Tech
Redmi Note 13 turbo in fase di lancio
Tempo di lettura: 2 minuti. Redmi Note 13 Turbo, con Snapdragon 8s Gen 3, promette innovazioni e prestazioni di alto livello tanto da essere preferito ai flagship
L’attesa sta per finire: Qualcomm si prepara a svelare i nuovi processori Snapdragon 7+ Gen 3 e Snapdragon 8s Gen 3 il 18 marzo, e tra i dispositivi più attesi che dovrebbero integrare queste nuove tecnologie c’è il Redmi Note 13 Turbo in fase di lancio. Questo modello si aggiungerà alla già ricca famiglia Redmi Note 13, promettendo prestazioni eccezionali grazie all’adozione del processore Snapdragon 8s Gen 3.
Salto generazionale
La serie Redmi Note è sempre stata sinonimo di qualità e prestazioni affidabili, e il nuovo Turbo non fa eccezione. A differenza dei suoi predecessori, che montavano il processore Snapdragon 7+ Gen 2, il Redmi Note 13 Turbo sembra destinato a fare un salto generazionale in termini di potenza, grazie al nuovo Snapdragon 8s Gen 3. Questa scelta suggerisce un notevole miglioramento delle prestazioni, posizionando il dispositivo come un potenziale “flagship killer“.
Le informazioni disponibili, fornite da fonti affidabili come Smart Pikachu su Weibo, indicano che questo dispositivo potrebbe realmente cambiare le regole del gioco nel segmento di mercato medio-alto. Inoltre, seguendo la tradizione Xiaomi, è probabile che il Redmi Note 13 Turbo venga ribattezzato POCO F6 per il mercato globale, mantenendo alte le aspettative legate alle sue capacità.
In attesa di ulteriori dettagli e di una conferma ufficiale, il mondo della tecnologia rimane in fervente attesa, sperando che il lancio del Redmi Note 13 Turbo possa davvero soddisfare le promesse e ridefinire gli standard per gli smartphone di fascia media.
Curiosità: RedMi e POCO: qual è la differenza?
La differenza principale tra i dispositivi Xiaomi Redmi e POCO sta nel loro posizionamento di mercato, nel design e nelle specifiche tecniche, con ognuno che mira a soddisfare esigenze diverse dei consumatori.
Posizionamento di mercato
Xiaomi Redmi: La serie Redmi è nota per essere una gamma di dispositivi di buona qualità a prezzi accessibili, rivolta principalmente ai consumatori che cercano smartphone funzionali con un buon rapporto qualità-prezzo. Questi dispositivi spesso includono funzionalità di base e intermedie.
POCO: Inizialmente lanciato come sub-brand di Xiaomi, POCO si è guadagnato una reputazione per offrire dispositivi con prestazioni elevate a prezzi competitivi, rivolti principalmente agli appassionati di tecnologia e gaming che cercano specifiche tecniche superiori e un’esperienza utente ottimizzata senza spendere una fortuna.
Design e costruzione
Xiaomi Redmi: I dispositivi Redmi tendono ad avere un design più convenzionale e minimalista, mirando a un’estetica pulita e funzionale.
POCO: I dispositivi POCO spesso presentano design più audaci e distintivi, con colorazioni vivaci e elementi di design che li fanno risaltare. Sono pensati per attirare un pubblico più giovane e dinamico.
Specifiche tecniche e prestazioni
Xiaomi Redmi: Mentre alcuni modelli Redmi offrono specifiche di fascia alta, la maggior parte dei dispositivi Redmi si colloca nelle fasce di prezzo bassa e media, offrendo specifiche solide ma equilibrate per l’uso quotidiano.
POCO: I dispositivi POCO sono noti per l’incorporazione di processori potenti, migliori tassi di aggiornamento del display e configurazioni della fotocamera avanzate, rendendoli ideali per gaming intensivo e uso multimediale.
In sintesi, mentre la serie Redmi di Xiaomi punta a fornire affidabilità e valore in un pacchetto accessibile, POCO mira a offrire prestazioni e caratteristiche di spicco per gli utenti che desiderano di più senza superare significativamente il budget medio.
Tech
Google I/O 2024 : la ricerca web ai tempi di Gemini
Tempo di lettura: < 1 minuto. Il futuro dell’interazione cambierà, facendo una domanda a Google, il modello di intelligenza artificiale, addestrato su praticamente tutto il web, sarà capace di fornire direttamente una risposta all’utente. Al momento i siti saranno citati come “fonte” dell’informazione, in futuro non ci sarà più una fonte, ma diversi contenuti letti e rielaborati dall’Intelligenza Artificiale, che risponderà all’utente con parole proprie, utilizzando i siti solo come contenitori di informazioni.
Si è appena concluso l’evento Google I/O 2024 dove l’azienda ha presentato le ultime novità tecnologiche e le innovazioni sui suoi servizi.
Tra le varie novità, principalmente legate all’intelligenza artificiale, abbiamo avuto conferma di quello che già si sospettava da tempo: il motore di ricerca cambierà per sempre.
Gli esperti SEO (ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca) hanno reso i contenuti del web sempre più “leggibili” da parte del crawler di Google. Il motivo per cui i webmaster ed esperti SEO formattano i contenuti dei siti così come richiede Google è legato alla opportunità di ricevere maggiore traffico e visite sui propri siti.
Gli utenti del web quando cercano una informazione lo fanno principalmente utilizzando il motore di ricerca di Google. I risultati della ricerca inizialmente erano una serie di link verso siti che probabilmente contenevano la risposta. Nel corso degli anni abbiamo assistito alla “cannibalizzazione” di molti di questi contenuti, il motore di ricerca infatti, quando ci riesce, prima dei link fornisce direttamente la risposta.
Il futuro dell’interazione cambierà, facendo una domanda a Google, il modello di intelligenza artificiale, addestrato su praticamente tutto il web, sarà capace di fornire direttamente una risposta all’utente. Al momento i siti saranno citati come “fonte” dell’informazione, in futuro non ci sarà più una fonte, ma diversi contenuti letti e rielaborati dall’Intelligenza Artificiale, che risponderà all’utente con parole proprie, utilizzando i siti solo come contenitori di informazioni.
Le informazioni verranno capite, valutate, rielaborate e fornite agli utenti.
Leggi tutte le novità seguendo il nostro speciale su Google I/O 2024.
Intelligenza Artificiale
Google rivoluziona GenDino di Chrome con l’AI Generativa
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri “GenDino”, la versione speciale del gioco del dinosauro di Chrome potenziata da AI generativa, lanciata brevemente durante il Google I/O 2024.
In occasione del Google I/O 2024, Google ha introdotto una versione speciale del famoso gioco del dinosauro di Chrome, soprannominato “GenDino”, incorporando elementi di intelligenza artificiale generativa per arricchire l’esperienza di gioco.
Dettagli del Gioco GenDino
“GenDino” ha offerto una breve ma intrigante dimostrazione delle capacità dell’AI generativa, consentendo ai giocatori di personalizzare il T-Rex, gli ostacoli e il deserto del gioco con immagini generate dall’intelligenza artificiale. Questa funzionalità era accessibile solo per pochi minuti prima dell’inizio del keynote del Google I/O 2024. I giocatori potevano utilizzare un pulsante “I’m feeling lucky” per sperimentare combinazioni predefinite create dall’AI, come un fulmine che salta sopra le persone.
Esperienza e Problemi Tecnici
Nonostante l’idea innovativa, alcuni utenti hanno riscontrato problemi tecnici, ricevendo avvisi del tipo “Can’t generate right now — the model is busy”, che impedivano l’uso della funzione di personalizzazione. Tuttavia, coloro che sono riusciti a provare il gioco con le combinazioni predefinite hanno apprezzato questa breve ma divertente esperienza.
L’introduzione di “GenDino” rappresenta un esempio giocoso dell’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa in contesti familiari, dimostrando come la tecnologia AI possa essere utilizzata per reinventare anche le esperienze quotidiane più semplici. Sebbene la disponibilità del gioco sia stata limitata, l’evento ha offerto un assaggio delle potenzialità creative dell’AI. Questo aggiornamento temporaneo al classico gioco del dinosauro di Chrome riflette l’interesse crescente di Google nell’esplorare e dimostrare le applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale generativa in modi nuovi e interessanti.
Intelligenza Artificiale
Google “AI Overviews” rinnova la Ricerca Generativa
Tempo di lettura: < 1 minuto. Google introduce “AI Overviews”, una versione migliorata della sua ricerca generativa, che promette di rivoluzionare l’accesso alle informazioni online.
Google ha annunciato il lancio di “AI Overviews”, una funzionalità di ricerca generativa rivisitata, che sarà disponibile a partire da questa settimana per tutti gli utenti negli Stati Uniti, con piani di estensione ad altri paesi in seguito.
Dettagli su AI Overviews
“AI Overviews” rappresenta un’evoluzione della precedente funzionalità di Google, la Search Generative Experience (SGE), che forniva riassunti e risposte generati tramite intelligenza artificiale per le ricerche degli utenti. Questa nuova versione, presentata durante la conferenza Google I/O da Sundar Pichai, CEO di Google, promette di offrire un’esperienza di ricerca più approfondita e accessibile.
Caratteristiche della Funzionalità
Le prime immagini mostrate durante l’evento Google I/O indicano che “AI Overviews” potrebbe funzionare in modo simile alla SGE, ma con un’interfaccia utente rinnovata. In particolare, sembra includere un riquadro informativo posizionato prima dei risultati di ricerca, che offre un’anteprima generata dall’AI sul tema cercato, migliorando la comprensione e l’efficienza della ricerca.
Implicazioni e Aspettative
L’introduzione di “AI Overviews” sottolinea l’impegno continuo di Google nell’integrare l’intelligenza artificiale nei suoi servizi, puntando a rendere l’informazione più intuitiva e facilmente navigabile per gli utenti. Questo aggiornamento potrebbe cambiare notevolmente il modo in cui gli utenti interagiscono con il motore di ricerca, specialmente in termini di velocità e profondità di accesso alle informazioni.
Con “AI Overviews”, Google mira a stabilire un nuovo standard nell’ambito della ricerca online, utilizzando l’AI per sintetizzare e presentare dati complessi in modo più efficace e utile. L’attenzione sarà rivolta alle reazioni degli utenti e alle performance della funzionalità nei prossimi mesi, specialmente in vista della sua espansione a livello globale. L’attesa per vedere come “AI Overviews” trasformerà l’esperienza di ricerca quotidiana è alta, con aspettative che Google continui a spingere i confini dell’innovazione tecnologica nel campo dell’intelligenza artificiale.
- Editoriali2 settimane fa
Chip e smartphone cinesi ci avvisano del declino Occidentale
- Inchieste1 settimana fa
Ransomware in Italia: come cambia la percezione del fenomeno nell’IT
- Economia2 settimane fa
Internet via satellite: progetto europeo IRIS² in grande difficoltà
- Editoriali1 settimana fa
Anche su Giovanna Pedretti avevamo ragione
- L'Altra Bolla1 settimana fa
Jack Dorsey getta la spugna e lascia Bluesky
- Inchieste1 settimana fa
Perchè il motore di ricerca OpenAI fa paura ai giornalisti?
- Smartphone1 settimana fa
Richiesta di Class Action contro Samsung per il Galaxy S24 Ultra
- L'Altra Bolla7 giorni fa
Meta arriva l’intelligenza artificiale per la Pubblicità