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Vulnerabilità negli Smart TV LG che consentono accesso Root

Tempo di lettura: 2 minuti. Vulnerabilità negli Smart TV LG consentirebbe l’esecuzione di codice remoto dopo aver effettuato l’accesso da root

Tempo di lettura: 2 minuti.

Ricercatori della sicurezza hanno individuato diverse vulnerabilità nel sistema operativo webOS delle smart TV LG, vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate per aggirare l’autorizzazione e ottenere l’accesso root ai dispositivi. Le scoperte provengono dalla società di cybersecurity romena Bitdefender, che ha identificato e segnalato le falle a novembre 2023. LG ha risolto i problemi tramite aggiornamenti rilasciati il 22 marzo 2024.

Le vulnerabilità, tracciate da CVE-2023-6317 a CVE-2023-6320, influenzano diverse versioni di webOS, comprese le versioni installate sui modelli LG43UM7000PLA, OLED55CXPUA, OLED48C1PUB e OLED55A23LA. Tra i difetti rilevati vi sono:

  • CVE-2023-6317: Una vulnerabilità che consente a un attaccante di bypassare la verifica del PIN e aggiungere un profilo utente privilegiato al televisore senza richiedere interazioni con l’utente.
  • CVE-2023-6318: Una vulnerabilità che permette all’attaccante di elevare i propri privilegi e ottenere l’accesso root per prendere il controllo del dispositivo.
  • CVE-2023-6319: Una vulnerabilità che consente l’iniezione di comandi del sistema operativo manipolando una libreria chiamata asm responsabile della visualizzazione dei testi delle canzoni.
  • CVE-2023-6320: Una vulnerabilità che consente l’iniezione di comandi autenticati manipolando il punto finale dell’API com.webos.service.connectionmanager/tv/setVlanStaticAddress.

L’exploit di queste falle potrebbe consentire a un attaccante di acquisire permessi elevati sul dispositivo, che potrebbero poi essere concatenati con CVE-2023-6318 e CVE-2023-6319 per ottenere l’accesso root, o con CVE-2023-6320 per eseguire comandi arbitrari come utente dbus.

Nonostante il servizio vulnerabile sia previsto solo per l’accesso LAN, il motore di ricerca per dispositivi connessi a Internet, Shodan, ha identificato oltre 91.000 dispositivi che espongono questo servizio su Internet, con una concentrazione maggiore in Corea del Sud, Hong Kong, USA, Svezia, Finlandia e Lettonia.

Queste scoperte sottolineano l’importanza di mantenere i dispositivi connessi aggiornati con le ultime patch di sicurezza e di adottare misure di sicurezza rigorose per proteggere i dispositivi IoT dagli attacchi informatici.

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