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Pacco e contropaccotto: Vinted consente truffa “Morada” ai danni dei suoi venditori

Tempo di lettura: 2 minuti. Altro venditore di 500 euro, la società ha rimborsato il criminale a migliaia di km di distanza “temporeggiando” con il truffato.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Un altro venditore truffato da Vinted si è rivolto alla redazione di Matrice Digitale per aver subito l’imbroglio da noi definito del contropaccotto. A differenza delle altre volte dove si è assistito a metodi più grossolani come il phishing dei dati delle carte di credito o truffe di venditori inesistenti, il metodo utilizzato in questo caso è davvero innovativo nella sua criminale concezione.

Giuseppina, nome di fantasia, ha spedito un pacco da Salerno a Granada, Spagna, con dentro merce dal valore di 550 euro. L’utente ha ricevuto il pacco, ma ha fatto il reso come previsto dalle condizioni contrattuali. Ecco quindi che sbuca dal cilindro la tecnica del contropaccotto.

Il pacco arriva alla venditrice, con tutte le indicazioni fornite da Vinted per effettuare il reso, ma una volta aperto si scopre che è vuoto. Truffa riuscita alla grande e la venditrice è dovuta ricorrere al centro assistenza della piattaforma che, ben conscio dell’avvenuta consegna del pacco perché ha rimborsato l’acquirente truffaldino, le ha prima riferito che la merce fosse a Napoli e a Salerno, poi non ha risposto più alle lamentele.

Il negozio la Morada è già noto sulla rete per questo tipo di cose ed infatti è stata rinvenuta un’altra recensione di un povero malcapitato che ha ricevuto indietro vestiti per bambini invece che il suo iPhone11. Oggi possiamo segnalare che è il negozio la Morada di Granada ad essere il profilo o la destinazione attenzionata, ma in futuro potranno essere molti altri sotto infiniti nomi diversi.

Cosa intende fare Vinted?

Continuare ad avallare queste truffe o porvi rimedio?

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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