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Editoriali

NoName057 ha mobilitato la propaganda cyber di ACN contro l’informazione indipendente

Tempo di lettura: 2 minuti. Giornalisti, passacarte o propagandisti?
Questo è quello che passa il convento nell’informazione cyber dove la narrazione passa per le veline di Governo e pareri di privati che svolgono attività di collaborazione

Tempo di lettura: 2 minuti.

Sono tornati in Italia ed hanno reso indisponibile il sito dei Carabinieri per qualche ora. Gli hacktivisti russi denominati noname057 sono riusciti a creare dei disagi che possiamo classificare come disservizi e non come attacchi informatici di natura distruttiva.

Molti giornalisti si domandano perché dare notizia di un attacco di così poco conto visto che ci troviamo di fronte ad un attacco DDOS.

Ricordo ai colleghi che Matrice Digitale ha intervistato in esclusiva i colleghi di Killnet parlandogli direttamente come se fossero dei ragazzini che fanno operazioni da lamer, così come ha detto le stesse cose a quelli di NoName057.

Piuttosto ricordiamo quando all’attacco di Killnet la stampa ha descritto l’operazione del collettivo come pericolosa e distruttiva, così come ricordiamo la stessa ed identica narrazione per il bluff del primo attacco di Noname057.

Ricordiamo anche come hanno incensato Anonymous parlando di Cyberwar ignorando tutto l’aspetto tecnicamente offensivo e superiore messo in piedi dai gruppi governativi russi che di danni ne hanno fatti così come tecnicamente e dettagliatamente abbiamo descritto trovando conferme fuori dal perimetro dell’informazione e degli esperti nazionali che lavorano con il governo.

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La cosa ancora più esaltante è che le stesse testate hanno dato notizia a reti ed edicole unificate, dopo che sono partite veline anonime dall’Agenzia della Cybersicurezza Nazionale, sull’attacco hacker pericolosissimo che in Italia ha colpito 19, dico diciannove, server in tutto.

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Capisco che le interviste in esclusiva mondiale di Matricedigitale a Killnet e Noname057 hanno trovato citazioni solo fuori dai confini, ma proprio l’ultima a chi ieri ha colpito il perimetro nazionale, avvisava il governo italiano che sarebbero ritornati e che stavano studiando come arginarlo.

Strano che questo passaggio sia rimasto poco citato, strano che il Governo non abbia preso le dovute cautele dopo che Acn aveva venduto alla stampa il copia e incolla della presentazione del perimetro cibernetico nazionale.

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La colpa è di chi li ha intervistati o ha dato notizia dell’evento?

Chi ha svolto il servizio di informazione?

Chi ha dato le notizie o chi copia le notizie che gli passa il Governo dove tutto va bene e non ci sono sfumature?

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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