I data center vivono una fase di trasformazione senza precedenti: tra le visioni futuristiche di Jeff Bezos su infrastrutture orbitali, i progetti subacquei già operativi in Cina e l’impennata dei costi di storage causata dalla domanda di intelligenza artificiale, il settore si trova al crocevia tra innovazione e sfide economiche. A ciò si aggiunge la maxi acquisizione di Aligned Data Centers da parte di BlackRock, che consolida il mercato globale.
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Visioni orbitali per i data center futuri
Alla Italian Tech Week di Torino, Jeff Bezos ha delineato un futuro in cui data center orbitali da 1 gigawatt potrebbero essere realtà entro i prossimi 10-20 anni. Questi impianti nello spazio sfrutterebbero energia solare costante e raffreddamento naturale con temperature estreme tra -120°C e -270°C. Il progetto, tuttavia, è ancora lontano dalla fattibilità commerciale. La sola infrastruttura solare richiederebbe oltre 2,4 milioni di metri quadrati di pannelli, con un peso tra 9.000 e 11.250 tonnellate. Il costo di lancio, stimato con Falcon Heavy di SpaceX, oscillerebbe tra 13,7 e 22,9 miliardi di euro, con più di 150 missioni necessarie solo per il trasporto dei pannelli. A ciò si aggiungono i costi per radiatori capaci di dissipare 1 gigawatt termico e la vulnerabilità alle radiazioni solari, che in passato hanno già compromesso satelliti come GEOS-6 e Anik E2. Nonostante le sfide, l’idea di Bezos riflette la crescente necessità di potenza costante per applicazioni AI avanzate, e segna una direzione visionaria per il settore.
Progetti subacquei cinesi per efficienza energetica
Mentre l’orbita rimane un sogno, la Cina sperimenta già soluzioni concrete con il primo data center subacqueo commerciale vicino a Shanghai, gestito da Highlander. I server, immersi in pod sottomarini da ottobre 2025, consentono un risparmio del 90% sull’energia di raffreddamento, attirando clienti come China Telecom. Questa tecnologia segue il precedente esperimento di Microsoft in Scozia nel 2024, che pur senza esito commerciale ha fornito insight tecnici. Le preoccupazioni ora riguardano il possibile riscaldamento degli oceani, come evidenziato dall’ecologo Andrew Want dell’Università di Hull, che sottolinea la scarsità di studi scientifici sull’impatto ambientale di queste installazioni.
Rincari nello storage spinti dalla domanda AI
Parallelamente, il mercato dello storage vive una fase di forte pressione. La domanda generata da cluster GPU e modelli AI ha provocato carenze globali di NAND e DRAM. Negli ultimi sei mesi i prezzi delle NAND 512Gb TLC sono raddoppiati: un Western Digital Black SN850X da 2TB è salito a 137,55 euro, mentre il Samsung 990 Pro da 2TB ha superato i 160,37 euro. Le DRAM DDR4 hanno registrato un aumento del 38-43% nel terzo trimestre 2025, mentre le GDDR6 sono cresciute del 30%. Anche gli HDD hanno visto rincari del 5-10% dall’aprile 2024. Il trend colpisce anche i dispositivi consumer: il Raspberry Pi ha aumentato i prezzi di 4,59 euro per il modello da 4GB e di 9,18 euro per quello da 8GB. Secondo Phison Electronics, la scarsità di NAND potrebbe durare fino a dieci anni, poiché i produttori investono sempre più su High Bandwidth Memory (HBM), lasciando scoperta la produzione tradizionale.
BlackRock investe nei data center AI
Il fermento nel settore si riflette anche sul piano finanziario. Global Infrastructure Partners, controllata da BlackRock, ha acquisito Aligned Data Centers per 36,67 miliardi di euro. Con 78 impianti tra Stati Uniti e Sud America e una capacità complessiva di 5 gigawatt, l’operazione rafforza la presenza di BlackRock nel mercato dei data center AI-driven, consolidando un’infrastruttura chiave per sostenere l’esplosione della domanda di calcolo.