Microsoft Patch Tuesday di ottobre 2025: 6 zero-day corretti, fine supporto Windows 10 e Exchange Server

Microsoft conclude un ciclo storico con il Patch Tuesday di ottobre 2025, che corregge 172 vulnerabilità e sei zero-day attivamente sfruttati, mentre segna la fine del supporto gratuito per Windows 10 e Exchange Server 2016 e 2019. L’azienda introduce miglioramenti nelle build di Windows 11 e fornisce l’ultimo aggiornamento cumulativo per Windows 10, preparando la transizione definitiva al nuovo ecosistema.

Patch Tuesday ottobre 2025: 172 vulnerabilità e sei zero-day

Nel suo ultimo bollettino mensile, Microsoft corregge otto vulnerabilità critiche, tra cui cinque di esecuzione di codice remoto (RCE) e tre di elevazione privilegi. Le restanti coprono 80 casi di privilege escalation, 11 bypass di sicurezza, 28 information disclosure, 11 denial of service e 10 spoofing.

Tra i casi più significativi figurano:

• CVE-2025-0033, legata al componente AMD RMP, sfruttata per accesso a memoria protetta;
• CVE-2025-59218 e CVE-2025-59246 in Azure Entra ID, vulnerabilità di identity management;
• CVE-2025-59252 e CVE-2025-59286 in Copilot, che risolvono bug di input e autenticazione AI;
• CVE-2025-59227 e CVE-2025-59234 in Microsoft Office, relative a macro e parsing dei file Excel;
• CVE-2025-49708 nel Graphics Component, che poteva consentire l’esecuzione di codice da immagini manipolate;
• CVE-2025-59271 in Redis Enterprise e CVE-2025-59287 in Windows Server, entrambe classificate come critiche.

Tre dei sei zero-day corretti risultano attivamente sfruttati in attacchi mirati, tra cui una falla in Agere Modem (CVE-2025-24990) e una in Secure Boot IGEL (CVE-2025-47827). Altre tre vulnerabilità erano già pubblicamente divulgate. Microsoft ribadisce l’importanza di applicare tempestivamente gli aggiornamenti, poiché le falle coinvolgono componenti chiave del kernel e della gestione autenticazioni.

Aggiornamenti per Windows 11: build 26200.6899 e 226×1.6050

Le versioni Windows 11 25H2 e 24H2 ricevono l’aggiornamento cumulativo KB5066835, che porta la build a 26200.6899, mentre Windows 11 23H2 viene aggiornato con KB5066793 (build 226×1.6050).

Tra i miglioramenti introdotti:

• correzione di bug in print preview del browser e timeout di PowerShell Remoting;
• fix per Windows Hello con fotocamere USB e input touch dopo la sospensione;
• ottimizzazioni per desktop icon mirroring nelle lingue RTL come l’arabo;
• miglioramenti nella gestione gamepad e fluidità del sistema;
• introduzione del nuovo menu Click to Do e collegamenti diretti agli Agents AI in Impostazioni;
• migliorata l’integrazione con Windows Share e File Explorer AI actions;
• aggiunto Braille Viewer per Narrator e nuove scorciatoie per la scrittura automatica dei segni di punteggiatura.

Microsoft ha inoltre rimosso il driver modem ltmdm64.sys, ormai obsoleto, e integrato un Servicing Stack Update (SSU) per garantire la stabilità dei futuri aggiornamenti.

Ultimo aggiornamento per Windows 10: KB5066791

Il bollettino segna la chiusura del ciclo per Windows 10, che riceve il suo ultimo Patch Tuesday ufficiale. L’aggiornamento KB5066791 porta le versioni 22H2 e 21H2 rispettivamente alle build 19045.6456 e 19044.6456. Il pacchetto corregge bug in IME cinese, USER32 Edit Controls, SMBv1 e Autopilot ESP OOBE, oltre a migliorare la compatibilità con Azure Active Directory. Microsoft elimina anche qui il driver ltmdm64.sys e integra una Servicing Stack Update per garantire la stabilità dell’ultimo rilascio.

Con il termine del supporto il 14 ottobre 2025, Microsoft interrompe ogni aggiornamento gratuito e supporto tecnico per Windows 10, raccomandando il passaggio a Windows 11 o all’uso del programma Extended Security Updates (ESU).Gli utenti dell’Area Economica Europea (EEA) riceveranno ESU gratuiti, mentre altrove il piano prevede costi annuali di 27 euro per utenti domestici e 56 euro per azienda per dispositivo, con un raddoppio progressivo del prezzo fino al 2028.

Fine del supporto per Exchange Server 2016 e 2019

In concomitanza con il Patch Tuesday, Microsoft annuncia la fine del supporto per Exchange Server 2016 e 2019. Il 14 ottobre 2025 rappresenta l’ultimo giorno di patch, aggiornamenti di sicurezza e assistenza ufficiale. Le aziende che utilizzano ancora queste versioni devono migrare verso Exchange Server Subscription Edition (SE) o Exchange Online. Microsoft offre una procedura di migrazione in-place da Exchange 2019 a SE, mentre per gli utenti di Exchange 2016 è necessario un passaggio intermedio alla versione 2019 prima della transizione definitiva. La decisione risponde all’obiettivo di centralizzare la gestione email nel cloud e ridurre i rischi di vulnerabilità post-end-of-life, spesso sfruttate in campagne ransomware e di phishing aziendale.

Implicazioni per la sicurezza e la transizione cloud

Il Patch Tuesday di ottobre 2025 segna un punto di svolta nel percorso di Microsoft verso un ecosistema più sicuro, automatizzato e basato sull’intelligenza artificiale. Con la chiusura del ciclo di vita di Windows 10 e di Exchange Server, l’azienda punta su un’infrastruttura cloud-native e resiliente, dove la gestione predittiva delle minacce diventa la nuova norma. Le correzioni rilasciate per sei zero-day e oltre 170 vulnerabilità dimostrano la complessità crescente delle superfici d’attacco, mentre la migrazione verso Windows 11 e Microsoft 365 rafforza la strategia di sicurezza unificata. Gli utenti e le aziende sono invitati a verificare l’installazione delle patch e pianificare la transizione ai nuovi sistemi supportati, evitando esposizioni dovute a software obsoleto.