Due tra i nomi più noti del panorama economico britannico, Harrods e Jaguar Land Rover, sono stati travolti da gravi cyberattacchi che hanno messo in luce la vulnerabilità delle supply chain e la necessità di interventi governativi rapidi. Harrods ha confermato il furto di dati di 430.000 clienti attraverso un fornitore esterno, mentre Jaguar Land Rover ha subito un blocco della produzione che ha spinto il governo a concedere un prestito garantito di 1,785 miliardi di euro per proteggere 120.000 posti di lavoro e stabilizzare l’intero comparto automobilistico. Questi episodi, accompagnati da perdite economiche ingenti e da preoccupazioni diffuse, dimostrano come il tessuto industriale britannico sia sempre più esposto a minacce informatiche che colpiscono non solo i sistemi interni ma anche i partner esterni.
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Dettagli del cyberattacco a Harrods
Harrods ha iniziato a notificare i clienti il 26 settembre 2025, spiegando che la compromissione è avvenuta attraverso un fornitore terzo e non tramite i propri sistemi interni. L’azienda ha rifiutato ogni contatto con i criminali informatici e ha ribadito la sicurezza delle proprie infrastrutture. I dati rubati includono nomi, recapiti e informazioni di marketing, come i livelli di membership, mentre password e dettagli finanziari non risultano compromessi. Harrods ha messo a disposizione risorse dedicate per assistere i clienti colpiti, cooperando con le autorità per indagini approfondite. L’azienda non ha rivelato l’identità del fornitore coinvolto, ma ha sottolineato l’impegno a rafforzare i protocolli di sicurezza e i controlli sui partner, un punto che gli esperti indicano come sempre più critico nelle catene di fornitura moderne.
Impatto economico su Jaguar Land Rover
Dal 31 agosto 2025 Jaguar Land Rover ha dovuto fermare la produzione a causa di un cyberattacco che ha colpito l’intera supply chain, bloccando gli impianti di Solihull e Halewood. Il fermo ha generato perdite stimate tra 5,95 e 11,9 milioni di euro al giorno, con un impatto complessivo di 2,6 miliardi di euro in ricavi mancati e 177 milioni di euro in profitti persi. Secondo David Bailey, docente dell’Università di Birmingham, si tratta della peggiore crisi per l’azienda dai tempi della recessione globale e della carenza di semiconduttori. Le ricadute hanno colpito anche i fornitori e le comunità locali, con imprese come panifici, macellerie e negozi di alimentari che hanno registrato cali di fatturato, dimostrando come gli effetti di un attacco possano propagarsi ben oltre i confini aziendali.
Prestito governativo e termini
Per contenere la crisi e garantire continuità occupazionale, il governo britannico ha autorizzato un prestito garantito di 1,785 miliardi di euro a Jaguar Land Rover, rimborsabile in cinque anni. L’80% del rischio è coperto da UK Export Finance attraverso l’Export Development Guarantee, consentendo all’azienda di ricevere fondi tramite una banca commerciale. Il segretario al Commercio, Peter Kyle, ha sottolineato che questo intervento si inserisce nella strategia industriale volta a sostenere le esportazioni e a proteggere i settori chiave. Politici come Liam Byrne hanno visitato gli stabilimenti per valutare l’impatto dell’attacco e hanno ribadito la necessità di misure concrete per garantire resilienza alla supply chain. Il prestito rappresenta un segnale forte della volontà governativa di difendere l’industria automobilistica nazionale in un momento critico.
Risposte aziendali e governative
Le reazioni delle due aziende mostrano approcci complementari: Harrods ha concentrato i propri sforzi sulla comunicazione trasparente con i clienti, sul supporto diretto e sulla cooperazione con le autorità; Jaguar Land Rover ha invece puntato su un piano di recovery finanziato dal prestito, destinato a proteggere i posti di lavoro e a riavviare la produzione nel minor tempo possibile. Entrambe hanno rafforzato le proprie difese di cybersecurity e stanno rivedendo i processi per prevenire futuri incidenti. Il governo, da parte sua, ha mostrato prontezza d’intervento, coordinando indagini sul caso Harrods e garantendo supporto economico diretto per Jaguar Land Rover. Questo approccio bilaterale dimostra un impegno a livello nazionale per limitare i danni derivanti dagli attacchi informatici.
Vulnerabilità nelle supply chain
Le vicende di Harrods e Jaguar Land Rover evidenziano come gli attacchi ai fornitori terzi e le interruzioni di supply chain siano oggi tra i rischi più gravi per le imprese. I criminali sfruttano debolezze nei sistemi esterni per accedere a dati sensibili o per bloccare la produzione. Nel retail, come nel caso Harrods, la compromissione di dati di marketing può non sembrare critica, ma rappresenta comunque un rischio reputazionale e di fiducia. Nell’automotive, invece, come dimostrato da Jaguar Land Rover, la dipendenza da una rete complessa di fornitori amplifica le conseguenze di un attacco, causando interruzioni a cascata. Le imprese britanniche si trovano quindi a dover implementare audit regolari, monitoraggio costante e strategie di diversificazione per mitigare i rischi.
Dati sensibili e protezione clienti
Harrods ha precisato che i dati sottratti non includono credenziali di accesso o informazioni finanziarie, limitando così la gravità potenziale dell’attacco. Tuttavia, la sottrazione di dati personali e di membership rappresenta comunque una violazione significativa della privacy. Jaguar Land Rover non ha dettagliato i dati rubati, concentrandosi invece sul ripristino della produzione e sulla protezione dell’occupazione. In entrambi i casi, la trasparenza e la rapidità di comunicazione hanno ridotto l’impatto immediato sui clienti e sui partner, ma resta chiara la necessità di investire in soluzioni di cybersecurity avanzata per affrontare minacce sempre più complesse.
Confronto con crisi passate
Per Jaguar Land Rover, la crisi attuale è paragonabile solo a momenti di forte turbolenza come la recessione globale del 2008 o la crisi dei semiconduttori. Le perdite economiche e l’impatto sulla supply chain ne fanno un episodio di portata eccezionale. Harrods, dal canto suo, ha ricordato che l’attacco non è collegato al gruppo Scattered Spider, già coinvolto in un incidente precedente, e ha sottolineato i progressi nelle proprie difese. Entrambe le aziende hanno applicato lezioni tratte da crisi passate per contenere rapidamente i danni e migliorare la resilienza.
Prospettive future per il settore
Harrods intende rafforzare i controlli sui partner e mantenere il focus sulla protezione dei clienti, mentre Jaguar Land Rover userà il prestito governativo per riprendere la produzione e investire in tecnologie cyber-resilienti. Il governo britannico, da parte sua, promuove una strategia industriale che punta a sostenere settori chiave come il retail e l’automotive, incoraggiando standard di sicurezza più elevati e investimenti in cybersecurity. Questi attacchi rappresentano un campanello d’allarme per l’intero ecosistema industriale, dimostrando che le minacce digitali hanno ormai conseguenze dirette sulla stabilità economica e occupazionale del Paese.