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Phishing Intesa Sanpaolo. Analisi di un sito trappola
Tempo di lettura: 3 minuti. Una campagna di phishing che per rubare codici dispositivi, sfrutta la consegna di un prodotto che realmente viene offerto legittimamente dalla Banca Intesa Sanpaolo ai suoi clienti

Il phishing, come noto, prevede la trasmissione di comunicazioni esca molto verosimili e convincenti che solitamente contengono link verso pagine web per l’inserimento di password e codici personali.
Può capitare di ricevere non solo e-mail ma anche sms e telefonate ingannevoli attraverso cui i malintenzionati cercano di indurre l’interlocutore a condividere dati, credenziali e informazioni sensibili.
In questo articolo si tratterà di un sito trappola intercettato e impiegato proprio a questo scopo che per rubare codici dispositivi sfrutta la finta consegna di una delle carte di debito offerte legittimamente dalla Banca Intesa Sanpaolo ai suoi clienti.
Analisi del sito trappola
La carta di debito XME Card Plus abilitata ai circuiti di pagamento più diffusi è un prodotto di punta che la banca Intesa Sanpaolo sta anche pubblicizzando nella sua pagina ufficiale offrendo una promozione.
Ecco che i criminali informatici colgono l’occasione per allestire un sito truffa con loghi e grafica dell’Istituto bancario da impiegare in una campagna di phishing volta a carpire informazioni e dati finanziari. Nella fattispecie con una falsa richiesta di conferma del proprio indirizzo per la spedizione della XME Card Plus vengono richiesti anche una serie di altri dati riservati.
Nel momento della stesura di questo articolo su Virustotal solo 16 motori di sicurezza segnalano il sito in oggetto, il cui URL richiama il nome della banca, come malevolo.

Il tutto è orchestrato con l’unico vero scopo di convincere il cliente a fornire Codice Titolare, PIN, CODICE O-Key/sms, Nominativo, indirizzo di spedizione e numero di cellulare, compilando un susseguirsi di form che inviano i dati inseriti ad un db presente sullo stesso dominio presidiato dai truffatori.
Leggendo il codice HTML delle varie pagine di richiesta si vede come queste abbiano tutte la stessa struttura in cui i dati dei form vengono inviati tramite POST a pagine PHP. È prevista anche una semplice funzione “controlla()” che verifica che non vengano lasciati campi vuoti durante la digitazione dei dati richiesti.

La seguenza delle pagine
Ecco la sequenza delle pagine che dopo avere raccolto tutte le informazioni necessarie consentono ai criminali informatici di operare indisturbati per conto della vittima e continuare la truffa anche telefonicamente: “Hai aggiornato correttamente l’indirizzo di spedizione della tua XME Card… Attendere chiamata…“
Tutte le pagine presentano pulsanti e link che portano sempre alla pagina corrente visualizzata.




Cosa fare in caso di truffa
Se si sono comunicati per errore i codici della banca online a seguito di un messaggio di phishing, Intesa San Paolo suggerisce di:
– cambiare subito il Codice PIN e contattare la filiale per verificare se sono stati effettuati tentativi di accesso fraudolenti e per bloccare l’utenza, in modo da evitare ulteriori azioni da parte del malintenzionato;
– bloccare i servizi in modo automatico: basta inserire per cinque volte consecutive un codice PIN o un codice O-Key errato. Si potrà in seguito revocare il blocco diretto dei codici rivolgendosi alla filiale di riferimento.
La prevenzione
Ultimamente gli indirizzi a questi siti vengono propinati maggiormente attraverso SMS o falsi operatori telefonici. Purtroppo lo smishing e il vishing possono essere ancora più efficaci rispetto al tradizionale phishing via email a causa della propensione a ritenere che in un breve messaggio o in un colloquio telefonico con operatore non possa celarsi una truffa.
Anche in questi casi occorre la massima tutela puntando sulla prevenzione:
- imparare a riconoscere e-mail ed SMS fraudolenti. Non inserire mai dati personali su pagine raggiunte tramite link o allegati. Solitamente nei messaggi di posta elettronica e SMS di questo tipo l’indirizzo e il numero telefonico del mittente possono risultare contraffatti tramite spoofing;
- non cliccare mai sui link sospetti, non scaricare file allegati;
- non comunicare mai nessun tipo di codici dispositivi e estremi finanziari telefonicamente.
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iPhone 15 Pro Max pronto a entrare nel Guinness dei Primati: ecco perché

L’iPhone 15 Pro Max non è ancora stato presentato, ma i rumors iniziano a delineare il design e le caratteristiche del nuovo smartphone di casa Apple. Stando alle ultime indiscrezioni, l’iPhone 15 Pro Max potrebbe stabilire un record: quello di avere i bordi più sottili mai visti su uno smartphone.
Tuttavia, i bordi sottili sollevano alcune domande sulla durata e sulla batteria del dispositivo. Se uno smartphone è più sottile, la batteria sarà anch’essa più sottile e potrebbe offrire una durata inferiore. Tuttavia, non bisogna mai sottovalutare le sorprese che l’azienda potrebbe riservare.
Secondo il leaker Ice Universe, l’iPhone 15 Pro Max avrà bordi ancora più sottili rispetto all’attuale iPhone 14 Pro Max, con una misura di soli 1,55 mm. Attualmente, il record è detenuto dal Xiaomi 13 Pro con bordi di 1,81 mm.
Confrontando l’iPhone 14 Pro Max con il futuro iPhone 15 Pro Max, si nota una riduzione del 28% dello spessore dei bordi. Inoltre, il nuovo iPhone presenterà numerosi altri cambiamenti di design, tra cui un rilievo per la fotocamera sul retro dovuto all’uso di una lente periscopica e un vetro leggermente curvo intorno ai bordi.
Ecco un confronto tra i due modelli di iPhone:
iPhone 14 Pro Max | iPhone 15 Pro Max | Differenza |
---|---|---|
Altezza | 160,7 mm | 159,9 mm |
Larghezza | 77,6 mm | 76,7 mm |
Spessore | 7,85 mm | 8,3 mm |
Spessore rilievo fotocamera | 4,18 mm | 3,6 mm |
Spessore totale | 12,03 mm | 11,84 mm |
Spessore bordo | 2,17 mm | 1,55 mm |
Il prossimo iPhone avrà anche una struttura in lega di titanio con finitura opaca e un’opzione di connettività USB-C al posto del tradizionale connettore Lightning.
Queste novità suscitano interesse e curiosità tra gli appassionati di smartphone, che attendono con ansia ulteriori dettagli sul nuovo iPhone 15 Pro Max.
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Tim Cook vuole lanciare il dispositivo AR/VR di Apple prima possibile

Il CEO di Apple Tim Cook ha ordinato il lancio del dispositivo AR/VR nonostante i designer sostengono che non sia ancora maturo.
Tim Cook si è schierato con il capo delle operazioni Jeff Williams nello spingere il lancio, già nel 2023, del primo dispositivo per la realtà mista. Sembra che questo input contrasti con quanto consigliato dal team di progettazione dell’azienda, come riportato dalla fonte.
La tempistica del lancio del nuovo dispositivo per realtà mista è stata quindi causa di notevoli discussioni in Apple. Il team che si occupa del design industriale dell’azienda ha avvertito che i dispositivi in via di sviluppo in questa categoria non sono pronti per il lancio. Da questo dovrebbero essere causati i diversi rinvii, anche della sola presentazione, degli occhiali AR targati Apple.
Pare che il team di progetto volesse distribuire una prima versione del prodotto. Prima versione sotto forma di un visore simile a una maschera da sci incentrato sulla realtà virtuale. Avrebbe consentito agli utenti di guardare video 3D, effettuare videochiamate con FaceTime oppure per esempio allenarsi in modo interattivo.
Dalle informazioni che emergono però Tim Cook, già capo delle operazioni di Apple prima di diventare CEO, si è schierato con Jeff Williams, ignorando le obiezioni dei designer di Apple e premendo per un lancio anticipato con un prodotto più limitato. Gli ex ingegneri Apple che hanno lavorato al progetto confermano la grande pressione del vertice per lanciare presto un prodotto in questa nicchia di mercato.
Avevamo già approfondito il tema del sistema operativo che sarà denominato xrOS qui.
Dopo la partenza del capo del design Jonathan Ive nel 2019, questo team di Apple ora riporta direttamente a Williams. Il team design ha guidato lo sviluppo dei prodotti Apple sotto Steve Jobs. Pare però che ora i dipendenti notino come le operations stiano assumendo sempre più il controllo sullo sviluppo del prodotto sotto la guida di Cook.
Un ex ingegnere ha affermato che la parte migliore del lavoro in Apple è stata l’ideazione di soluzioni ingegneristiche per soddisfare i requisiti strettissimi dati del team del design, ma a quanto pare le cose sono cambiate negli ultimi anni.
Secondo quanto riferito, le cuffie Apple sono in fase di sviluppo attivo da sette anni, il doppio rispetto al primo iPhone prima del suo lancio. Su questo elemento bisogna considerare che il nuovo dispositivo AR/VR sarebbe di fatto il primo nato sotto la guida di Tim Cook. Infatti iPhone, iPad e Apple Watch sono progetti ideati dalla mente e sotto la guida di Steve Jobs così come i loro sistemi operativi. La sfida quindi per Cook è grande.
Dal punto di vista del marketing e delle vendite pare che Apple preveda di vendere solo circa un milione di unità del nuovo prodotto durante il primo anno di vita. Il prezzo di cui si sente parlare è ovviamente premium intorno ai 3.000 dollari.
Le tempistiche ipotizzate sono di un lancio entro l’anno e una presentazione al WWDC, i tempi però sembrano stretti per quest’ultimo elemento, almeno con i dati che abbiamo fino ad ora.
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Telegram introduce la modalità “risparmio batteria”
Tempo di lettura: 2 minuti. Passo in avanti rispetto a WhatsApp che non ha il power saving

Telegram ha introdotto una nuova modalità di risparmio energetico per preservare la batteria dei dispositivi. La modalità entra in funzione quando la batteria scende al di sotto di una determinata percentuale – che può essere configurata – e disattiva funzioni che richiedono molte risorse, come la riproduzione automatica di video e GIF, le animazioni degli sticker e gli aggiornamenti in background.
La nuova funzione ha il suo menu nelle impostazioni, che ha anche singoli interruttori per la riproduzione automatica di video, GIF, animazioni di sticker, animazioni di emoji, effetti di interfaccia, caricamento anticipato dei media e aggiornamenti in background (solo per iOS). Gli utenti possono disattivarli permanentemente per risparmiare batteria. L’azienda ha affermato di aver testato più di 200 telefoni Android e di aver creato “impostazioni predefinite ottimizzate” per essi.
Da notare che WhatsApp non ha una modalità di risparmio energetico, ma ha impostazioni per disattivare il download automatico dei media per risparmiare batteria e spazio di archiviazione.
Oltre alla nuova modalità di risparmio energetico, Telegram ha anche introdotto il controllo della velocità di riproduzione per i video nelle chat. È possibile scegliere velocità predefinite come 0,5x, 1x, 1,5x e 2x, o utilizzare lo slider per scegliere una velocità personalizzata.
Inoltre, Telegram sta introducendo una funzione di link di invito automatico per i gruppi. Quando si selezionano le persone per unirsi a un gruppo, se hanno disattivato l’adesione automatica, verrà loro inviato un link di invito.
Oltre a questo, Telegram sta anche introducendo funzioni come il tempo di lettura dei messaggi nei gruppi con meno di 100 membri, nuovi emoji animati e reazioni interattive, descrizioni di bot tradotte e un supporto migliorato per le cartelle su iOS.
Queste funzioni sono in fase di distribuzione a tutti gli utenti con l’ultimo aggiornamento di Telegram.
Lo scorso anno, Telegram ha lanciato un abbonamento premium a 5 dollari al mese a giugno, con funzioni come sticker e reazioni esclusive e la possibilità di caricare file di grandi dimensioni. A dicembre, l’azienda ha annunciato di aver superato il milione di utenti paganti.
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