Cisa e Ncsc rilasciano guida su sicurezza OT

di Redazione
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La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (Cisa) e il National Cyber Security Centre (Ncsc) hanno pubblicato una guida congiunta per rafforzare la sicurezza OT, con particolare attenzione alla creazione di una visione definitiva dell’architettura OT. L’iniziativa nasce dall’esigenza di proteggere infrastrutture critiche e sistemi industriali da minacce cyber sempre più sofisticate. La guida fornisce indicazioni pratiche su asset inventory, risk assessment, gestione dei rischi dei fornitori terzi, integrazione con standard internazionali e collaborazione tra team OT e IT. Contribuiscono anche partner globali, a conferma della necessità di un approccio unificato. L’obiettivo è offrire a organizzazioni pubbliche e private un framework concreto per migliorare resilienza e ridurre vulnerabilità nei contesti operazionali, applicabile sia a deployment greenfield che brownfield.

Obiettivi della guida congiunta

La guida individua come priorità la creazione di un record definitivo degli asset OT, basato su inventories e dati forniti dai produttori. Le organizzazioni devono condurre risk assessment esaustivi, identificando e dando priorità ai sistemi critici o più esposti. Il documento propone controlli architetturali efficaci, rafforzati da pratiche di gestione della configurazione. Inoltre, invita ad adottare software bill of materials (SBOM) per monitorare componenti e vulnerabilità. La finalità è ridurre rischi sistemici, proteggere informazioni sensibili e migliorare le posture di sicurezza allineandosi a standard globali come IEC 62443 e ISO/IEC 27001. Questo approccio facilita decisioni informate e supporta una migliore governance della sicurezza OT.

Gestione dei rischi third-party

Uno dei temi centrali della guida riguarda la gestione delle esposizioni derivanti dai fornitori terzi, sempre più bersagliati dagli attaccanti. Le organizzazioni sono invitate a mappare dipendenze tramite inventories e SBOM, a condurre audit regolari e a implementare controlli proporzionati al livello di rischio. La visibilità sui legami esterni consente di reagire rapidamente in caso di compromissioni, proteggendo dati e continuità operativa. Viene enfatizzata l’importanza di stabilire accordi di sicurezza chiari con i fornitori e monitorare la loro compliance. In questo modo, la supply chain diventa più resiliente e meno vulnerabile ad attacchi cyber.

Allineamento con standard internazionali

La guida incoraggia un allineamento stretto agli standard internazionali, in particolare IEC 62443 per la sicurezza OT e ISO/IEC 27001 per la gestione delle informazioni. Questo approccio non solo migliora la conformità normativa, ma consente anche di uniformare pratiche di sicurezza tra diverse organizzazioni e paesi. L’adozione di benchmark globali garantisce coerenza, riduce vulnerabilità comuni e rafforza la collaborazione internazionale. Inoltre, mantenere certificazioni e aggiornare regolarmente processi e controlli aumenta l’efficacia delle difese nel tempo.

Collaborazione tra team OT e IT

Un altro pilastro della guida è la cooperazione tra team OT e IT, spesso separati nelle organizzazioni tradizionali. La sinergia tra competenze operative e know-how cyber permette di migliorare i processi di risk management, condurre valutazioni più accurate e implementare controlli efficaci. Lavorare insieme riduce i silos, accelera le risposte agli incidenti e rafforza la resilienza complessiva. La guida raccomanda meeting regolari, strumenti condivisi e training incrociati per rafforzare la cultura collaborativa, rendendo le difese più robuste e coordinate.

Ruolo di integratori e produttori

La guida assegna un ruolo fondamentale a integratori e produttori. Gli integratori devono progettare soluzioni gestibili che includano inventories e SBOM, mentre i produttori sono chiamati a fornire documentazione accurata e strumenti per il configuration management. Questo impegno congiunto consente alle organizzazioni di ottenere una visione accurata degli asset, riducendo complessità e rischi. Prodotti affidabili, processi trasparenti e aggiornamenti regolari migliorano la sicurezza lungo l’intera supply chain.

Minacce implicite e raccomandazioni

La guida evidenzia come i sistemi OT siano esposti a minacce crescenti legate alla loro connessione con ambienti IT e cloud. Le raccomandazioni principali includono l’uso di inventories costantemente aggiornati, risk assessment periodici, controlli di accesso proporzionati e segmentazione delle reti per isolare sistemi sensibili. La collaborazione internazionale e l’adozione di standard riconosciuti rafforzano la protezione contro attacchi mirati e incidenti accidentali. L’obiettivo è offrire alle organizzazioni strumenti concreti per prevenire compromissioni e ridurre i costi di recovery in caso di attacco.