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OpenSea NFT: licenziamenti e lancio della versione 2.0

Tempo di lettura: < 1 minuto. OpenSea annuncia tagli al personale e prepara il lancio di OpenSea 2.0, con pacchetti di uscita e nuove assunzioni nonostante il “crypto winter”.

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OpenSea, il popolare marketplace di token non fungibili (NFT), ha annunciato il licenziamento di parte del suo personale in vista del lancio della versione 2.0 della piattaforma. Devin Finzer, co-fondatore e CEO di OpenSea, ha comunicato la notizia su X (precedentemente noto come Twitter), sottolineando che la decisione è parte di un piano per rendere l’azienda più snella e efficiente.

Dalla nascita degli NFT alla sfida del “crypto winter”

Fondata nel 2017, OpenSea è stata una delle prime piattaforme a scommettere sugli NFT, operando su un modello di business paragonabile a quello di eBay e Etsy, con pagamenti accettati in Ether. La società aveva già ridotto il suo personale del 20% nel luglio 2022, in risposta al cosiddetto “crypto winter”, arrivando a un organico di 230 dipendenti secondo quanto riportato dalla stampa dell’epoca.

Supporto ai dipendenti licenziati e prospettive future

OpenSea ha promesso un pacchetto di uscita sostanzioso per i dipendenti in partenza, che include quattro mesi di stipendio, accelerazione della maturazione delle quote azionarie e sei mesi di copertura sanitaria e assistenza psicologica. La portavoce dell’azienda ha affermato che circa il 50% dei dipendenti sarà interessato dai tagli, con una riduzione significativa soprattutto tra i manager intermedi.

La risposta della comunità e i nuovi orizzonti per gli NFT

Il mercato degli NFT collezionabili ha raggiunto il suo picco nel 2021, ma da allora ha visto un calo del valore di molti pezzi da collezione, mentre altri usi degli NFT, come la tokenizzazione di beni, identità e documenti legali, hanno guadagnato popolarità. OpenSea ha affrontato notevoli critiche da parte della comunità in agosto, quando ha annunciato il ritiro del suo filtro operatore, una funzionalità che permetteva ai creatori di escludere i marketplace che non rispettavano il pagamento delle royalty.

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