre la firma sicura migliorerà la protezione dei pacchetti distribuiti. La partnership rappresenta un passo significativo per Arch Linux, garantendo uno sviluppo più rapido e sostenibile delle funzionalità fondamentali, con benefici diretti per l’intera comunità di utenti.
Rilascio di settembre 2024 di CachyOS: prestazioni ottimizzate e nuove funzionalità
La distribuzione Linux CachyOS ha introdotto la sua decima versione annuale, con un forte focus sull’ottimizzazione delle prestazioni e aggiornamenti più frequenti. Tra le novità principali, il team di CachyOS ha implementato miglioramenti nei pacchetti con l’ottimizzazione PGO (Profile-Guided Optimization), che ha portato a un aumento del 10% delle prestazioni per pacchetti come LLVM e Clang. Anche i pacchetti svt-av1
, nodejs
, e ripgrep
sono stati ottimizzati, e le patch da Clear Linux hanno contribuito a un miglioramento aggiuntivo dell’1,5% per il compilatore gcc
.
La sincronizzazione del repository è stata incrementata, con aggiornamenti più frequenti ogni ora per ridurre i ritardi tra i pacchetti Arch Linux e quelli ottimizzati di CachyOS. La sostituzione di zlib
con zlib-ng
, una versione più moderna e performante, ha inoltre migliorato l’efficienza complessiva. Con il nuovo rilascio, l’uso di Wayland come compositore predefinito per KDE migliora il supporto ai refresh rates e alle configurazioni di risoluzione, garantendo un’esperienza utente più fluida.
Inoltre, le impostazioni di CachyOS sono state aggiornate per utilizzare systemd-resolved come backend di NetworkManager, risolvendo problemi di velocità di download e sincronizzazione dei tempi con il server di time.google.com per garantire una sincronizzazione più precisa degli orologi di sistema. Il team ha inoltre risolto alcuni problemi legati all’installazione e al rilevamento dell’hardware, garantendo un’installazione più stabile e affidabile.
COSMIC: l’ambiente desktop di System76
Il nuovo ambiente desktop COSMIC, sviluppato da System76, ha rilasciato la sua versione alpha, offrendo una prima esperienza delle funzionalità destinate a ridefinire l’uso quotidiano dei sistemi Linux. COSMIC integra un set di app specifiche, tra cui COSMIC Terminal, COSMIC Files, COSMIC Edit e COSMIC App Store, che forniscono un’esperienza uniforme e ottimizzata per l’utente.
Le impostazioni di COSMIC sono complete e permettono di gestire il desktop, il pannello, la connettività di rete e Bluetooth, l’audio, la configurazione del display, e altre opzioni di personalizzazione come lo sfondo e l’aspetto. La versione alpha rappresenta una prima anteprima delle funzionalità principali, mentre il lavoro successivo si concentrerà sulla correzione dei bug e sui miglioramenti delle prestazioni in vista del rilascio della versione beta.
Il rilascio di COSMIC punta a offrire un ambiente desktop moderno e funzionale, adatto sia agli utenti occasionali sia a chi utilizza Linux per scopi più avanzati. Con l’attenzione alla semplicità e alla coerenza dell’esperienza utente, COSMIC ha l’obiettivo di fornire un’interfaccia desktop che sia non solo bella da vedere, ma anche intuitiva da usare.
innovazioni e miglioramenti nel mondo Linux
La collaborazione tra Arch Linux e Valve porta nuovi sviluppi in termini di infrastruttura e sicurezza, mentre CachyOS introduce miglioramenti significativi nelle prestazioni e nella gestione dell’hardware e, nel frattempo, l’uscita di COSMIC offre una visione del futuro degli ambienti desktop Linux, con funzionalità progettate per migliorare l’esperienza utente e la produttività. Queste innovazioni confermano il costante sviluppo e la diversificazione delle distribuzioni Linux, offrendo soluzioni sempre più personalizzate e performanti.
Smartphone
Samsung Galaxy S24 FE: specifiche, novità e Exynos 2400e
Tempo di lettura: 2 minuti. Samsung lancia il Galaxy S24 FE con chipset Exynos 2400e: scopri specifiche, differenze con gli altri modelli e dettagli sui prezzi.
Dopo mesi di attesa, Samsung ha lanciato il nuovo Galaxy S24 FE, un modello più accessibile della sua linea di punta e la principale novità di quest’anno riguarda il processore, il chipset Exynos 2400e, una variante leggermente più potente dell’Exynos 2400 presente nel Galaxy S24 standard.
Differenze tra Exynos 2400e e Exynos 2400
La principale distinzione tra i due chipset è la frequenza di clock. L’Exynos 2400e ha una velocità di clock massima di 3,1 GHz, 100 MHz in meno rispetto ai 3,2 GHz dell’Exynos 2400 standard. Questa differenza è stata implementata per gestire meglio il calore del dispositivo, poiché il Galaxy S24 FE non dispone dello stesso avanzato sistema di dissipazione degli altri modelli della serie. Nonostante questa riduzione di clock, gli utenti non noteranno una differenza di prestazioni significativa, poiché i chip degli smartphone raramente raggiungono le velocità di clock massime durante l’uso quotidiano.
Inoltre, Samsung ha migliorato l’efficienza energetica e la stabilità del chip Exynos 2400, garantendo prestazioni simili tra le varianti Exynos e Snapdragon del Galaxy S24 in diversi scenari d’uso.
Specifiche tecniche del Samsung Galaxy S24 FE
- Display: AMOLED dinamico Infinity-O da 6,7 pollici con risoluzione FHD+, frequenza di aggiornamento a 120 Hz e luminosità massima di 1900 nits. Protetto da Corning Gorilla Glass Victus+.
- Processore: Exynos 2400e Deca-Core (10 core) da 4 nm con GPU Samsung Xclipse 940.
- Memoria: 8GB di RAM con opzioni di archiviazione da 128GB, 256GB o 512GB.
- Sistema operativo: Android 14 con interfaccia One UI 6.1.1.
- Fotocamere: Tripla fotocamera posteriore con sensore principale da 50MP (OIS), ultra grandangolare da 12MP (angolo di 123°), teleobiettivo da 8MP (OIS e zoom ottico 3x). Fotocamera frontale da 10MP.
- Altre caratteristiche: Resistenza all’acqua (IP68), audio Dolby Atmos, scanner di impronte digitali sotto il display, connettività 5G, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3, e batteria da 4.700mAh con ricarica rapida da 25W e ricarica wireless.
- Colori disponibili: Blu, Grafite, Grigio, Menta e Giallo.
Prezzi e disponibilità
Il prezzo del Galaxy S24 FE, scopri su Amazon, parte da circa 649 euro per la versione con 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, mentre il modello con 256GB di archiviazione costa circa 749 euro. In Europa, i prezzi variano tra i 749 e gli 809 euro a seconda della configurazione. Galaxy S24 FE è già in pre-ordine in diverse regioni, tra cui Europa e Stati Uniti, e sarà disponibile per l’acquisto a breve.
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