È passato un anno dal crollo di FTX, un evento che ha segnato profondamente il mercato delle criptovalute. Nonostante la perdita iniziale di quasi 300 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato, alcune criptovalute hanno mostrato una notevole ripresa, dimostrando la resilienza del settore come SOL, OKB e LINK.
Ripresa di Solana (SOL)
Solana (SOL) è stata una delle criptovalute più colpite dal crollo di FTX, con un calo di oltre il 50% fino a 8 dollari. Tuttavia, un anno dopo, SOL ha registrato un impressionante guadagno del 660%. Questa ripresa è stata alimentata da un sentimento positivo generale nel mercato delle criptovalute e dalla riduzione delle paure di un possibile dump da parte di FTX.
OKB: crescita nonostante la tempesta
OKB, il token dell’exchange di criptovalute OKX, è stato tra i meno colpiti dal disastro di FTX. In effetti, ha tratto vantaggio dal crollo del suo rivale, registrando un aumento del 275% se acquistato al minimo di FTX. OKB ha beneficiato della perdita di Binance, il cui token BNB ha avuto prestazioni inferiori rispetto a molti altri nel top 30 delle criptovalute.
Chainlink (LINK) e la sua ripresa
Chainlink (LINK) ha subito una perdita del 40% a seguito del crollo di FTX. Tuttavia, grazie alla sua minore esposizione all’exchange e agli aggiornamenti di sviluppo, LINK ha visto una significativa ripresa, con un profitto di oltre il 180% se acquistato a novembre 2022. Fattori come il lancio di un nuovo prodotto proof-of-reserve, l’adozione crescente e la domanda in aumento tra gli investitori professionali hanno contribuito alla sua ripresa.
Conclusione e riflessioni
Il crollo di FTX ha rappresentato un duro colpo per il mercato delle criptovalute, ma la successiva ripresa di alcune monete come SOL, OKB e LINK dimostra la resilienza e la capacità di adattamento del settore. Questi risultati evidenziano l’importanza di una gestione del rischio accurata e di una ricerca approfondita nell’investimento in criptovalute.