Osservatorio AGCOM: mercato delle comunicazioni in crescita

di Redazione
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L’AGCOM pubblica l’Osservatorio sulle Comunicazioni aggiornato al primo trimestre 2025, evidenziando una crescita solida e distribuita nei diversi comparti di competenza. Il valore complessivo dei mercati regolati raggiunge i 56,19 miliardi di euro, in aumento del 3,5% su base annua, con una crescita del traffico dati del 40,9% rispetto al 2021, segnale chiaro di un’accelerazione verso il digitale. L’analisi abbraccia i settori delle comunicazioni elettroniche, televisione, radio, editoria, pubblicità e servizi postali, evidenziando una dinamica eterogenea ma generalmente positiva, con ricavi in espansione anche in presenza di una riduzione di alcuni volumi. Le linee broadband superano quota 17,85 milioni, e quelle con prestazioni superiori a 100 Mbit/s raggiungono il 73,9% del totale. Il traffico dati giornaliero per linea cresce dell’8,8% annuo, arrivando a 10,30 GB. Nel comparto broadband, TIM mantiene la leadership con il 33,5%, seguita da Fastweb e Vodafone al 30,2%. Anche nel mobile la concorrenza è serrata, con Fastweb e Vodafone che raggiungono il 30,0% delle SIM attive, su un totale di 109,2 milioni. Il settore televisivo chiude il periodo con ricavi a 8,44 miliardi di euro, mentre la radio mostra una crescita moderata rispetto al 2020. In calo invece l’editoria, che registra una perdita di 360 milioni di euro. Di contro, la pubblicità online raddoppia a 7,46 miliardi di euro, con le piattaforme digitali che assorbono il 60,8% dei ricavi. Anche i servizi postali si dimostrano in crescita, toccando 8,95 miliardi di euro, guidati dai pacchi con 280 milioni di consegne. Questo scenario sottolinea una trasformazione strutturale del mercato delle comunicazioni, spinto da consumi digitali, pubblicità online e consegne e-commerce. L’AGCOM invita a politiche regolatorie uniformi, per evitare frammentazioni e garantire concorrenza equa.

Andamento dei ricavi complessivi

Nel 2024, il valore complessivo dei mercati delle comunicazioni supervisionati dall’AGCOM ha raggiunto i 56,19 miliardi di euro, con una crescita del 3,5% rispetto al 2023 e del 19,1% rispetto al 2020. Le comunicazioni elettroniche contribuiscono per 28,01 miliardi, con un lieve calo rispetto ai livelli pre-pandemici. La televisione genera 8,44 miliardi, in netto aumento, mentre la radio raggiunge 60 milioni, in crescita di 12 milioni dal 2020.

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L’editoria continua a contrarsi, calando a 2,64 miliardi, con una perdita di 360 milioni. In forte espansione la pubblicità online, che raggiunge 7,46 miliardi di euro, raddoppiando il dato 2020. Le piattaforme digitali conquistano 6,36 miliardi, pari al 60,8% del mercato pubblicitario digitale. Nei servizi postali, la crescita tocca i 8,95 miliardi, segnando un incremento del 19,1% in quattro anni. Il broadband residenziale aumenta dell’1,5%, raggiungendo 3,30 miliardi di euro, mentre le linee ultrabroadband superiori ai 100 Mbit/s passano dal 55,1% al 73,9%. Il traffico giornaliero medio per linea tocca i 10,30 GB, con un incremento del 37% dal 2021. I pacco postali crescono del 30,7%, mentre la corrispondenza continua a calare.

Mercato delle comunicazioni elettroniche

Il primo trimestre 2025 registra 17,85 milioni di linee broadband, in crescita di quasi un milione in un anno. Le tecnologie alternative alla fibra fissa (come FWA e satellitare) guadagnano terreno. TIM guida il mercato con il 33,5%, seguita da Fastweb e Vodafone, entrambe al 30,2%. Wind Tre segue al 14,4%, mentre operatori emergenti come Sky Italia, Eolo e Iliad mostrano quote inferiori ma in crescita.

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Nel segmento FTTH, Fastweb e Vodafone guidano con il 27,3%, seguiti da TIM con il 26,7%. Il mercato mobile raggiunge 109,2 milioni di SIM attive, in aumento di 285.000 unità. Le SIM M2M sono in leggero calo, mentre quelle Human crescono di 410.000. Le SIM con traffico dati salgono a 60 milioni, con un traffico medio di 0,92 GB al giorno, in crescita dell’11,6%.

Settore televisivo e radiofonico

Il comparto televisivo chiude il 2024 con 8,44 miliardi di euro di ricavi, in aumento rispetto al 2020. La radio contribuisce con 60 milioni, segnando un recupero netto sul quadriennio. Nonostante la flessione dell’1,2% nelle ore medie di visione televisiva, lo streaming compensa il calo della TV tradizionale. L’AGCOM evidenzia una crescente integrazione tra broadcast e digital, con podcast, radio online e contenuti on-demand che rafforzano il coinvolgimento del pubblico. I ricavi pubblicitari radiofonici crescono stabilmente, mentre gli abbonamenti trainano i ricavi televisivi.

Editoria e pubblicità online

Il settore editoriale continua a registrare difficoltà. I ricavi complessivi calano a 2,64 miliardi di euro, con una contrazione significativa di 360 milioni rispetto al 2020. In forte controtendenza, invece, la pubblicità online, che raggiunge i 7,46 miliardi, con una crescita del 91,9%.

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Le piattaforme digitali, soprattutto Google e Meta, controllano il 60,8% del mercato pubblicitario online, riducendo la quota delle testate tradizionali. L’AGCOM segnala il rischio di eccessiva concentrazione, con impatti sull’indipendenza informativa. I modelli di subscription e pubblicità mirata rappresentano una strategia di adattamento per gli editori.

Servizi postali e consegne

Il settore postale chiude il 2024 con 8,95 miliardi di euro di ricavi, trainato dal segmento pacchi, che vale 6,83 miliardi. I volumi raggiungono i 280 milioni di unità nel primo trimestre 2025. La componente domestica copre l’85,5%, mentre quella transfrontaliera il 14,5%.

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Nel mercato pacchi, Amazon è primo operatore con il 19,6%, seguito da Poste Italiane con il 16,7%. Tra i corrieri, seguono BRT, DHL, GLS e UPS. Nella corrispondenza, invece, Poste mantiene il dominio con il 95,1% dei volumi. I ricavi unitari per la corrispondenza crescono del 7%, mentre quelli per pacchi segnano un leggero calo. Il settore riflette l’effetto diretto dell’e-commerce, con servizi di consegna rapidi e flessibili in forte crescita. L’AGCOM monitora la concorrenza tra operatori tradizionali e giganti tecnologici, valutando l’evoluzione delle dinamiche tariffarie e operative.

Calcolo ricavi unitari

I ricavi unitari nei servizi postali vengono calcolati dall’AGCOM dividendo i ricavi totali per i volumi. Nel caso della corrispondenza, ad esempio, 1,76 miliardi di euro vengono ripartiti sui volumi per stimare un valore medio per invio. Le variazioni annuali derivano da modifiche nei prezzi e nella composizione dei servizi offerti. L’AGCOM utilizza algoritmi di aggregazione e modelli statistici per elaborare proiezioni trimestrali coerenti, tenendo conto di inflazione, stagionalità e dinamiche di mercato. Questo approccio consente di derivare metriche affidabili e comparabili, fondamentali per costruire analisi di scenario e politiche regolatorie settoriali.

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