Il panorama Linux si arricchisce con due rilasci significativi: Debian Libre, che offre immagini live completamente prive di firmware non libero, e AlmaLinux OS 9.7, alternativa gratuita e binariamente compatibile con Red Hat Enterprise Linux 9.7. Nel primo periodo emergono due direttrici principali: da un lato, la tensione del progetto Debian verso la purezza del software libero, rispondendo alle critiche nate dopo l’inclusione di firmware proprietari nelle immagini ufficiali dal 2022; dall’altro, il posizionamento di AlmaLinux come soluzione enterprise stabile e gratuita, dotata di toolchain aggiornata, supporto multi-architettura e politiche crittografiche avanzate. Questi due rilasci mostrano come l’ecosistema Linux continui a evolversi in direzioni complementari: massima libertà e controllo per chi cerca un ambiente completamente libero, e continuità operativa per aziende che vogliono l’affidabilità RHEL senza costi di licenza.
Cosa leggere
Debian Libre: immagini live senza firmware non libero
Il progetto Debian Libre Live Images, annunciato il 15 novembre 2025, introduce un mezzo ufficiale per utilizzare Debian GNU/Linux senza alcun componente non libero. Questa iniziativa risponde alle scelte del 2022, quando Debian decide di includere firmware proprietari nelle immagini standard per ampliare il supporto hardware. Debian Libre rimuove totalmente questi elementi, offrendo un ambiente che garantisce assenza totale di accordi di licenza restrittivi e un controllo completo sulle operazioni di sistema. Le immagini live includono Debian Installer e sono pensate per sostenitori del software libero che desiderano un sistema “puro”, privo di firmware non redistribuibili. Per ora, il progetto supporta esclusivamente architettura amd64, senza ambienti grafici preinstallati, privilegiando essenzialità e trasparenza. Gli utenti avviano Debian Libre tramite USB o CD, verificano compatibilità hardware e procedono all’installazione solo se il sistema risulta pienamente funzionante. Il progetto nasce da un’elaborazione delle immagini ufficiali Debian, dalle quali sono rimossi tutti i componenti non liberi. La comunità considera Debian Libre un ritorno ai valori storici del progetto: libertà dell’utente, rispetto dei principi FSF e assenza di dipendenze proprietarie. Gli utenti possono poi installare pacchetti liberi a piacimento, creando ambienti personalizzati e privi di qualsiasi vincolo proprietario. Questo rilascio contribuisce a consolidare la dimensione etica di Debian e rafforza un segmento dell’ecosistema che privilegia purezza e controllo rispetto alla compatibilità hardware estesa.
Vantaggi di Debian Libre per la libertà software
Debian Libre fornisce un’alternativa che permette di utilizzare Debian senza compromessi. Gli utenti evitano completamente firmware non liberi, mantenendo controllo totale sui dispositivi e sulle attività del sistema. L’assenza di licenze proprietarie elimina possibili restrizioni e limita la dipendenza da componenti chiusi, mantenendo l’intero stack in conformità con i principi del software libero. Le immagini live permettono di testare rapidamente la compatibilità, mentre Debian Installer facilita l’adozione anche da parte di utenti meno esperti. L’approccio minimalista, senza GUI predefinita, garantisce dimensioni ridotte e focus su un ambiente essenziale e modificabile. Debian Libre diventa così una scelta consapevole per chi considera il software libero un valore identitario, e offre alle aziende che necessitano ambienti completamente liberi una piattaforma etica e stabile. Le future espansioni promesse dal progetto indicano un impegno crescente nel ricostruire un percorso alternativo all’inclusione dei firmware non liberi.
AlmaLinux OS 9.7: alternativa gratuita a RHEL
AlmaLinux OS Foundation rilascia AlmaLinux OS 9.7, codice nome Moss Jungle Cat, posizionandosi come alternativa gratuita e perfettamente compatibile con RHEL 9.7. La distribuzione deriva direttamente dalle stesse fonti di Red Hat, garantendo compatibilità binaria completa e offrendo un ambiente solido per server enterprise, sviluppo software e workload containerizzati. Il rilascio introduce aggiornamenti estesi a strumenti di debugging come GDB 16.3, Valgrind 3.25.1, SystemTap 5.3 e Dyninst 13.0.0. L’infrastruttura arricchisce anche i tool di rete con NetworkManager 1.54, ethtool 6.15 e iproute 6.14.0, mentre la toolchain di sistema include versioni aggiornate di GCC 15, GNU Binutils 2.44, LLVM 20.1.8, Rust 1.88.0, Go 1.24, e supporto a .NET 10.0. L’adozione di OpenSSL 3.5 rafforza la sicurezza crittografica, mentre l’inclusione di subpolicy post-quantum rende AlmaLinux una delle prime distribuzioni enterprise a considerare minacce future legate alla computazione quantistica. Implementazioni come SSSD 2.9.7, Keylime 7.12.1 e Samba 4.22.4 aggiornano sicurezza e autenticazione. La distribuzione mantiene il kernel Linux 5.14, in linea con le versioni enterprise supportate a lungo termine. AlmaLinux supporta le architetture x86_64, AArch64, ppc64le e s390x, rendendola compatibile con sistemi server moderni, mainframe e infrastrutture cloud. Gli utenti esistenti aggiornano tramite dnf distro-sync per mantenere coerenza con RHEL.
Aggiornamenti sicurezza in AlmaLinux 9.7
La versione 9.7 si concentra fortemente sulla sicurezza. L’aggiornamento a OpenSSL 3.5 introduce algoritmi robusti, mentre la nuova versione della policy SELinux 38.1.65 aumenta granularità e controllo sugli accessi. Il supporto a bpftrace 0.23.5, PCP 6.3.7 e Grafana 10.2.6 permette monitoraggio più dettagliato delle performance, con capacità di tracing avanzato. La presenza di strumenti container come Podman 5.6.0 e Buildah 1.41.4 fornisce un ambiente affidabile per orchestrazioni e pipeline CI/CD. Aggiornamenti grafici come Mesa 25.0.7 e GIMP 3.0.4 rendono l’OS adatto anche a workstation grafiche. Questa infrastruttura completa, unita alla compatibilità RHEL, rende AlmaLinux una scelta ideale per aziende che necessitano di stabilità di lungo periodo senza costi di licenza.
Confronto tra Debian Libre e AlmaLinux
Debian Libre e AlmaLinux rispondono a esigenze profondamente diverse e complementari. Debian Libre privilegia la libertà software, eliminando completamente il firmware non libero e adottando un approccio purista. Si rivolge a utenti che ricercano controllo totale e massima trasparenza. AlmaLinux, invece, punta alla stabilità enterprise, replicando l’ambiente RHEL senza costi e fornendo una piattaforma robusta per server e applicazioni critiche. Debian Libre è limitata all’architettura amd64, mentre AlmaLinux copre quattro architetture. Il primo offre immagini live e installazioni essenziali; il secondo fornisce ISO complete, repository estesi e strumenti enterprise. Debian Libre si allinea ai valori FSF; AlmaLinux mira alla continuità di CentOS, implementando aggiornamenti costanti e funzioni crittografiche di nuova generazione. Entrambe le soluzioni rafforzano l’ecosistema Linux offrendo percorsi differenziati e complementari.
Implicazioni per utenti e imprese
Gli utenti individuali e i sostenitori del software libero trovano in Debian Libre una soluzione conforme ai principi etici della libertà digitale, priva di componenti proprietari e orientata al controllo totale del sistema. Le imprese, invece, considerano AlmaLinux una piattaforma affidabile per server e ambienti di produzione, in grado di sostituire RHEL senza costi aggiuntivi e con aggiornamenti costanti. Questi rilasci dimostrano come l’ecosistema Linux continui a crescere tra esigenze etiche, stabilità operativa e innovazione tecnologica. Debian Libre attrae chi privilegia purezza e trasparenza; AlmaLinux si rivolge a chi necessita di un’infrastruttura scalabile, performante e conforme agli standard enterprise. Insieme contribuiscono a rafforzare l’adozione globale del software libero.