Criptovalute galleggiano con investimenti istituzionali record, ma è atteso il periodo bear

di Redazione
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Il mercato delle criptovalute continua a espandersi con una serie di investimenti istituzionali record, confermando la crescente fiducia degli operatori globali nonostante la persistente volatilità. Le dinamiche recenti mostrano un quadro complesso in cui le grandi università, i fondi d’investimento e le corporation si muovono strategicamente tra ETF Bitcoin, mining industriale e tecnologie AI. Harvard, Berkshire Hathaway e Tether emergono tra i protagonisti, mentre figure come Anthony Scaramucci, Grant Cardone e Michael Saylor consolidano la propria presenza in un ecosistema sempre più maturo e interconnesso. Il periodo tra ottobre e novembre 2025 evidenzia un’accelerazione significativa dell’adozione istituzionale. Nonostante i deflussi record da alcuni ETF, l’interesse per il Bitcoin come riserva digitale rimane elevato. L’andamento del prezzo, stabile attorno agli 88.000 euro, conferma un consolidamento dopo le correzioni di fine ottobre, mentre i fondi di investimento e le aziende pubbliche incrementano le proprie riserve strategiche.

Investimenti in mining e accumulo di Bitcoin

La dimensione industriale del mining di Bitcoin torna al centro dell’attenzione con il maxi-investimento guidato da Anthony Scaramucci in American Bitcoin, società di mining legata alla famiglia Trump. Il round da 202 milioni di euro, avvenuto nel luglio 2025, rappresenta uno dei più grandi della storia del settore pre-IPO. Solari Capital, fondata dallo stesso Scaramucci, ha contribuito con oltre 92 milioni di euro, affiancata da investitori di primo piano come Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, Grant Cardone e Peter Diamandis. La compagnia, co-guidata da Eric Trump e Donald Trump Jr., punta a creare una rete di infrastrutture scalabili per il mining sostenibile e per l’accumulo a lungo termine di Bitcoin. L’operazione segna un ritorno massiccio dei capitali privati nel mining, settore che negli ultimi anni ha sofferto l’instabilità dei prezzi e le restrizioni normative. Gli investitori scommettono su soluzioni energetiche più efficienti e su una integrazione verticale tra produzione e accumulo, considerando il Bitcoin non solo come asset speculativo ma come riserva digitale intergenerazionale. Scaramucci, nonostante la rottura politica con Donald Trump nel 2017, sceglie di investire in un progetto legato alla famiglia, sottolineando che la crescita del mining non è più un tema politico ma una questione economica globale. Il coinvolgimento di figure come Hoskinson e Cardone riflette inoltre la convergenza tra blockchain, real estate e finanza decentralizzata, con nuovi modelli di business che fondono infrastrutture fisiche e asset digitali.

Tendenze bearish e correzioni di mercato

Nonostante l’afflusso di capitali istituzionali, il mercato mostra segnali di debolezza tecnica. I report di Glassnode, Bybit e Block Scholes confermano un calo dei profitti realizzati da Bitcoin e una stabilizzazione negativa delle altcoin, rompendo il consueto pattern di correlazione. Gli operatori derivati segnalano una contrazione del 50% dell’open interest su posizioni perpetue, indice di una cautela crescente tra i trader professionali. La chiusura dello shutdown statunitense e la successiva firma della legge da parte di Trump non hanno invertito il trend ribassista. Il prezzo del Bitcoin è sceso sotto i 91.700 euro, toccando un minimo di 88.000 euro, per poi rimbalzare brevemente a 98.600 euro il 10 novembre, prima di nuovi sell-off. Le altcoin, pur limitando le perdite, non mostrano segnali di ripresa. Il sentiment di breve periodo resta bearish, con la volatilità implicita spostata sulle opzioni put e i funding rates misti per i principali asset digitali. Gli analisti ritengono che la fase attuale rifletta un processo di maturazione strutturale del mercato, in cui la leva finanziaria ridotta e la prudenza degli operatori istituzionali contribuiscono a limitare la volatilità estrema del passato.

Ingressi istituzionali in tech e crypto

Parallelamente alla volatilità, emergono segnali di adozione sistemica da parte di grandi attori finanziari e accademici. Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett, ha acquisito nel terzo trimestre del 2025 una partecipazione in Alphabet pari a 3,94 miliardi di euro, segnando il più importante investimento tecnologico della sua storia. Il pacchetto include 17,8 milioni di azioni, mentre la compagnia ha ridotto del 15% la posizione in Apple e altre minori in Bank of America e Verisign. Questa inversione strategica, spinta dai manager Todd Combs e Ted Weschler, anticipa la successione di Greg Abel alla guida del gruppo e indica una apertura progressiva verso la tecnologia e il digitale. Nello stesso periodo, Harvard Management Company ha triplicato la sua esposizione in ETF Bitcoin, portandola a 406 milioni di euro nel terzo trimestre, con un incremento del 257% rispetto a giugno. L’università di Cambridge, tramite la sua divisione di gestione patrimoniale, ha inoltre aggiunto 215 milioni di euro in oro, diversificando tra asset fisici e digitali. Questo doppio movimento segnala una strategia difensiva basata sulla complementarità tra Bitcoin e oro come riserve di valore. In contrasto, BlackRock ha registrato deflussi netti da 425 milioni di euro nel suo ETF Bitcoin (IBIT) il 14 novembre, con un totale di 452 milioni di euro di uscite dal comparto statunitense. Gli analisti ritengono che si tratti di un ribilanciamento tattico e non di un’inversione di tendenza, poiché gli ETF crypto restano il veicolo preferito per l’ingresso istituzionale nel mercato.

Innovazioni in stablecoin e interoperabilità cross-chain

Nel panorama infrastrutturale, le stablecoin e le tecnologie cross-chain registrano progressi significativi. La piattaforma Relay ha annunciato il 14 novembre 2025 l’integrazione con Tron, introducendo swap USDT multichain istantanei e senza frizioni. Grazie a un’API compatibile con oltre 80 catene, Tron elabora più di 21 miliardi di euro in USDT al giorno e gestisce 10 milioni di transazioni quotidiane. Il CEO Peter Watts ha definito l’integrazione un passo decisivo per la riduzione dei tempi di onboarding e il miglioramento della liquidità decentralizzata, mentre Sam Elfarra di Tron DAO ha sottolineato il ruolo crescente della rete Tron nel panorama dei pagamenti globali. Relay, con oltre 9,17 miliardi di euro di volume gestito e 75 network supportati, consolida così la propria posizione come uno dei principali hub di interoperabilità. In parallelo, Tether ha annunciato un piano d’investimento da 1 miliardo di euro in Neura Robotics, azienda tedesca attiva nella robotica cognitiva. L’obiettivo è fondere l’expertise di Tether nel campo delle stablecoin con l’innovazione dell’intelligenza artificiale e dei robot umanoidi, un settore in rapida espansione. Questo investimento conferma la diversificazione del portafoglio Tether oltre il perimetro delle criptovalute, unendo finanza digitale e robotica avanzata in una strategia di lungo periodo.

Sviluppi regolatori e strategie aziendali

Il contesto regolatorio si evolve con una accelerazione da parte della SEC nella revisione degli ETF crypto, dopo il blocco imposto dallo shutdown federale. Gli emittenti, tra cui Bitwise, spingono per l’approvazione del nuovo ETF spot XRP, destinato a seguire il debutto del Canary XRP ETF. Le nuove linee guida riducono la tempistica delle approvazioni e consolidano la fiducia degli investitori nel quadro normativo americano. Nel frattempo, BitMine Immersion Technologies ha nominato Chi Tsang come nuovo CEO, segnando un cambio di leadership che coincide con un calo del prezzo di Ethereum, asset principale detenuto nel suo bilancio. L’azienda continua a mantenere Ethereum come riserva strategica, nonostante la volatilità. Anche il settore immobiliare si intreccia con le criptovalute: Grant Cardone, imprenditore e magnate del real estate, ha annunciato l’acquisto di 935 Bitcoin utilizzando flussi di cassa provenienti dalle sue attività immobiliari. Cardone, che già integra blockchain e tokenizzazione immobiliare, considera il Bitcoin una componente fondamentale per la gestione patrimoniale a lungo termine.

Strategie di accumulo e visione di lungo periodo

Il 14 novembre 2025, Michael Saylor, fondatore di Strategy, ha confermato nuovi acquisti di Bitcoin durante la fase di volatilità. Secondo il report pubblicato il 17 novembre, l’azienda detiene 641.692 BTC a un prezzo medio di 67.900 euro per unità, con un rendimento del 71% negli ultimi cinque anni. La leva di Strategy rimane sotto 1,15x, garantendo sostenibilità finanziaria anche in caso di drawdown dell’80%. Saylor, attraverso post e dichiarazioni pubbliche, ribadisce il principio dell’HODL come strategia aziendale, negando qualsiasi piano di vendita e definendo il Bitcoin “capitale digitale globale”. Nelle sue analisi, le stablecoin rappresentano il circuito transazionale, mentre Bitcoin conserva il ruolo di bene rifugio assoluto. La sua visione distingue tra Ethereum e Solana come infrastrutture di finanza decentralizzata e Bitcoin come bene sovrano e antifragile.