Mozilla e Chrome puntano su intelligenza artificiale e sicurezza con Blueprints

Mozilla rilascia Blueprints per l’AI open source, mentre Google aggiorna Chrome su mobile e desktop con patch critiche di sicurezza.

da Redazione
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Firefox Chrome

L’ultima settimana di marzo 2025 vede una convergenza importante tra evoluzione dell’intelligenza artificiale open source e rilascio massivo di aggiornamenti critici per il browser Google Chrome. Da un lato, Mozilla lancia ufficialmente il suo progetto Blueprints Hub, una piattaforma pensata per semplificare lo sviluppo di applicazioni AI con strumenti open source. Dall’altro, Google rilascia aggiornamenti significativi su tutte le piattaforme principali: iOS, Android, desktop e ChromeOS, chiudendo vulnerabilità di sicurezza e avviando il rollout delle nuove build 135.x su mobile e 134.x su desktop.

Le novità sono molteplici e si muovono su un doppio binario: da una parte Mozilla investe nella comunità open source per democratizzare l’accesso all’intelligenza artificiale, dall’altra Google rafforza la sicurezza e stabilità di Chrome, uno degli strumenti digitali più pervasivi nel panorama globale. La coesistenza di questi annunci dimostra quanto siano interconnesse le dinamiche tra sicurezza, AI e sviluppo cross-platform.

Mozilla Blueprints Hub: workflow open source per un’AI accessibile e personalizzabile

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Il progetto Mozilla.ai Blueprints nasce dall’esigenza, raccolta durante mesi di interviste a sviluppatori, di rendere più veloce e meno frustrante la costruzione di prototipi AI. Secondo Mozilla, molti sviluppatori lamentano la complessità dell’integrazione di nuove librerie, la frammentazione delle risorse e l’opacità delle API chiuse, fattori che rallentano lo sviluppo e ostacolano l’innovazione.

Blueprints Hub risponde a queste criticità offrendo una piattaforma centralizzata con workflow riutilizzabili e modificabili, costruiti interamente con strumenti open source. Ogni blueprint è ospitato su GitHub, segue uno schema coerente e include:

  • setup immediato con esempi preconfigurati,
  • video walkthrough per guidare l’utente attraverso i passaggi,
  • demo interattive utilizzabili direttamente dal browser,
  • spiegazioni tecniche delle scelte progettuali,
  • spazio comunitario per scambi, personalizzazioni e feedback.

Nel lancio iniziale sono presenti cinque blueprint tematici, tra cui la trasformazione di documenti in podcast e la generazione controllata di testi tramite modelli linguistici open source. Mozilla punta su un formato altamente modulare, così da consentire a chiunque di partire subito da una base solida e adattarla a casi d’uso personali o aziendali. Il motto è chiaro: “Stop searching, start building.”

Chrome Beta 135 disponibile su Android e iOS: le versioni mobili aprono al nuovo ciclo

Mentre Mozilla investe sull’apertura, Google Chrome continua a dominare il mondo mobile con rilasci sincronizzati della versione 135.0.7049 per iOS e Android. Sul sistema operativo di Apple, Chrome Beta 135.0.7049.36 è già disponibile e sarà pubblicato progressivamente su App Store. Per Android, la versione 135.0.7049.38 può essere scaricata dal Google Play Store.

Nonostante i changelog ufficiali risultino ancora incompleti, è noto che queste build introducono ottimizzazioni al motore di rendering, miglioramenti alla gestione della memoria, e aggiornamenti alle API WebView per garantire compatibilità con le nuove specifiche di Chromium.

I dettagli tecnici possono essere consultati attraverso il Git log pubblico, ma Google mantiene riservati i bugfix più delicati fino alla piena distribuzione delle patch, per evitare exploit prematuri. L’attenzione particolare alla sicurezza dei canali beta suggerisce che la stabilità della build 135 rappresenti un requisito cruciale per il ciclo successivo, atteso su desktop nelle prossime settimane.

Aggiornamento stabile Chrome 134 per desktop Windows: chiusa falla critica CVE-2025-2783

Sul fronte desktop, Google ha aggiornato il canale stabile di Chrome alla versione 134.0.6998.177/178 per Windows. Questo aggiornamento è particolarmente significativo perché risolve una vulnerabilità critica identificata come CVE-2025-2783, classificata ad alta priorità. Il bug, segnalato dal team di Kaspersky (Boris Larin e Igor Kuznetsov), riguarda una gestione errata degli handle in Mojo, un componente chiave per la comunicazione inter-processo all’interno del browser.

Secondo quanto riportato da Google, esistono già exploit attivi in circolazione che sfruttano questa falla, motivo per cui la correzione è stata rilasciata con la massima urgenza. L’azienda ha temporaneamente limitato l’accesso ai dettagli tecnici per impedire l’uso diffuso dell’exploit prima che l’aggiornamento raggiunga la maggioranza degli utenti.

L’importanza di questo fix si riflette anche nell’estensione al canale Extended Stable, aggiornato parallelamente alla build 134.0.6998.178. Questo garantisce che anche gli ambienti aziendali più conservativi ricevano la patch senza dover abbandonare i cicli di aggiornamento prolungati.

Aggiornamenti LTS e supporto esteso: Chrome 122.0.6261.168 su ChromeOS chiude falle multiple

Nel contesto degli aggiornamenti a lungo termine, Google ha rilasciato la versione 122.0.6261.168 per ChromeOS attraverso il canale Long Term Support (LTS). Questo canale è pensato per ambienti enterprise e education, dove la stabilità è prioritaria rispetto alla velocità di aggiornamento.

La build, attualmente in distribuzione per dispositivi che adottano la release LTS, non è destinata agli utenti finali che usano il canale stabile. Nonostante Google non fornisca ancora un changelog dettagliato, ha confermato la correzione di diverse vulnerabilità CVE, inclusa la già nota CVE-2025-2783, la stessa patchata nella versione desktop Windows. Questo dimostra la volontà di allineare il livello di protezione tra ambienti consumer e istituzionali, nonostante i tempi di rollout differenti.

L’approccio conservativo del canale LTS si accompagna a meccanismi di rilascio differenziati: gli aggiornamenti non avvengono in simultanea per tutti i modelli ChromeOS, ma vengono attivati per gruppi di hardware compatibili, a seconda dello stato di validazione interna.

Blueprints Hub e AI accessibile: la visione Mozilla oltre i modelli chiusi

Ritornando alla novità di Mozilla, il progetto Blueprints Hub si distingue dalla concorrenza per la sua natura profondamente open. Non propone un nuovo modello linguistico, né un ambiente chiuso di deployment: mette invece a disposizione strumenti concreti, documentati e riutilizzabili, con l’obiettivo di aiutare sviluppatori indipendenti e piccole organizzazioni a creare applicazioni AI etiche, trasparenti e sostenibili.

Il formato dei blueprint segue una logica modulare e decentralizzata, dove ogni progetto è indipendente ma compatibile con i successivi. Mozilla incentiva anche il contributo comunitario, trasformando la piattaforma in un archivio vivo di esperienze, soluzioni e innovazioni condivise. A differenza dei modelli chiusi e monolitici tipici delle grandi piattaforme commerciali, Blueprints Hub è costruito per essere adattato, forkato, esteso e versionato, aprendo la strada a una nuova cultura di interoperabilità e co-sviluppo nel mondo dell’intelligenza artificiale.

Il primo batch di workflow rilasciati copre casi d’uso che vanno dalla conversione vocale di articoli testuali alla generazione automatica di descrizioni per contenuti visivi, passando per sistemi di riassunto contestuale e chatbot privati basati su modelli locali. Mozilla ha anche previsto l’integrazione futura con modelli linguistici europei e sistemi AI sviluppati da università o consorzi pubblici, nel tentativo di evitare la dipendenza da Big Tech.

Sinergia tra sicurezza, aggiornamenti e sviluppo AI open source

La sincronizzazione tra i grandi aggiornamenti di Google Chrome e il lancio del Blueprints Hub di Mozilla.ai sottolinea un cambiamento strutturale nell’ecosistema digitale. Da un lato, le piattaforme di navigazione più diffuse al mondo continuano a rafforzare la loro resilienza contro le minacce informatiche, integrando nuove funzionalità mobile e desktop, chiudendo vulnerabilità attivamente sfruttate e migliorando la compatibilità multipiattaforma. Dall’altro, emergono iniziative come quella di Mozilla, che promuovono una intelligenza artificiale decentralizzata, riutilizzabile e trasparente.

Annunci

Questa convergenza tra sicurezza e AI non è casuale. I browser sono oggi i principali vettori di accesso a strumenti di produttività potenziati dall’intelligenza artificiale, e la sicurezza dell’ambiente di esecuzione è fondamentale per garantire che questi strumenti non diventino un vettore d’attacco. Il rilascio simultaneo di Chrome 135 su mobile, Chrome 134 su desktop, e la base strutturale dei Blueprints rappresenta un nuovo standard per l’integrazione sicura e sostenibile di tecnologia AI nel browser moderno.

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L’interazione futura tra questi due universi – aggiornamenti software di basso livello e ambienti AI open – definirà probabilmente le architetture digitali dei prossimi anni, influenzando la progettazione di servizi cloud-native, applicazioni offline-first, e perfino l’infrastruttura educativa e sanitaria.

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