Sommario
La seconda metà di aprile 2025 segna per Microsoft una fase tanto innovativa quanto critica nel processo evolutivo di Windows 11. Il rilascio della build 22631.5261 nel canale Release Preview introduce nuove funzionalità, migliorie ai componenti legacy e strumenti AI-driven come l’estrazione di testo dallo Snipping Tool, destinata a cambiare il paradigma della cattura di schermate. Tuttavia, tutto ciò si scontra con una crescente instabilità del sistema, provocata da aggiornamenti cumulativi che generano crash a schermo blu (BSOD) e da un bug di codice che forza l’upgrade a Windows 11 anche sui dispositivi bloccati tramite Intune, creando gravi disagi in ambienti aziendali.
Windows 11 build 22631.5261: aggiornamenti per le app legacy e supporto ampliato ai linguaggi
La nuova build 22631.5261, disponibile nel canale Release Preview, introduce una serie di miglioramenti legati all’accessibilità, alla localizzazione e all’affidabilità del sistema, in vista della stabilizzazione della prossima major release.
Tra le novità principali, Microsoft ha aggiornato l’app Mail and Calendar per un miglior supporto ai formati ICS e ha ottimizzato Narrator, il lettore screen-reader nativo, ora compatibile anche con le sessioni di login e con Windows Terminal. Migliorato anche il comportamento delle impostazioni in multimonitor, con particolare attenzione alla gestione di configurazioni complesse e layout personalizzati.
Questi aggiornamenti si inseriscono nel quadro più ampio del consolidamento delle app UWP, in attesa della transizione definitiva verso la nuova piattaforma Windows App SDK, che sostituirà Win32 nei futuri sviluppi ufficiali.
Snipping Tool guadagna il riconoscimento testuale: il text extractor AI-based è realtà
In parallelo al rilascio della build 22631.5261, Microsoft ha annunciato l’arrivo graduale, per gli utenti Insider, di una nuova funzione del tool Snipping Tool (Strumento di cattura): l’estrazione testuale. Grazie a una integrazione con moduli OCR potenziati da intelligenza artificiale, sarà possibile selezionare e copiare testo da qualsiasi immagine catturata, direttamente dal prompt dell’editor.

L’estrazione avviene tramite un nuovo pulsante “Copy all text”, visibile in alto a destra nella finestra di cattura. È possibile selezionare anche solo una parte del testo presente, funzione utile per catturare numeri di serie, codici, nomi, titoli o citazioni da schermate statiche o documenti non editabili.

La funzione è localizzata automaticamente in base alla lingua del sistema operativo e supporta già oltre 30 alfabeti diversi, anche se l’accuratezza in lingue non latine è in fase di miglioramento.
Crisi di stabilità dopo gli aggiornamenti di aprile: BSOD e errori nel modulo Kernel
Dal lato opposto dell’innovazione, Microsoft si trova costretta ad affrontare una crisi tecnica generata dagli aggiornamenti cumulativi di aprile, che hanno provocato un numero crescente di crash a schermo blu (BSOD) su macchine Windows 11 e Windows Server.

In particolare, il file ntoskrnl.exe
, componente essenziale del kernel di Windows, presenta incompatibilità con alcuni driver legacy e software di gestione energetica, causando errori critici come UNSUPPORTED_PROCESSOR
o KERNEL_MODE_HEAP_CORRUPTION
. Alcuni utenti segnalano il manifestarsi dei BSOD anche su hardware recente certificato da Microsoft, come sistemi basati su Intel Core 13ª generazione e AMD Ryzen 7000.
La situazione ha spinto Microsoft a ritirare temporaneamente l’update KB5036893 su alcuni canali di distribuzione, consigliando agli utenti aziendali di ritardare l’installazione automatica e di utilizzare strumenti come Windows Update for Business per posticipare le release problematiche.
Al momento non è disponibile una patch risolutiva definitiva, ma il team Windows Quality Assurance ha promesso un fix entro la fine di aprile, previa verifica di compatibilità con i principali OEM.
Upgrade forzato a Windows 11: il blocco Intune fallisce e Microsoft consiglia rollback manuali
La situazione si complica ulteriormente sul fronte della gestione dei dispositivi aziendali. A partire dal 12 aprile, numerosi amministratori IT hanno segnalato upgrade forzati a Windows 11 su dispositivi configurati per restare su Windows 10 tramite Intune, contravvenendo alle policy aziendali di aggiornamento.
Microsoft ha confermato l’anomalia, attribuendola a un “problema latente di codice” che ignora i blocchi imposti via Intune Update Rings. Il bug è attualmente oggetto di un hotfix progressivo, ma gli amministratori colpiti sono costretti a procedere al rollback manuale dei sistemi già aggiornati, operazione che non può essere eseguita centralmente e che richiede backup completi o ripristino da immagini predefinite.
L’azienda consiglia di mettere in pausa le Feature Updates fino al completamento della distribuzione del fix, anche se non è ancora stato pubblicato un bollettino di sicurezza formale con ID CVE.
Questa anomalia ha sollevato forti preoccupazioni nella comunità IT professionale, soprattutto dopo i precedenti aggiornamenti non autorizzati a Windows Server 2025 su macchine con licenza 2019/2022, caso già documentato a novembre 2024 e ora riemerso in forma analoga.
Microsoft deve bilanciare innovazione e affidabilità nella nuova roadmap di Windows
Le ultime settimane mostrano una frattura tra le ambizioni funzionali di Microsoft e la stabilità necessaria in ambienti produttivi. L’introduzione di strumenti come il text extractor nello Snipping Tool, i miglioramenti all’accessibilità e all’integrazione linguistica sono segnali di una visione avanzata dell’esperienza utente. Tuttavia, i problemi legati agli aggiornamenti cumulativi, ai BSOD e agli upgrade forzati non autorizzati minano la credibilità del sistema di distribuzione.
Per Microsoft sarà essenziale rafforzare i processi di validazione nei canali Insider, garantire maggiore trasparenza sui rollback, e aggiornare gli strumenti di gestione aziendale come Intune per proteggere efficacemente le configurazioni critiche.
Nel frattempo, i team IT devono adottare strategie difensive, basate su backup differenziali, test su ambienti di staging e monitoraggio attivo dei canali Microsoft 365 e Tech Community, per evitare che un aggiornamento potenzialmente utile si trasformi in un’interruzione operativa.