Google prende in giro Apple e iPhone 16 senza 120Hz

da Vincenzo Mastrantuono
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Google prende in giro Apple e iPhone 16 senza 120Hz

Google ha recentemente lanciato un nuovo video della serie #BestPhonesForever, in cui continua a prendere in giro Apple, questa volta per l’adozione tardiva del protocollo RCS (Rich Communication Services). Parallelamente, critiche sono state rivolte ad Apple per la decisione di non includere schermi a 120Hz su tutti i modelli di iPhone 16, creando una distanza notevole tra i modelli base e quelli Pro.

La provocazione di Google: RCS e la rivalità con Apple

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Il nuovo spot pubblicitario di Google prende di mira l’adozione da parte di Apple del protocollo RCS, implementato con l’arrivo di iOS 18. Google ha spinto a lungo per l’adozione di questo standard, che migliora la qualità delle comunicazioni tra utenti Android e iOS, consentendo la condivisione di foto e video di alta qualità via messaggi di testo. Gli utenti di iPhone, in particolare negli Stati Uniti dove gli SMS sono ancora largamente utilizzati, potranno finalmente sfruttare questa tecnologia per una comunicazione più fluida.

Nel video della serie #BestPhonesForever, Google adotta un tono scherzoso e provocatorio, con il Pixel che punzecchia l’iPhone, sottolineando come Apple sia stata lenta a integrare una tecnologia ormai consolidata su Android. Il video, sebbene leggero e ironico, riflette la continua rivalità tra i due giganti tecnologici e mette in evidenza un reale miglioramento per gli utenti che fino a poco tempo fa avevano funzioni limitate.

iPhone 16 e la mancanza del refresh rate a 120Hz

Oltre alla polemica sull’RCS, un’altra discussione ha coinvolto Apple a seguito del lancio della serie iPhone 16. Molti esperti del settore, tra cui Abhishek Yadav, hanno criticato la scelta di Apple di riservare il refresh rate a 120Hz solo per i modelli Pro, lasciando i modelli base con un display a 60Hz. Questa decisione ha deluso parte dell’utenza, che si aspettava che la funzione fosse estesa a tutta la gamma, specialmente considerando che molti dispositivi Android di fascia media già offrono un refresh rate più elevato.

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L’assenza dei 120Hz sui modelli base rappresenta una limitazione significativa rispetto alla concorrenza e sottolinea la segmentazione della gamma di prodotti Apple. Tuttavia, alcune nuove funzionalità, come il pulsante di controllo della fotocamera, presente su tutti i modelli, stanno già suscitando l’interesse di altre aziende Android che potrebbero implementare soluzioni simili sui propri dispositivi.

Critiche e reazioni

La scelta di Apple di riservare tecnologie avanzate ai soli modelli Pro continua a essere un tema ricorrente tra gli utenti e gli esperti del settore. In particolare, il fatto che l’iPhone 16 base non abbia uno schermo a 120Hz viene percepito come un segnale che Apple voglia spingere i consumatori verso i modelli più costosi, lasciando i modelli standard tecnicamente indietro.

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iPhone 16
iPhone 16

Nonostante ciò, il miglioramento delle dimensioni dello schermo del Pro, che passa da 6,1 a 6,3 pollici, potrebbe soddisfare coloro che desiderano uno schermo più grande senza dover acquistare il modello Max. Questo cambiamento offre un compromesso interessante per gli utenti alla ricerca di un equilibrio tra dimensioni e prezzo.

Si può anche come

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