Il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) avvia una nuova fase di vigilanza globale per rafforzare la tutela dei minori nel digitale, intensificando controlli su app, siti e piattaforme online dedicate ai bambini. L’Italia partecipa al Privacy Sweep 2025, iniziativa internazionale coordinata dal Global Privacy Enforcement Network, che coinvolge oltre trenta autorità privacy nel mondo e si concentra su trasparenza, raccolta dati e meccanismi di protezione dell’età. Parallelamente, il GPDP rafforza il contrasto al cyberbullismo, fornendo strumenti pratici e canali di supporto per famiglie e vittime. L’obiettivo è costruire un web più sicuro e responsabile, limitando i rischi di tracciamento, profilazione e diffusione di contenuti offensivi nei confronti dei minori.
Cosa leggere
Indagine internazionale Privacy Sweep 2025
L’azione del Garante Privacy italiano si inserisce in una campagna di monitoraggio globale che durerà fino al 7 novembre 2025. Il GPDP e le altre autorità partner verificano siti web e applicazioni mobili rivolte ai bambini, controllando la chiarezza delle informative, i sistemi di verifica dell’età e le impostazioni predefinite di privacy. Gli esperti analizzano come i servizi digitali gestiscano la raccolta e la condivisione dei dati personali, concentrandosi su piattaforme che offrono spazio di espressione, apprendimento e gioco. La finalità è duplice: prevenire abusi digitali e garantire la conformità al GDPR, con particolare attenzione al consenso informato dei genitori e alla limitazione del tracciamento. Il GPDP integra i risultati delle precedenti indagini per individuare vulnerabilità sistemiche e fornire linee guida aggiornate agli sviluppatori. Nei mesi successivi, sarà pubblicato un rapporto ufficiale con i risultati globali e le raccomandazioni operative. L’Italia conferma così il proprio ruolo di avanguardia europea nella protezione dei dati dei minori, promuovendo un equilibrio tra innovazione e responsabilità digitale.
Definizione e quadro normativo del cyberbullismo
In parallelo all’indagine, il GPDP intensifica le iniziative contro il cyberbullismo, definito come qualsiasi forma di molestia, denigrazione o ricatto telematico che coinvolge un minore. Il Garante considera il cyberbullismo una violazione grave della privacy e della dignità personale, includendo nella definizione diffusione non autorizzata di immagini, furto d’identità, manipolazione di dati e pubblicazione di contenuti familiari sensibili.
Questa definizione è coerente con la legge italiana 71/2017, che prevede la rimozione tempestiva dei contenuti lesivi e impone ai gestori di siti e social network l’obbligo di intervenire su richiesta delle vittime o dei genitori. Il GPDP integra tali principi con le disposizioni del Regolamento europeo GDPR, estendendo la protezione ai dati sensibili e biometrici dei minori. Il Garante ha siglato protocolli di collaborazione con la Polizia di Stato e il Co.Re.Com. Piemonte, rafforzando il coordinamento operativo per la gestione rapida delle segnalazioni. Queste sinergie assicurano rimozioni più rapide e indagini più efficaci, riducendo il danno reputazionale e psicologico per le vittime.
Ruolo operativo del GPDP nella protezione dei minori
Il Garante Privacy assume un ruolo centrale nella gestione dei casi di cyberbullismo e delle violazioni digitali a danno dei minori. L’autorità può ordinare la cancellazione immediata dei contenuti offensivi, quando i gestori delle piattaforme non rispondono alle richieste dirette degli interessati. A tal fine, il GPDP ha introdotto moduli specifici di segnalazione disponibili sul proprio sito, accessibili anche ai genitori e ai tutori legali. Ogni caso viene esaminato con procedura d’urgenza, che può includere audizioni delle vittime e valutazioni tecniche per identificare i responsabili. Il Garante collabora inoltre con il Senato e le istituzioni scolastiche per promuovere politiche di prevenzione e campagne educative. Il protocollo con la Polizia Postale prevede interventi mirati nelle scuole e programmi di formazione su hate speech, sicurezza digitale e gestione della reputazione online. Il GPDP utilizza anche strumenti di intelligenza artificiale per il rilevamento automatico di contenuti sensibili e per la segnalazione preventiva di comportamenti a rischio. L’obiettivo è anticipare le violazioni e ridurre i tempi di risposta, assicurando una protezione efficace e tempestiva dei minori nel contesto digitale.
Risorse e campagne per famiglie e scuole
Accanto all’attività ispettiva, il Garante Privacy ha lanciato una campagna di sensibilizzazione nazionale con video informativi, spot radiofonici e schede pratiche. I materiali, disponibili anche online, spiegano come riconoscere i segnali di cyberbullismo e come agire correttamente in caso di episodi di violenza digitale. Le risorse comprendono modelli di segnalazione per [email protected], consigli su impostazioni di privacy e parental control, e raccomandazioni per limitare la condivisione di immagini e dati personali. Il Garante incoraggia i genitori a mantenere un dialogo costante con i figli, promuovendo un uso consapevole e protetto della rete. Tra le iniziative più efficaci figurano le schede per la prevenzione nelle scuole, realizzate in collaborazione con associazioni e centri di ricerca. Ogni anno il GPDP organizza la Settimana nazionale della sicurezza digitale dei minori, che unisce istituzioni, enti locali e famiglie in una rete di prevenzione e formazione continua.
Prospettive di tutela e impatto globale
Con il Privacy Sweep 2025 e le nuove risorse contro il cyberbullismo, il GPDP consolida il proprio impegno verso una governance etica del digitale, fondata sulla protezione dell’infanzia e sulla responsabilità condivisa. L’obiettivo è promuovere un modello in cui la tecnologia non diventi strumento di violenza o sfruttamento, ma alleato nella crescita educativa e nella consapevolezza civica. Queste iniziative rafforzano il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale della protezione dei dati dei minori, creando un precedente operativo replicabile da altre autorità. L’unione tra vigilanza tecnica, cooperazione globale e formazione sociale segna una nuova fase per la privacy dei bambini nel mondo connesso.
