I flussi ETF Bitcoin negli Stati Uniti raggiungono quota 480,7 milioni di euro netti, con BlackRock e Fidelity che guidano gli ingressi e segnano un ritorno di fiducia dopo settimane di deflussi. Il mercato crypto mostra segnali di consolidamento, mentre fondi e corporate rafforzano le proprie strategie in un contesto di crescente competizione tra finanza tradizionale e digitale. Le mosse di Ark Invest, Matador Technologies e SoftBank delineano una fase di riassetto strategico tra AI, blockchain e tokenizzazione degli asset, con impatti diretti su regolazioni, flussi di capitale e innovazione.
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ETF Bitcoin e investimenti istituzionali
Gli ETF Bitcoin statunitensi tornano positivi con BlackRock e Fidelity in testa agli ingressi, mentre Ark Invest amplia la propria esposizione in Cina acquistando 157.731 azioni Alibaba, puntando sulla ripresa dell’ecosistema tech guidato dall’intelligenza artificiale. Matador Technologies incrementa le proprie riserve con 92 Bitcoin, entrando nella top 100 delle corporate holder. Il Ceo di Marathon Digital, Fred Thiel, avverte tuttavia che i margini del mining si stanno riducendo a causa dei costi energetici in aumento, spinti dalla competizione per le risorse compute necessarie ai modelli AI e ai data center di nuova generazione. Il colosso Coinbase annulla l’acquisizione da 1,83 miliardi di euro della startup Bvnk, segnalando una frenata nell’espansione dei pagamenti crypto, mentre BNY prevede che stablecoin e cash tokenizzati raggiungeranno 3,3 trilioni di euro entro il 2030. Il movimento evidenzia come la finanza istituzionale stia rapidamente integrando le tecnologie blockchain per migliorare liquidità e trasparenza dei mercati.
Amd e SoftBank accelerano sulla nuova economia dell’AI
La spinta dell’intelligenza artificiale si riflette anche nel comparto hardware. AMD prevede ricavi da data center AI per decine di miliardi di euro entro il 2027, sostenuti dalle GPU Instinct e dai processori Epyc, con contratti pluriennali siglati con OpenAI. Parallelamente, SoftBank cede l’intera quota Nvidia, pari a 32 milioni di azioni per un valore di 5,32 miliardi di euro, riallocando capitali verso partnership strategiche con Oracle, TSMC e la stessa OpenAI, segnalando un chiaro spostamento da equity a infrastrutture. Nel comparto retail, Steak n Shake registra un incremento del 15% delle vendite trimestrali grazie ai pagamenti in Bitcoin, creando una riserva aziendale in criptovalute e un sistema di ricompense digitali integrato nei propri canali. L’iniziativa conferma come le crypto si stiano radicando anche nel consumo quotidiano, con modelli di fedeltà ibridi tra moneta fiat e asset digitali.
Regolazioni e quadro politico in Europa
Sul fronte normativo, la Germania respinge la proposta di Verdi e Sinistra di tassare i guadagni su Bitcoin detenuti oltre un anno, mantenendo quindi l’attuale esenzione. La decisione riflette un equilibrio tra tutela del gettito e volontà di non ostacolare un settore in crescita. In Regno Unito, la Bank of England propone un limite temporaneo di 23.810 euro per persona sui depositi in stablecoin, per mitigare i rischi di stress finanziario durante la transizione alla moneta digitale di banca centrale. La vicegovernatrice Sarah Breeden ha espresso preoccupazioni per le stablecoin emesse all’estero, come Tether da El Salvador, che potrebbero esporre i consumatori britannici a rischi di solvibilità e volatilità non regolamentata. Le tensioni normative tra Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea delineano così una corsa alla sovranità monetaria digitale, in cui banche centrali e aziende crypto competono per il controllo dell’infrastruttura finanziaria futura.
Innovazione e interoperabilità blockchain
Sul piano tecnico, Injective lancia la propria mainnet EVM nativa, integrando Wasm ed Ethereum Virtual Machine per una finanza on-chain più interoperabile. Con tempi di blocco di 0,64 secondi e commissioni ridotte, il network ospita oltre 40 dApp al debutto. Il progetto è sostenuto da Google Cloud, Binance YZI Labs, Jump Crypto e Pantera Capital, e rappresenta uno dei primi esempi di infrastruttura capace di unificare liquidità e asset multi-chain. Nel frattempo, Grayscale avvia il trading di opzioni sul suo ETF Solana (GSOL) presso la borsa Nyse Arca, includendo per la prima volta staking rewards in un prodotto regolamentato statunitense. Questa novità segna un passaggio storico nell’integrazione tra rendimento DeFi e prodotti d’investimento tradizionali. Transak, società specializzata in on-ramp fiat-to-crypto, ottiene licenze di money transmitter in cinque nuovi stati americani, consolidando la propria rete di conformità. Parallelamente, Canary Capital deposita il Form 8-A per l’ETF XRP su Nasdaq, indicando un possibile debutto entro la metà di novembre e ampliando ulteriormente l’offerta di strumenti regolamentati legati alle criptovalute.
Evoluzione dei mercati e diversificazione delle riserve
La diversificazione delle riserve aziendali diventa una strategia ricorrente nel settore. Tether amplia le proprie attività assumendo un trader senior di metalli preziosi da HSBC, con l’obiettivo di espandere le riserve in oro fisico e ridurre la dipendenza dal mercato delle stablecoin. Il valore totale degli asset detenuti da Tether supera 165 miliardi di euro, con una parte crescente legata a commodity e obbligazioni a breve termine. Questa mossa anticipa una nuova fase per l’azienda, sempre più orientata a una struttura multi-asset e a un ruolo di infrastruttura di liquidità globale. Nel settore bancario, DBS e JPMorgan sviluppano un framework per la tokenizzazione dei depositi, abilitando trasferimenti real-time interbancari su blockchain multiple. L’obiettivo è garantire interoperabilità e sicurezza, integrando i depositi tokenizzati con i sistemi tradizionali di pagamento. Il progetto prevede anche settlement istantanei 24/7 e una maggiore trasparenza delle riserve, in linea con le linee guida internazionali su stablecoin e digital cash.
Innovazioni DeFi e governance decentralizzata
Nel mondo della finanza decentralizzata, Lighter raccoglie 62,3 milioni di euro in un round guidato da Founders Fund di Peter Thiel e Ribbit Capital, destinato a costruire un exchange layer-2 su Ethereum focalizzato su perpetual futures. La piattaforma introduce un sistema di matching verificabile e liquidazioni on-chain, pensato per trader istituzionali. Il fondatore Vladimir Novakovski, ex Citadel, sottolinea l’importanza della trasparenza dei mercati decentralizzati come alternativa ai derivati tradizionali. Lido DAO, tramite la collaborazione con Steakhouse Finance, lancia una proposta di buyback automatico del token LDO: l’operazione si attiva quando il prezzo di ETH supera i 2.750 euro e i ricavi annuali oltrepassano 36,7 milioni di euro, consentendo riacquisti fino a 9,17 milioni di euro all’anno. Il sistema automatizzato, ispirato al Smart Burn Engine di MakerDAO, mira a sostenere il valore del token e a stabilizzare la governance. Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum, propone l’integrazione di Zero-Knowledge proofs con tecnologie MPC, FHE e TEE, per aumentare privacy e resistenza alla coercizione nei sistemi di voto blockchain. La combinazione di tecniche crittografiche avanzate consente di bilanciare trasparenza e anonimato, aprendo prospettive per modelli di governance digitale più resilienti.
Criptovalute e geopolitica digitale
Nel contesto geopolitico, la Cina accusa il governo statunitense di aver sottratto 127.000 Bitcoin dal pool Lubian nel 2020, dal valore di 116 milioni di euro allora e oltre 11,9 miliardi oggi, collegando l’episodio a un presunto attacco informatico statale. Il Centro nazionale cinese per l’emergenza virus ha indicato la vicenda come parte di una disputa più ampia sulla sovranità degli asset digitali e sull’accesso alle infrastrutture blockchain globali. L’accusa, se confermata, potrebbe avere ripercussioni sulle relazioni bilaterali e sugli scambi di dati tra le due potenze. Il governo cinese sospende temporaneamente il ban sull’esportazione di gallio, germanio, antimonio e grafite verso gli Stati Uniti fino al 27 novembre 2026, in segno di de-escalation commerciale. La decisione arriva mentre Pechino cerca di allentare le tensioni e mantenere aperti i canali di cooperazione tecnologica, anche in materia di intelligenza artificiale e risorse strategiche per semiconduttori.