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Bannate 16 applicazioni che diffondevano il malware clicker

Tempo di lettura: 2 minuti.

Le applicazioni che nascondono malware stanno diventando un problema comune. App dannose come queste sono presenti da tempo negli app store di terze parti. Ma gli app store ufficiali dovrebbero proteggerci dall’accesso ai nostri dispositivi da parte di malintenzionati. Purtroppo, non è sempre così. I criminali informatici possono aggirare i processi di sicurezza per inserire i loro programmi dannosi negli app store ufficiali. Toccate o fate clic qui per un elenco recente di app dannose che dovreste eliminare il prima possibile. Di recente è stata scoperta una nuova minaccia di cui dovete essere a conoscenza. Un malware soprannominato Clicker è stato individuato mentre si nascondeva in 16 app che cliccavano segretamente sugli annunci dopo l’installazione. Continuate a leggere per conoscere l’elenco delle app dannose e i modi per proteggere i vostri dispositivi.

Che cos’è un Clicker?

I criminali informatici di tutto il mondo sono orgogliosi dei diversi modi in cui riescono a infilare i loro programmi dannosi nella vostra tecnologia. I ricercatori di McAfee Labs hanno recentemente scoperto 16 app che nascondono il malware Clicker. Tutte hanno una cosa in comune. Si mascherano da utili app di utilità, tra cui un traduttore di lingue, un dizionario e altri strumenti come torce e task manager. In realtà, queste app nascondono un adware. Una volta installato, il malware inizia a visitare i siti in background per fare clic sugli annunci, generando un profitto per i criminali informatici e rallentando il sistema. Può anche servire fastidiosi annunci pop-up sul vostro dispositivo. Le applicazioni erano tutte presenti sul Google Play Store e sono state scaricate oltre 20 milioni di volte. Fortunatamente Google ha rimosso le app in questione una volta segnalate da McAfee. Ma questo non significa che non ne abbiate già una o più sul vostro dispositivo.

Ecco l’elenco completo:

  • Fotocamera ad alta velocità (oltre 10.000.000 di download)
  • Task Manager intelligente (oltre 5.000.000 di download)
  • Torcia+ (kr.caramel.flash_plus) (1.000.000+ download)
  • 달력메모장 (1.000.000+ download)
  • K-Dictionary (1.000.000+ download)
  • BusanBus (1.000.000+ download)
  • Flashlight+ (500.000+ download)
  • Nota rapida (500.000+ download)
  • Convertitore di valuta (500.000+ download)
  • Joycode (100.000+ download)
  • ExDica (100.000+ download)
  • Instagram Profile Downloader (100.000+ download)
  • Ez Notes (100.000+ download)
  • 손전등 (1.000+ download)
  • 계산기 (100+ download)
  • Flashlight+ (com.dev.imagevault) (100+ download)

NOTA: nell’elenco sono presenti due app torcia con lo stesso nome ma di sviluppatori diversi.

Come proteggere i dispositivi dal malware:

Fortunatamente esistono modi per proteggere i dispositivi dalle minacce informatiche. Ecco alcuni suggerimenti.

  • Non scaricate mai applicazioni da librerie di terze parti. Utilizzate solo app store ufficiali come App Store di Apple e Google Play Store. Anche se a volte possono sfuggire app dannose, gli store ufficiali hanno protocolli di sicurezza più solidi.
  • Attenzione alle app contraffatte. Fate attenzione alle app che utilizzano un logo simile a quello di app popolari o che hanno funzioni simili. Inoltre, controllate le recensioni per vedere se altri segnalano attività sospette.
  • Prestate attenzione alle autorizzazioni richieste da un’app. Se un’app vuole avere pieno accesso ai vostri messaggi di testo o alle vostre notifiche, è un segnale di allarme.
  • Se pensate che un’app possa essere dannosa, non scaricatela. Segnalatela immediatamente a Google o ad Apple affinché possano indagare. Spesso è grazie alle segnalazioni degli utenti che il malware viene segnalato e rimosso.
  • Assicuratevi di aggiornare il sistema operativo del telefono alla versione più recente. Le nuove versioni aggiungono funzioni di sicurezza per ridurre al minimo il furto dei dati.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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