Sicurezza Informatica
CISA mette in guardia sulle vulnerabilità Fortinet, Ivanti e Nice
Tempo di lettura: 2 minuti. CISA segnala l’attiva sfruttamento di vulnerabilità critiche nei prodotti Fortinet, Ivanti e Nice, sollecitando l’applicazione di mitigazioni entro il 15 aprile 2024.
L’Agenzia per la Sicurezza delle Infrastrutture e della Cybersecurity degli Stati Uniti (CISA) ha aggiunto tre falle di sicurezza al suo catalogo di Vulnerabilità Note Sfruttate (KEV), segnalando l’attiva sfruttamento di tali vulnerabilità. Le falle interessate riguardano prodotti di Fortinet, Ivanti e Nice, e presentano gravi rischi di sicurezza che potrebbero permettere ad attaccanti non autenticati di eseguire codice non autorizzato o comandi.
Vulnerabilità Sfruttate
- CVE-2023-48788 : Una vulnerabilità di iniezione SQL in Fortinet FortiClient EMS con un punteggio CVSS di 9.3, scoperta a marzo 2024. Fortinet ha confermato che è stata sfruttata attivamente, sebbene non siano disponibili ulteriori dettagli sugli attacchi.
- CVE-2021-44529 : Una vulnerabilità di iniezione di codice in Ivanti Endpoint Manager Cloud Service Appliance (EPM CSA) con un punteggio CVSS di 9.8. La ricerca indica che questa vulnerabilità potrebbe essere stata introdotta intenzionalmente come una backdoor in un progetto open-source ormai abbandonato, csrf-magic, esistente dal 2014.
- CVE-2019-7256: Una vulnerabilità di iniezione di comandi OS in Nice Linear eMerge E3-Series con un punteggio CVSS di 10.0. Questa falla, che permette l’esecuzione remota di codice, è stata sfruttata dai criminali informatici già a partire da febbraio 2020.
Misure richieste
CISA richiede che le agenzie federali applichino le mitigazioni fornite dai produttori entro il 15 aprile 2024, in risposta allo sfruttamento attivo di queste tre vulnerabilità.
Inoltre, CISA e l’FBI hanno pubblicato un avviso congiunto che sollecita i produttori di software a intraprendere misure per mitigare le vulnerabilità di iniezione SQL. Questo avviso segue la scoperta dello sfruttamento di una vulnerabilità critica di iniezione SQL in MOVEit Transfer di Progress Software da parte della gang del ransomware Cl0p (nota anche come Lace Tempest), che ha portato alla violazione di migliaia di organizzazioni.
Le agenzie hanno sottolineato che, nonostante la conoscenza diffusa delle vulnerabilità di SQLi e la disponibilità di mitigazioni efficaci, i produttori di software continuano a sviluppare prodotti affetti da questo difetto, mettendo a rischio numerosi clienti.
Sicurezza Informatica
Truffatori austriaci scappano dagli investitori, ma non dalla legge
Tempo di lettura: 2 minuti. Le forze dell’ordine hanno smascherato e arrestato un gruppo di truffatori austriaci dietro una frode di criptovalute.
Le forze dell’ordine austriache, cipriote e ceche hanno arrestato sei austriaci responsabili di una truffa online relativa a criptovalute. Europol e Eurojust hanno supportato questa indagine mirata ai creatori di una presunta nuova criptovaluta lanciata nel dicembre 2017. Durante l’operazione sono stati eseguiti sei perquisizioni domiciliari, sequestrando oltre 500.000 euro in criptovalute, 250.000 euro in valuta corrente, e bloccato decine di conti bancari. Inoltre, sono stati sequestrati due automobili e una proprietà di lusso del valore di 1.400.000 euro.
Dettagli della Truffa
Tra dicembre 2017 e febbraio 2018, i truffatori hanno finto di aver creato una compagnia di trading online legittima che aveva emesso una nuova criptovaluta. L’offerta iniziale di moneta (ICO) ammontava a 10 milioni di token – o diritti rispettivi alla nuova valuta. Gli investitori hanno pagato in criptovalute consolidate come Bitcoin o Ethereum. Per guadagnare credibilità con gli investitori, i truffatori austriaci hanno anche sostenuto di aver sviluppato il proprio software e un algoritmo unico per la vendita dei token.
Comportamenti sospetti ed Exit Scam
Tradizionalmente, un’ICO si basa sulla trasparenza e comunica chiaramente su ogni membro del team responsabile. In questo caso, c’era una mancanza di trasparenza riguardo i membri del team coinvolti e l’algoritmo alla base della criptovaluta. Nel febbraio 2018, i perpetratori hanno improvvisamente chiuso tutti gli account dei social media del progetto e ritirato offline il sito web della falsa compagnia. Dopo questa truffa di uscita, è diventato evidente agli investitori di essere stati frodati.
Sforzo collaborativo delle Forze dell’Ordine
Gli specialisti di Europol hanno organizzato cinque incontri operativi e hanno lavorato in stretta collaborazione con il desk austriaco presso Eurojust, fornendo un’analisi olistica dell’indagine. Europol ha anche dispiegato uno specialista con un ufficio mobile a Cipro per supportare le attività operative e facilitare lo scambio di informazioni. Eurojust ha supportato il giorno dell’azione con un centro di coordinamento, consentendo una comunicazione in tempo reale tra tutte le autorità giudiziarie coinvolte e l’esecuzione rapida dei mandati di arresto europei e dei mandati di perquisizione.
Autorità Partecipanti:
- Austria: Servizio di Intelligence Criminale dell’Austria (Bundeskriminalamt – Centro di Competenza per la Cybercriminalità (C4)), Ufficio Specializzato per la Lotta contro i Crimini Economici e la Corruzione (Wirtschafts- und Korruptionsstaatsanwaltschaft)
- Cipro: Polizia di Cipro a Larnaca
- Repubblica Ceca: Polizia della Repubblica Ceca, Agenzia Nazionale per la Lotta al Crimine Organizzato (Národní centrála proti organizovanému zločinu – NCOZ)
Agenzie Partecipanti: Europol, Eurojust
Questo caso dimostra l’efficacia della collaborazione internazionale nel contrasto al crimine organizzato e alla frode finanziaria, sottolineando l’importanza della vigilanza nella partecipazione a investimenti in criptovalute.
Sicurezza Informatica
Esplosione di malware JavaScript nei Siti con plugin LiteSpeed Cache
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri l’impennata di malware JavaScript che colpisce i siti con versioni vulnerabili del plugin LiteSpeed Cache e come proteggere il tuo sito.
Un’ondata di infezioni di malware JavaScript sta colpendo i siti WordPress che utilizzano versioni vulnerabili del plugin LiteSpeed Cache. Questo malware inietta codice in file critici di WordPress e nelle basi dati, compromettendo gravemente la sicurezza del sito.
Segnali di Contaminazione
Se noti l’utente amministratore wpsupp-user sul tuo sito, è probabile che sia stato infettato. Altri segni includono codice malevolo nei file del sito e stringhe sospette nel database, specialmente associati con la versione vulnerabile di LiteSpeed Cache.
Procedure di pulizia
- Revisione dei Plugin: Controlla i plugin installati, applica gli aggiornamenti disponibili e elimina le cartelle associate ai plugin sospetti.
- Utenti Maliziosi: Stai attento agli utenti con privilegi di amministratore, come wpsupp-user e wp-configuser.
- Ricerca nel Database: Cerca stringhe sospette come “eval(atob(Strings.fromCharCode” nell’opzione litespeed.admin_display.messages.
Identificazione di URL e IP malevoli
- Gli URL maliziosi spesso includono https[:]//dns[.]startservicefounds.com/service/f[.]php, https[:]//api.startservicefounds.com, e https[:]//cache[.]cloudswiftcdn[.]com.
- Presta attenzione agli IP associati al malware, come 45.150.67.235.
Vettore d’Attacco – LiteSpeed Cache < 5.7.0.1
Gli aggressori possono iniettare questo script nelle versioni vulnerabili del plugin LiteSpeed, rappresentando un rischio per la sicurezza. I log del WAF dell’ultimo mese hanno mostrato un picco insolito di accessi a questa URL il 2 aprile e poi nuovamente il 27 aprile. Gli IP più comuni che probabilmente cercavano siti vulnerabili erano 94.102.51.144, con 1,232,810 richieste, e 31.43.191.220 con 70,472 richieste. Questa situazione sottolinea l’importanza di mantenere aggiornati i plugin come Litespeed e monitorare attivamente la sicurezza dei siti web per prevenire infezioni malware da Javascript e mitigare rischi.
Cos’è LightSpeed Cache?
LiteSpeed Cache è un plugin di accelerazione del sito tutto-in-uno per WordPress, che offre una cache a livello di server esclusiva e una serie di funzionalità di ottimizzazione. Questo plugin è particolarmente efficace quando è utilizzato in combinazione con il server web LiteSpeed, permettendo di sfruttare appieno le funzionalità del server per migliorare drasticamente la velocità di caricamento delle pagine web.
Il plugin LiteSpeed Cache include strumenti per l’ottimizzazione del sito web per contenuti dinamici su siti WordPress, come immagini e pagine web, tramite la cache delle pagine, la minimizzazione dei CSS, JavaScript e HTML, l’ottimizzazione delle immagini e il caricamento pigro. Queste funzionalità aiutano a ridurre i tempi di caricamento, migliorare il punteggio di PageSpeed e aumentare l’usabilità complessiva del sito.
Per maggiori dettagli e per il download, puoi visitare la pagina ufficiale del plugin LiteSpeed Cache su WordPress.org o il sito di LiteSpeed Technologies.
Sicurezza Informatica
Sicurezza Informatica: protocollo tra Polizia di Stato e Engineering
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri il nuovo accordo di sicurezza informatica tra la Polizia di Stato e il Gruppo Engineering per potenziare la lotta contro il cybercrime.
Un importante accordo di sicurezza informatica è stato firmato a Roma tra la Polizia di Stato e il Gruppo Engineering. L’accordo è stato ratificato dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, e Maximo Ibarra, amministratore delegato del Gruppo Engineering.
Obiettivi del protocollo
L’obiettivo principale di questa convenzione è sviluppare e potenziare le strategie di prevenzione e contrasto al cybercrime. Si prevede una collaborazione continua per adottare misure sempre più efficaci nel campo della sicurezza informatica.
Contributo del Gruppo Engineering
Il Gruppo Engineering, che conta oltre 70 aziende distribuite in 14 paesi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, ha una storia quarantennale nel supporto alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e delle imprese di vari settori. Il gruppo offre servizi informatici avanzati, sfruttando tecnologie all’avanguardia come Intelligenza Artificiale, Blockchain, Realtà Virtuale e Digital Twin. Con una forte competenza in cybersecurity, il gruppo garantisce alti livelli di sicurezza sia per sé stesso che per i suoi partner.
Ruolo della Polizia di Stato
La Polizia di Stato, attraverso la Polizia Postale, è deputata alla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate di istituzioni e aziende che erogano servizi essenziali. Questa funzione è svolta principalmente dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic), che opera una sala operativa disponibile 24 ore su 24 e rappresenta il punto di contatto nazionale e internazionale per la gestione di eventi critici legati alle infrastrutture di rilievo nazionale.
Presenze notevoli
Alla firma della convenzione erano presenti importanti figure sia della Polizia di Stato, come Renato Cortese, direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali, e Ivano Gabrielli, direttore del servizio Polizia Postale, che del Gruppo Engineering S.p.A., inclusi il chief public affairs, Roberto Scrivo, e il Group chief information security officer, Pierluigi Carbone.
Questo accordo segna un passo significativo verso un rafforzamento della sicurezza informatica in Italia, mostrando l’importanza della collaborazione tra il settore pubblico e quello privato nel contrasto al cybercrime. Questo protocollo rappresenta un modello di cooperazione interistituzionale che potrebbe fornire un framework replicabile per altre iniziative simili, sia in Italia che a livello internazionale.
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