Il nuovo iPhone 17 Pro è stato smontato da iFixit, rivelando dettagli inediti sulla gestione termica, la riparabilità e la resistenza ai graffi. L’analisi mostra l’introduzione di una camera a vapore per distribuire meglio il calore generato dal chip A19 Pro, un sistema che mantiene il dispositivo più fresco rispetto al modello precedente e riduce il rischio di throttling. Tuttavia, i test di resistenza hanno evidenziato una vulnerabilità sul plateau camera, facilmente soggetto a graffi e usura. Parallelamente, Apple lavora a nuove funzionalità software in iOS 26, tra cui la compatibilità con smartwatch di terze parti e l’integrazione del passport digitale in Wallet per utenti statunitensi entro il 2025. Questi sviluppi confermano l’attenzione dell’azienda non solo alla progettazione hardware, ma anche al rispetto delle pressioni regolatorie internazionali.
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Gestione termica e sistema a vapore
iFixit ha evidenziato come Apple abbia riprogettato la gestione del calore con una camera a vapore integrata direttamente nel telaio in alluminio unibody dell’iPhone 17 Pro. Il sistema sfrutta una griglia tra due piastre che consente all’acqua di bollire vicino al chip A19 Pro, trasformarsi in vapore e condensarsi nuovamente, creando un ciclo continuo di dissipazione. Nei test termici, il nuovo modello ha raggiunto una temperatura massima di 34,8 °C, contro i 37,8 °C dell’iPhone 16 Pro Max, evitando così il calo di prestazioni. Questo approccio rende il dispositivo più stabile durante gaming e editing video, migliorando la durabilità dei componenti e il comfort d’uso.
Riparabilità e design interno
Lo smontaggio ha rivelato un design che rende alcune riparazioni più complesse rispetto al passato. Apple ha eliminato il dual-entry design, che consentiva l’accesso da fronte e retro, obbligando a rimuovere il display per sostituire batteria, porta USB-C o modulo camera. Il nuovo vassoio batteria fissato con viti Torx Plus semplifica però il processo di sostituzione, evitando adesivi e garantendo maggiore sicurezza grazie all’incasso in metallo. Nonostante le 22 viti necessarie per rimuovere la porta USB-C rendano la procedura tediosa, iFixit assegna un punteggio di 7 su 10 alla riparabilità, sottolineando il bilanciamento tra design avanzato e accessibilità.
Vulnerabilità ai graffi e resistenza dei materiali
Parallelamente, test condotti su unità da esposizione hanno mostrato segni di graffi, soprattutto sul plateau camera. Secondo David Niebuhr, professore di ingegneria meccanica a Cal Poly, il fenomeno è dovuto allo spalling, ovvero la scarsa adesione del rivestimento anodizzato sui bordi affilati. Sebbene il guscio in alluminio anodizzato dell’iPhone 17 Pro offra una resistenza paragonabile allo zaffiro, il bordo rialzato attorno alle fotocamere rimane vulnerabile a contatti con chiavi e monete. I modelli iPhone Air, che adottano un rivestimento tramite Physical Vapor Deposition, potrebbero essere ancora più suscettibili. Nonostante ciò, test indipendenti confermano che la maggior parte della scocca resiste bene all’uso quotidiano, consigliando comunque l’utilizzo di una custodia protettiva.
Compatibilità con smartwatch terzi
Il codice beta di iOS 26.1 introduce riferimenti a una nuova funzione denominata Notification Forwarding, pensata per estendere il supporto a smartwatch di terze parti. Il sistema permetterà di scegliere quali app possano inviare notifiche a un accessorio, con l’esclusione temporanea dell’Apple Watch quando la funzione è attiva. Questa apertura risponde alle pressioni del Digital Markets Act in Europa e alle cause antitrust del Dipartimento di Giustizia statunitense, che accusano Apple di limitare la concorrenza nell’ecosistema dei dispositivi indossabili. L’implementazione di un nuovo framework AccessoryExtension potrebbe quindi segnare un passo decisivo verso una maggiore interoperabilità.
Passport digitale in Wallet
Apple ha inoltre aggiornato la roadmap delle funzionalità di iOS 26, confermando l’arrivo entro la fine del 2025 del passport digitale all’interno dell’app Wallet, inizialmente limitato agli utenti statunitensi. La funzione consentirà di utilizzare il documento in formato digitale per i controlli TSA negli aeroporti e per verifiche di identità online e nei punti vendita. Basandosi sull’infrastruttura già adottata per patenti e ID statali, il sistema punta a ridurre la dipendenza dai documenti fisici, rafforzando sicurezza e praticità. L’espansione internazionale non è stata ancora annunciata, ma rappresenta un passo significativo nella trasformazione dell’iPhone in un hub di identità digitale.

