Sommario
Dopo un anno di indagini, la Polizia Postale ha condotto 18 perquisizioni per smantellare una rete di truffatori che utilizzavano tecniche di phishing avanzate. Un uomo di 80 anni, vittima di una truffa da 241.000 euro, ha innescato l’operazione che ha portato alla luce l’uso dello “spoofing” telefonico.
Il Meccanismo dello Spoofing
Lo spoofing consente ai truffatori di mascherare il numero di telefono originale, facendo apparire le loro chiamate e SMS come provenienti da fonti legittime, come le banche. Nel caso specifico, la vittima è stata indotta a credere di essere in contatto con il servizio clienti della propria banca, che lo avvisava di un attacco informatico ai suoi conti. Seguendo le istruzioni ricevute, l’uomo ha trasferito i suoi risparmi su conti “sicuri”, cadendo nella trappola dei criminali.
Risultati dell’Operazione
Le perquisizioni hanno permesso di sequestrare dispositivi elettronici che hanno rivelato la portata dell’attività illecita, offrendo spunti per future indagini. Tra le persone coinvolte, undici avevano già precedenti penali specifici per truffe simili.
Consigli per la Sicurezza
La Polizia Postale avverte i cittadini di essere estremamente cauti e di verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni ricevute da enti finanziari o autorità. È fondamentale ricordare che le banche non richiedono mai ai propri clienti di effettuare trasferimenti di denaro o di comunicare le proprie credenziali di accesso ai servizi online. Questo caso sottolinea l’importanza di mantenere un alto livello di vigilanza e di informarsi sulle tecniche di truffa più comuni per proteggere i propri dati e i propri risparmi.