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Cyber Security

Google Chrome lancia il V8 Sandbox

Tempo di lettura: 2 minuti. Chrome introduce il V8 Sandbox per combattere la corruzione della memoria, garantendo maggiore sicurezza nella navigazione.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Google introduce un’importante innovazione nel browser Chrome, il V8 Sandbox, una misura di sicurezza pensata per affrontare e mitigare i problemi di corruzione della memoria che hanno afflitto la sicurezza del browser nel tempo. Questa iniziativa mira a rinforzare le difese del browser contro potenziali attacchi informatici, garantendo agli utenti una navigazione più sicura.

Sicurezza rafforzata per gli utenti Chrome

Il V8 Sandbox, secondo quanto dichiarato da Samuel Groß, capo tecnico della sicurezza di V8, è progettato per prevenire la diffusione della corruzione della memoria all’interno del processo ospite. In pratica, il V8 Sandbox funziona come un contenitore sicuro all’interno del quale il codice eseguito dal motore V8 viene isolato, limitando così l’impatto di eventuali vulnerabilità.

Questa nuova funzionalità arriva in un momento in cui le vulnerabilità legate alla corruzione della memoria hanno rappresentato una quota significativa delle minacce affrontate da Google negli ultimi anni, con ben 16 falle di sicurezza scoperte tra il 2021 e il 2023. Il V8 Sandbox assume che un attaccante possa modificare arbitrariamente la memoria all’interno del suo spazio di indirizzamento, un’ipotesi basata sulle comuni vulnerabilità di V8.

Una delle principali sfide nell’affrontare le vulnerabilità di V8 risiede nella difficoltà di applicare soluzioni basate su linguaggi di programmazione memory-safe o su tecnologie di sicurezza della memoria hardware. Groß evidenzia che molte delle vulnerabilità sfruttate oggi in V8 condividono una caratteristica comune: la corruzione della memoria avviene necessariamente all’interno dell’heap di V8.

Il V8 Sandbox cerca di isolare questa area critica, assicurando che eventuali corruzioni della memoria rimangano confinate e non possano compromettere altre parti della memoria del processo. Questo risultato viene ottenuto sostituendo i tipi di dati che possono accedere alla memoria esterna al sandbox con alternative compatibili, precludendo agli attaccanti la possibilità di interagire con altre aree della memoria.

Questa funzionalità di sicurezza, che aggiunge un sovraccarico di circa l’1% sui carichi di lavoro tipici, sarà attivata per impostazione predefinita a partire dalla versione 123 di Chrome. Il V8 Sandbox necessita di un sistema a 64 bit a causa dell’elevata quantità di spazio di indirizzamento virtuale richiesto, attualmente stimato in un terabyte.

In sintesi, il V8 Sandbox rappresenta un passo significativo verso una maggiore sicurezza della memoria in Chrome, offrendo agli utenti una navigazione più protetta e affidabile.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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