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Ex CEO di Twitter contro Musk chiede 128 milioni di dollari

Tempo di lettura: < 1 minuto. Musk affronta una causa dagli ex dirigenti di Twitter e introduce chiamate su X, sollevando preoccupazioni per la privacy

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Elon Musk, il volto dietro la transizione di Twitter in X, si trova nuovamente al centro di controversie legali. Quattro ex dirigenti di Twitter, incluso l’ex CEO Parag Agrawal, hanno intentato una causa contro Musk, sostenendo di avere diritto a oltre $128 milioni in pagamenti di liquidazione. Questa azione legale segue la mossa iniziale di Musk di licenziare i dirigenti subito dopo l’acquisto della piattaforma, citando “grave negligenza” e “cattiva condotta volontaria”, accuse per le quali non sono state fornite prove concrete.

X Introduce le chiamate, ma a che prezzo per la Privacy?

Parallelamente, X ha introdotto una nuova funzione di chiamata audio e video, che però solleva preoccupazioni significative per la privacy degli utenti. Abilitata per impostazione predefinita, questa funzionalità espone l’indirizzo IP degli utenti ai loro interlocutori e rende complicato limitare chi può effettuare chiamate. Sebbene sia possibile mascherare l’IP attivando l’opzione “Enhanced call privacy”, l’assenza di crittografia end-to-end solleva dubbi sulla sicurezza delle conversazioni, rendendo consigliabile la disattivazione totale della funzione per chi desidera proteggere la propria privacy.

Implicazioni e considerazioni

Questi eventi evidenziano le sfide e le controversie che circondano le decisioni e le innovazioni di Musk in X. Da un lato, vi sono questioni legali e etiche sollevate dai licenziamenti post-acquisizione; dall’altro, le nuove funzionalità introducono dilemmi sulla privacy che richiedono un’attenta valutazione da parte degli utenti. Questi sviluppi sottolineano l’importanza di bilanciare innovazione e responsabilità, soprattutto quando si tratta di gestire piattaforme con un vasto impatto sociale e personale.

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