Sommario
Zoom, la nota piattaforma di videoconferenza, ha subito una pesante multa da parte di un tribunale russo. La società è stata sanzionata per non aver aperto una filiale in Russia, violando così la legge locale.
Zoom e la sua crescente popolarità
Zoom è una piattaforma di videoconferenza che ha guadagnato notevole popolarità negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia di COVID-19. Questo strumento permette agli utenti di tenere riunioni virtuali, webinar e altri eventi. Con sede principale a San Jose, California, Zoom ha uffici in diversi paesi del mondo. Tuttavia, non aveva un ufficio locale in Russia, motivo che ha portato alla multa imposta dal tribunale russo.
Dettagli sulla multa
Il tribunale del Distretto di Tagansky a Mosca ha inflitto a Zoom una multa di 115 milioni di rubli (circa 1,18 milioni di dollari) il 17 ottobre 2023. Questa sanzione è una delle più elevate mai inflitte a una società straniera in Russia. Secondo il giudice Timur Vakhrameyev, la multa corrisponde a circa un decimo delle entrate di Zoom in Russia nel 2022.
La legge russa e la protezione dei dati
La legge russa stabilisce che le società straniere che offrono servizi ai cittadini russi devono avere un ufficio locale nel paese. Questa normativa fa parte degli sforzi della Russia per regolamentare internet e proteggere i dati dei suoi cittadini. In risposta alla multa, Zoom ha dichiarato di fare tutto il possibile per rispettare le leggi dei paesi in cui opera. La società ha inoltre annunciato che impugnerà la decisione del tribunale attraverso le autorità competenti.
Cosa è Zoom?
Zoom è una piattaforma di videoconferenza che consente a utenti di tutto il mondo di connettersi virtualmente. Nata come strumento per riunioni aziendali, durante la pandemia di COVID-19 ha visto un’esplosione della sua popolarità, diventando uno strumento essenziale per lavoro, istruzione e socializzazione.