Sommario
Bitcoin ha superato la soglia record di 111.000 euro, spingendo reazioni immediate da parte di governi e istituzioni finanziarie in tutto il mondo. Il nuovo massimo storico è stato alimentato da forti flussi nei ETF spot e da aspettative su futuri allentamenti monetari, con analisti che ipotizzano un ulteriore rialzo fino a 119.000 euro entro fine anno.

Il rally coincide con la Crypto Week negli Stati Uniti, dove il Congresso discute leggi cruciali sugli asset digitali, come il Digital Asset Market CLARITY Act, che prevede un controllo esclusivo da parte della CFTC, e il GENIUS Act per regolamentare le stablecoin emesse da privati. Al tempo stesso, si dibatte sull’Anti-CBDC Surveillance State Act, pensato per bloccare una valuta digitale centrale statunitense.

Con un incremento del 9,5% settimanale e un +27% da inizio anno, Bitcoin ha attratto oltre 2,48 miliardi di euro in flussi netti nei soli ETF spot statunitensi. BlackRock, con il suo iShares Bitcoin Trust, guida con afflussi per 1,56 miliardi di euro. A supportare ulteriormente la crescita sono anche gli acquisti massicci da parte di detentori a lungo termine, che assorbono più Bitcoin di quanto ne vengano emessi dai miner.
Il boom di Bitcoin e i nuovi record
Bitcoin ha toccato i 112.000 euro, prima di ritracciare temporaneamente, confermando un trend rialzista pluriennale. Le previsioni più ottimistiche, come quella dell’analista John Glover, parlano di un target a 119.000 euro entro dicembre. Il boom è rafforzato da fattori fondamentali: domanda istituzionale crescente, offerta limitata e fiducia in aumento nelle sue funzioni monetarie. I portafogli sotto i 100 BTC accumulano 19.300 unità mensili, mentre i miner ne emettono solo 13.400, generando una pressione strutturale sull’offerta. Tra gli attori più attivi, Strategy ha acquistato 4.225 BTC per 433 milioni di euro, portando le proprie riserve a 601.550 BTC, un valore che supera i 552 miliardi di euro. Nonostante lo scetticismo dichiarato, Vanguard possiede 20 milioni di azioni Strategy, pari all’8% del capitale.
Movimenti significativi da parte di whale contribuiscono alla volatilità. Un portafoglio dormiente dall’era Satoshi ha trasferito 9.000 BTC per oltre 917 milioni di euro a Galaxy Digital, riattivando asset inattivi da 14 anni. Queste operazioni sollevano ipotesi su chiavi private compromesse, ma dimostrano anche la crescente liquidità dell’ecosistema Bitcoin.
Reazioni governative: vendite e opportunità mancate
I governi hanno reagito in modo disomogeneo al boom. La Germania ha venduto 49.858 BTC a un prezzo medio di 53.100 euro, realizzando 2,57 miliardi di euro, ma rinunciando a 2,75 miliardi di profitti potenziali. Gli asset, sequestrati nel caso Movie2k, ora valgono 5,5 miliardi di euro. Anche gli Stati Uniti, che detengono oltre 198.000 BTC per un controvalore attuale di 22 miliardi di euro, hanno in passato svenduto oltre 195.000 BTC per appena 336 milioni di euro. Al contrario, il Kazakhstan valuta l’integrazione di asset digitali nei propri fondi sovrani, seguendo l’esempio dei fondi norvegesi e mediorientali. Il paese ha creato una riserva statale di crypto derivanti da attività di mining regolamentate, limitando il trading a exchange autorizzati nell’AIFC e imponendo sanzioni sulle transazioni irregolari. La Federal Reserve, intanto, ha autorizzato le banche statunitensi a custodire criptovalute, inclusi Bitcoin, a condizione che rispettino rigorose norme di cybersecurity, antiriciclaggio e trasparenza. Queste aperture rappresentano un passo cruciale verso l’integrazione delle crypto nei mercati regolamentati e rafforzano l’accesso istituzionale a servizi di custodia sicura.
Iniziative legislative negli USA e integrazione finanziaria
Durante la Crypto Week, il Congresso statunitense discute tre proposte legislative che potrebbero ridefinire il settore: il CLARITY Act, che assegna alla CFTC la giurisdizione sulle transazioni crypto; il GENIUS Act, che legalizza le stablecoin private garantite da liquidità; e l’Anti-CBDC Act, per impedire l’introduzione di una valuta digitale centrale USA. Queste misure mirano a fornire un quadro normativo chiaro, favorendo l’adozione delle crypto negli ambienti regolamentati. Nel frattempo, la Federal Reserve consente alle banche USA di offrire servizi di custodia crypto, soddisfacendo una domanda istituzionale crescente.
Anche le borse si muovono: Grayscale ha presentato domanda per IPO presso la SEC, seguendo il modello di Circle, le cui azioni sono aumentate del 500% dopo la quotazione. Altri operatori, come Gemini e Kraken, valutano a loro volta l’ingresso nei mercati pubblici. Nel contesto finanziario, Vanguard, pur rimanendo ufficialmente distante dai prodotti crypto, si è esposta indirettamente accumulando azioni Strategy, che ha guadagnato l’850% in due anni. Il fondatore Michael Saylor considera l’investimento di Vanguard un segnale potente, in linea con le strategie di tesoreria basate su Bitcoin.
Movimenti di whale e accumulazioni corporate
I grandi portafogli, noti come whale, continuano a influenzare i mercati. Il 4 luglio, un wallet inattivo da oltre un decennio ha spostato 80.000 BTC, di cui 9.000 BTC sono stati inviati a Galaxy Digital. L’operazione ha innescato un ritracciamento di Bitcoin da 112.000 a 107.000 euro, ma il prezzo ha poi recuperato rapidamente. Parallelamente, Strategy ha consolidato la sua leadership tra le entità corporate, superando i 601.550 BTC in portafoglio. L’azienda ha investito 433 milioni di euro, finanziandosi attraverso la vendita di azioni e obbligazioni. Galaxy Digital, che ha ricevuto i fondi spostati dai whale, consolida il proprio ruolo di custode primario nel settore. Anche le dinamiche azionarie mostrano un’adozione crescente. Le azioni Strategy hanno registrato un +55% nell’anno in corso, sovraperformando persino Bitcoin. La partecipazione di Vanguard rafforza l’impressione che la finanza tradizionale stia abbracciando il nuovo paradigma, anche indirettamente.
Il fork di Bitcoin Cash e la dominance persistente
Il fork del 2017, che ha generato Bitcoin Cash, segna un passaggio chiave nella storia di Bitcoin. La rete, limitata a 1MB per blocco, ha visto la nascita di due visioni: da una parte chi sosteneva la crescita on-chain con blocchi da 8MB e oltre, dall’altra i fautori di soluzioni come SegWit e Lightning Network per mantenere la decentralizzazione. Bitcoin Cash, nato al blocco 478558, mira a fungere da strumento per pagamenti rapidi, con fee minime e capacità superiori. Bitcoin, invece, ha consolidato la sua immagine di oro digitale, priorizzando sicurezza, scarsità e adozione istituzionale. Oggi, Bitcoin mantiene la propria dominance con una market cap di 2,2 trilioni di euro, il sesto asset globale dopo oro, NVIDIA, Microsoft, Apple e Amazon. Il CTO di Ripple considera Bitcoin il fondamento dell’intero ecosistema, grazie alla sua funzione di settlement layer e alla possibilità di operare su layer multipli. La persistenza della sua dominance dimostra come la rete continui a essere il riferimento per tutto il mondo crypto.
Prospettive future per Bitcoin nel panorama finanziario
Le previsioni restano ottimistiche: John Glover stima un picco a 125.000 euro entro fine anno, seguito da una correzione tra 83.500 e 100.000 euro, che offrirebbe nuove occasioni di ingresso. Il ciclo bull, secondo gli analisti, è ancora in pieno svolgimento. Gli sviluppi legislativi negli Stati Uniti contribuiscono a rafforzare la legittimazione di Bitcoin, mentre l’autorizzazione alla custodia da parte delle banche ne amplia l’accessibilità. Paesi come il Kazakhstan integrano asset digitali nelle riserve statali, e Grayscale, Gemini e Kraken si preparano a entrare nei mercati pubblici. Con l’aumento della stretta sull’offerta, i flussi nei fondi ETF in crescita, e l’adozione da parte di attori istituzionali, Bitcoin si consolida come pilastro strutturale del sistema finanziario globale. La dominance resta elevata, e il suo ruolo come bene rifugio digitale viene ormai riconosciuto anche da soggetti storicamente scettici.