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Truffa “wangiri”: donna perde tutto il credito telefonico richiamando numero misterioso

La truffa dello squillo senza risposta continua a mietere vittime tra gli ignari utenti telefonici.

A Fabriano, una donna di cinquant’anni è caduta vittima della truffa “wangiri”, perdendo tutto il suo credito telefonico dopo aver richiamato un numero sconosciuto che l’aveva chiamata più volte. Preoccupata per l’insistenza delle chiamate, la donna ha deciso di segnalare l’accaduto al Commissariato di Polizia.

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La denuncia al Commissariato di Polizia

Dopo aver ricevuto numerose chiamate da un numero sconosciuto senza riuscire a rispondere a causa degli impegni lavorativi, la donna si è recata all’ufficio denunce del Commissariato di Polizia per raccontare l’accaduto. Nonostante abbia tentato di contattare il numero misterioso, dall’altra parte del telefono non c’era che silenzio.

La truffa “wangiri” e come funziona

La truffa “wangiri”, che sta tornando di moda negli ultimi tempi, si basa sull’approfittare della buona fede delle persone contattate, spingendole a richiamare numeri collegati a costosi servizi telefonici a pagamento. In questo modo, il credito telefonico della vittima viene prosciugato in pochi secondi. La polizia ha confermato che la denunciante era caduta vittima di questa cybertruffa.

Prevenire e proteggersi dalla truffa “wangiri”

Per evitare di cadere vittima della truffa “wangiri”, è importante non richiamare numeri sconosciuti e segnalare eventuali chiamate sospette alle autorità competenti. Inoltre, è consigliabile verificare il numero di telefono su Internet per capire se si tratta di un numero collegato a truffe o servizi a pagamento.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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