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WhatsApp lancia Community e limita gli inoltri di seconda mano per prevenire spam e disinformazione

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Tre anni dopo aver limitato il numero di messaggi che gli utenti possono inoltrare in una sola volta in Brasile, WhatsApp sta progettando di lanciare questa funzione a livello globale. La funzione, che è attualmente in beta, sarà rilasciata in un futuro aggiornamento.

Secondo WABetaInfo, questo limite di inoltro è già disponibile con la versione beta 22.7.0.76 di WhatsApp per iOS, dove l’app inizierà a limitare la capacità di inoltrare i messaggi per prevenire lo spam e la disinformazione.

A partire da ora, questa funzione si applicherà solo ai messaggi già inoltrati. Se sei il proprietario del messaggio, sarai in grado di inviarlo a tutti quelli che vuoi.

Con questa nuova limitazione, gli utenti di WhatsApp saranno in grado di inoltrare solo un messaggio inoltrato alla volta.

In Brasile, l’applicazione differenzia anche un messaggio inoltrato una volta da un messaggio inoltrato più volte il primo può essere condiviso con un massimo di cinque chat mentre il secondo può essere inoltrato solo una volta.

Oltre a questo, WABetaInfo è stato in grado di portare più informazioni sulla futura funzione WhatsApp Communities e la società del gruppo Meta sta progettando di sostituire la scheda della fotocamera con quella delle Comunità:

Le Comunità riuniscono gruppi correlati. Ogni comunità che si crea o a cui si viene aggiunti apparirà al posto della scheda della fotocamera.

WhatsApp Communities sarà il luogo perfetto dove gli amministratori dei gruppi avranno più controllo sui gruppi della piattaforma. A dicembre, la pubblicazione ha spiegato un po’ di più su come funzionerà:

“Al momento è come una chat di gruppo, quindi niente di simile a un social network: è ancora un luogo privato tra persone protetto dalla crittografia end-to-end”.

Entrambe queste caratteristiche saranno disponibili in un futuro aggiornamento.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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