Tech
Windows 11: come personalizzare l’interfaccia utente

Windows 11 offre una nuova interfaccia utente che si adatta ai dispositivi touch e ai monitor con risoluzione elevata. Tuttavia, molti utenti desiderano personalizzare l’interfaccia utente per soddisfare le loro esigenze personali. Ecco alcuni consigli per personalizzare l’interfaccia utente di Windows 11.
- Sfondi del desktop: È possibile scegliere uno sfondo del desktop personalizzato per il proprio desktop, andando in Impostazioni> Personalizzazione> Sfondo, dove si può scegliere un’immagine o un video da utilizzare come sfondo del desktop.
- Temi: Windows 11 offre una vasta gamma di temi preinstallati, che possono essere utilizzati per personalizzare l’aspetto del sistema operativo. Per accedere ai temi, vai in Impostazioni> Personalizzazione> Temi.
- Barra delle applicazioni: La barra delle applicazioni di Windows 11 può essere personalizzata in diversi modi, come ad esempio la dimensione, la posizione e i colori. Per personalizzare la barra delle applicazioni, vai in Impostazioni> Personalizzazione> Barra delle applicazioni.
- Icone del desktop: È possibile modificare le icone del desktop per personalizzare l’aspetto del desktop. Fare clic con il tasto destro del mouse sull’icona del desktop e selezionare “Proprietà” per modificare l’icona.
- Start menu: Il menu Start di Windows 11 può essere personalizzato con l’aggiunta o la rimozione di elementi, come ad esempio le app e i collegamenti. Per personalizzare il menu Start, vai in Impostazioni> Personalizzazione> Start.
- Barra delle applicazioni aperte: La barra delle applicazioni aperte può essere personalizzata per mostrare solo le app aperte recentemente o tutte le app aperte. Per personalizzare la barra delle applicazioni aperte, vai in Impostazioni> Personalizzazione> Barra delle applicazioni aperte.
- Personalizzazione avanzata: Ci sono anche opzioni di personalizzazione avanzate disponibili, come la modifica dei registri del sistema per personalizzare l’aspetto e il comportamento del sistema operativo. Tuttavia, queste opzioni richiedono conoscenze tecniche avanzate e possono causare problemi se non utilizzate correttamente.
- Utilizzo di software di personalizzazione: Esistono diversi software di personalizzazione disponibili per Windows 11 che consentono di modificare l’aspetto e il comportamento del sistema operativo in modo più semplice e intuitivo. Questi software offrono una vasta gamma di opzioni di personalizzazione, come ad esempio la modifica dell’aspetto delle finestre, dei menu e dei pulsanti, la modifica dei temi e dei colori, e la creazione di scorciatoie personalizzate.
Personalizzare l’interfaccia utente di Windows 11 consente di adattare il sistema operativo alle proprie esigenze personali e di migliorare l’esperienza utente. Utilizzando le opzioni di personalizzazione disponibili, è possibile rendere l’aspetto e il comportamento del sistema operativo più gradevole e funzionale. Tuttavia, è importante fare attenzione quando si utilizzano opzioni di personalizzazione avanzate, poiché potrebbero causare problemi al sistema operativo se utilizzate in modo errato. Utilizzando software di personalizzazione si può avere una personalizzazione più semplice e sicura.
Tech
Linux, comandi del terminale per visualizzare contenuto file: “cat”, “head” e “tail”

La visualizzazione del contenuto dei file in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Ci sono diversi comandi utili per visualizzare il contenuto dei file, tra cui “cat”, “head” e “tail”.
- “cat”: Il comando “cat” (concatenate) è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file sullo schermo. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “cat file1.txt”.
- “head”: Il comando “head” è utilizzato per visualizzare le prime righe di un file. Ad esempio, per visualizzare le prime 10 righe di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “head -n 10 file1.txt”.
- “tail”: Il comando “tail” è utilizzato per visualizzare le ultime righe di un file. Ad esempio, per visualizzare le ultime 10 righe di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “tail -n 10 file1.txt”.
- “less”: Il comando “less” è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file in modalità interattiva. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt” utilizzando less si utilizzerebbe il seguente comando: “less file1.txt”
- “more”: Il comando “more” è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file in modalità interattiva, simile a less. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt” utilizzando more si utilizzerebbe il seguente comando: “more file1.txt”
- “nl”: Il comando “nl” (number lines) è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file con le righe numerate. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt” con le righe numerate, si utilizzerebbe il seguente comando: “nl file1.txt”
- “wc”: Il comando “wc” (word count) è utilizzato per visualizzare il numero di righe, parole e caratteri di un file. Ad esempio, per visualizzare il numero di righe, parole e caratteri di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “wc file1.txt”
In generale, la visualizzazione del contenuto dei file in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Utilizzando questi comandi, è possibile visualizzare il contenuto di un file, le prime o le ultime righe di un file, visualizzare il contenuto in modalità interattiva e anche numerare le righe o contare il numero di righe, parole e caratteri di un file.
Tech
Windows 11: come utilizzare al meglio Microsoft Edge

Microsoft Edge è il browser predefinito di Windows 11 e offre una serie di funzionalità progettate per migliorare l’esperienza di navigazione. Ecco alcuni consigli per utilizzare al meglio Microsoft Edge su Windows 11.
- Sincronizzazione dei dati: Microsoft Edge consente di sincronizzare i preferiti, la cronologia e le password su tutti i dispositivi utilizzando un account Microsoft. In questo modo, è possibile accedere ai propri dati di navigazione su qualsiasi dispositivo.
- Gestione dei segnalibri: Microsoft Edge consente di creare cartelle di segnalibri, per organizzare i siti preferiti e accedervi rapidamente. È inoltre possibile importare e esportare i segnalibri da altri browser.
- Utilizzo dei lettori: Microsoft Edge offre una funzione di lettura per visualizzare i contenuti senza distrazioni e una modalità di lettura notturna per la lettura comoda di notte.
- Utilizzo dei Web Note: Microsoft Edge offre un’integrazione con la funzione Web Note, che consente di evidenziare, annotare e condividere i contenuti del web.
- Utilizzo della modalità di navigazione in privato: Microsoft Edge offre una modalità di navigazione in privato che permette di navigare senza lasciare tracce di cronologia, cookie o password.
- Utilizzo dell’integrazione con Cortana: Microsoft Edge offre un’integrazione con Cortana, l’assistente virtuale di Windows 11, che consente di effettuare ricerche vocali, impostare promemoria e altro ancora.
- Utilizzo delle estensioni: Microsoft Edge supporta una vasta gamma di estensioni, come adblocker, password manager e strumenti per la produttività. Utilizzando queste estensioni è possibile personalizzare il proprio browser e aggiungere funzionalità.
- Utilizzo della funzionalità “Collections”: Microsoft Edge offre una funzionalità “Collections” che consente di salvare, organizzare e condividere i contenuti del web.
- Utilizzo della funzionalità “Sleeping Tabs”: Microsoft Edge offre una funzionalità “Sleeping Tabs” che consente di sospendere i tab non utilizzati per risparmiare risorse del sistema.
- Utilizzo della funzionalità “Internet Explorer mode”: Microsoft Edge offre una funzionalità “Internet Explorer mode” che consente di navigare in modalità compatibilità con i siti che non funzionano correttamente con Edge.
Utilizzando questi consigli, è possibile sfruttare al massimo le funzionalità di Microsoft Edge su Windows 11 e migliorare l’esperienza di navigazione.
Tech
Gestione dei file e delle cartelle: spiegazione dei comandi del terminale di Linux

La gestione dei file e delle cartelle in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Ci sono diversi comandi utili per gestire i file e le cartelle, tra cui “cp”, “mv” e “rm”.
“cp”: Il comando “cp” (copy) è utilizzato per copiare un file o una cartella in un’altra posizione. Ad esempio, per copiare un file chiamato “file1.txt” in una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “cp file1.txt cartella1/”.
“mv”: Il comando “mv” (move) è utilizzato per spostare un file o una cartella in un’altra posizione. Ad esempio, per spostare un file chiamato “file1.txt” in una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “mv file1.txt cartella1/”. È possibile utilizzare anche per rinominare un file o una cartella, utilizzando sempre “mv” seguito dal vecchio nome, lo spazio e il nuovo nome.
“rm”: Il comando “rm” (remove) è utilizzato per rimuovere un file o una cartella. Ad esempio, per rimuovere un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “rm file1.txt”. È importante essere molto cauti quando si utilizza il comando “rm”, poiché rimuove permanentemente i file e non c’è possibilità di recupero.
“mkdir”: Il comando “mkdir” (make directory) è utilizzato per creare una cartella. Ad esempio, per creare una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “mkdir cartella1”.
“ls”: Il comando “ls” (list) è utilizzato per visualizzare i file e le cartelle presenti in una determinata cartella. Ad esempio, per visualizzare i file e le cartelle presenti nella cartella corrente, si utilizzerebbe il seguente comando: “ls”.
“chmod”: Il comando “chmod” (change mode) è utilizzato per modificare i permessi dei file e delle cartelle. Ad esempio, per dare i permessi di lettura, scrittura e esecuzione a un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “chmod 755 file1.txt”
“du”: Il comando “du” (disk usage) è utilizzato per visualizzare l’utilizzo dello spazio disco da parte dei file e delle cartelle presenti in una cartella. Ad esempio, per visualizzare l’utilizzo dello spaziodisco delle cartelle presenti nella cartella corrente, si utilizzerebbe il seguente comando: “du -sh *”
“find”: Il comando “find” è utilizzato per cercare file o cartelle in una determinata directory e sottodirectory. Ad esempio, per cercare un file chiamato “file1.txt” nella cartella corrente e nelle sottocartelle, si utilizzerebbe il seguente comando: “find . -name ‘file1.txt'”
“grep”: Il comando “grep” è utilizzato per cercare una parola o una frase all’interno di un file o in una serie di file. Ad esempio, per cercare la parola “test” all’interno di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “grep ‘test’ file1.txt”
“tar”: Il comando “tar” è utilizzato per creare e decomprimere archivi. Ad esempio, per creare un archivio di una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “tar -cvf cartella1.tar cartella1” e per decomprimere “tar -xvf cartella1.tar”
In generale, la gestione dei file e delle cartelle in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Utilizzando questi comandi, è possibile copiare, spostare, rimuovere, creare, visualizzare, modificare i permessi, cercare e creare archivi dei file e delle cartelle.
-
Inchieste3 settimane fa
ChatGPT: i criminali informatici già la usano per sviluppare malware?
-
Inchieste3 settimane fa
La Russia sta perdendo la guerra cibernetica?
-
L'Altra Bolla2 settimane fa
Abbiamo chiesto a ChatGPT della guerra in Ucraina e delle sue cause.
-
OSINT2 settimane fa
Twitter: la sfida tra Corriere e Repubblica è vinta da La Verità
-
L'Altra Bolla2 settimane fa
Ferragni contro Lucarelli: chi ha ragione e chi ha torto
-
Inchieste2 settimane fa
NoName057(16) a Matrice Digitale: stiamo analizzando il perimetro cibernetico italiano
-
L'Altra Bolla2 settimane fa
Shakira e Pique: quando il divorzio fa fare soldi. Altro che Blasi e Totti …
-
DeFi3 settimane fa
USA, banca Silvergate: colpita da 8 miliardi di dollari di prelievi di criptovalute