Polonia, indagine sull’uso di Pegasus da parte del governo

da Livio Varriale
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Ex funzionari governativi della Polonia potrebbero affrontare accuse penali a seguito di un’indagine sull’uso del controverso software spia Pegasus per sorvegliare oppositori politici e altre persone. La Polonia ha avviato un’indagine parlamentare a febbraio per esplorare il potenziale abuso del software di sorveglianza commerciale da parte del governo precedente.

Il Ministro della Giustizia Adam Bodnar ha dichiarato che le vittime di Pegasus riceveranno presto notifica di essere state prese di mira dal controverso software della NSO Group. Questo annuncio solleva la possibilità che, nei prossimi mesi, emergano dettagli sostanziali sull’uso e sullo scopo dell’attrezzatura.

Cos’è Pegasus?

Pegasus è uno spyware potente e invasivo sviluppato dalla NSO Group, con sede in Israele, che ha subito numerose cause legali, restrizioni all’esportazione e un’indagine del Parlamento Europeo. Una volta installato su un dispositivo, consente di ascoltare le chiamate, leggere i messaggi, visualizzare le foto e accedere a file, contatti e altre app e funzioni.

Nonostante i numerosi report di abusi e l’utilizzo documentato di Pegasus principalmente contro dissidenti politici, avvocati, giornalisti, accademici e attivisti, NSO sostiene che il suo software venga venduto solo a governi per scopi legittimi, come aiutare le agenzie di contrasto al crimine e prevenire attacchi terroristici.

Report sullo spyware degli attivisti

Nel 2021, il Citizen Lab dell’Università di Toronto, Amnesty International e diversi media hanno concluso che il software di sorveglianza è stato utilizzato per spiare il senatore polacco Krzysztof Brejza nel 2019, insieme ad altri bersagli legati ai partiti di opposizione.

Un rapporto di Access Now del gennaio 2023 ha rivelato che NSO ha venduto il suo prodotto a 22 entità governative in 14 paesi dell’UE, tra cui Spagna, Polonia, Ungheria, Belgio e Paesi Bassi.

L’ex primo ministro della Polonia Jarosław Kaczyński ha testimoniato davanti a una commissione parlamentare che il suo partito, Legge e Giustizia, in carica dal 2015 al 2023, ha acquistato e utilizzato lo spyware, ma ha affermato di non sapere contro chi fosse utilizzato, sostenendo che l’uso di Pegasus era conforme alla legge e utilizzato principalmente contro criminali.

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