Attacchi DDoS: passaggio a infrastrutture VPS per maggiore potenza

da Livio Varriale
0 commenti 2 minuti leggi

Gli attacchi DDoS iper-volumetrici nel primo trimestre del 2023 sono passati dall’utilizzo di dispositivi IoT compromessi all’impiego di server Virtual Private Server (VPS) violati. Secondo Cloudflare, azienda di sicurezza informatica, i botnet di nuova generazione stanno abbandonando progressivamente la tattica di costruire grandi sciame di dispositivi IoT deboli per passare all’asservimento di server VPS vulnerabili e mal configurati, utilizzando credenziali API trapelate o exploit noti.

image 169
Attacchi DDoS: passaggio a infrastrutture VPS per maggiore potenza 9

Botnet basati su VPS più potenti degli IoT

image 170
Attacchi DDoS: passaggio a infrastrutture VPS per maggiore potenza 10

La strategia di utilizzare server VPS consente agli attori delle minacce di creare botnet ad alte prestazioni più facilmente e spesso più rapidamente, che possono essere fino a 5.000 volte più potenti dei botnet basati su dispositivi IoT. Cloudflare afferma che la nuova generazione di botnet utilizza una frazione dei dispositivi, ma ognuno di essi è notevolmente più potente.

Combattere le minacce basate su VPS

Cloudflare collabora con i principali fornitori di servizi cloud e partner per contrastare queste emergenti minacce basate su VPS e afferma di essere riuscita ad abbattere porzioni significative di questi nuovi botnet.

Annunci

Panorama degli attacchi DDoS nel primo trimestre 2023

Nel primo trimestre del 2023, Cloudflare segnala un’attività DDoS costante con un aumento del 60% degli attacchi di ransom DDoS rispetto all’anno precedente, che rappresentano il 16% di tutti gli attacchi DDoS registrati. Gli attacchi di ransom DDoS causano interruzioni del servizio e continuano finché la vittima non soddisfa le richieste dell’attaccante.

image 168
Attacchi DDoS: passaggio a infrastrutture VPS per maggiore potenza 11

Paesi e settori più colpiti dagli attacchi DDoS

Il paese più colpito da attacchi DDoS nel primo trimestre 2023 è stato Israele, seguito dagli Stati Uniti, Canada e Turchia. I settori più colpiti sono stati i servizi Internet, marketing, software e gioco d’azzardo. La maggior parte degli attacchi (86,6%) è durata meno di 10 minuti, mentre il 91% non ha superato i 500 Mbps. Tuttavia, il numero di attacchi di dimensioni maggiori è in crescita, con un aumento del 6,5% degli attacchi oltre 100 Gbps rispetto al trimestre precedente.

Si può anche come

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies

Developed with love by Giuseppe Ferrara