La notizia sarà un colpo devastante per Vladimir Putin, che ha visto in Pechino uno strenuo alleato nella sua lotta contro la NATO e l’Occidente. Prima di lanciare l’invasione dell’Ucraina, il presidente russo ha visitato Pechino per incontrare il presidente Xi Jinping. In una successiva conferenza stampa, i due leader hanno professato una “amicizia senza limiti” e hanno dichiarato che non esistono “aree proibite” di cooperazione.
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Tuttavia, sembra che Pechino si sia impegnata solo a parole a stare al fianco di Putin.
Nuovi rapporti suggeriscono che la Cina ha rubato segretamente dati sensibili dalle imprese russe della difesa.
Kaspersky Labs, una società russa di cybersicurezza, ha affermato che il gruppo di hacker cinesi TA428, collegato al governo, è dietro a numerosi attacchi al complesso militare-industriale russo.
La vasta ondata di attacchi è stata rilevata per la prima volta a gennaio e ha utilizzato un nuovo malware per Windows per aprire una backdoor in enti governativi e organizzazioni dell’industria della difesa.
Gli hacker sono riusciti a compromettere le reti di decine di obiettivi, a volte prendendo il controllo dell’intera infrastruttura IT dirottando i sistemi utilizzati per gestire le soluzioni di sicurezza.
I ricercatori di Kaspersky hanno dichiarato che: “L’attacco ha preso di mira stabilimenti industriali, uffici di progettazione e istituti di ricerca, agenzie governative, ministeri e dipartimenti di diversi Paesi dell’Europa orientale (Bielorussia, Russia e Ucraina), oltre che dell’Afghanistan”.
“L’analisi delle informazioni ottenute durante le indagini sugli incidenti indica che l’obiettivo di questa serie di attacchi era lo spionaggio informatico”.
Il gruppo ha confermato che almeno dieci aziende russe sono state colpite dagli attacchi.
Gli hacker hanno utilizzato e-mail di spear phishing contenenti informazioni riservate sulle organizzazioni prese di mira e codice maligno per distribuire il malware PortDoor.
La decisione di Putin di invadere l’Ucraina ha reso la Russia sempre più dipendente dalla Cina, sia economicamente che politicamente.
La Cina ha fornito alla Russia un mercato per i suoi prodotti, dopo che le sanzioni avevano fortemente limitato la capacità del Paese di vendere i propri prodotti in tutto il mondo.