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Da economista a propagandista: Cottarelli elogia Draghi per l’accordo sul gas algerino

Tempo di lettura: 3 minuti. L’Università Cattolica ha il suo massimo esponente che promuove l’attività del Governo in un paese musulmano e non rispettoso dei diritti umani.

Tempo di lettura: 3 minuti.

L’Italia soffre una crisi di Governo fatta scoppiare da Draghi su impulso del Movimento Cinque Stelle di non accordargli la fiducia su alcuni provvedimenti in contrasto con la linea politica del partito di Grillo e Conte sempre più decimato da fughe verso nuovi lidi politici.

L’Italia, causa sanzioni verso la Russia, soffre anche una crisi energetica senza precedenti che la costringe ad andare ad approvvigionarsi altrove nei giacimenti di gas degli altri paesi.

Il lavoro svolto in questi mesi è stato condotto da Draghi sotto forma di più operazioni: concrete e di previsione. Quelle concrete sono sicuramente state fatte in Algeria dove l’Italia aveva già accordi pregressi con il paese nord africano che gli ha consentito di aumentare e di molto l’erogazione del gas in sostituzione di quello russo.

Ed è proprio di ieri la notizia che Draghi ha reso l’Algeria il primo partner commerciale del gas italiano mentre è pronto a lasciare il paese “disunito” dal Movimento Cinque Stelle e su Twitter il responsabile dell’Osservatorio dei Conti Pubblici messo in piedi dall’Università Cattolica, lo stimato prof. Carlo Cottarelli, elogia il primato algerino ed allo stesso tempo fa un endorsment politico a Draghi.

Un “successo” del governo Draghi

Un economista che giudica come successo l’aumento di una fornitura energetica su una tratta già esistente dovrebbe spiegare ai cittadini che il contratto prevede un costo della materia prima uguale od inferiore al contratto russo.

Il fatto che l’Italia abbia reso l’Algeria primo partner commerciale non sostituisce nel breve periodo l’esigenza che il paese ha del gas necessario a fronteggiare l’inverno per riscaldare i cittadini e soprattutto le imprese.

Quello che essenzialmente non rende un successo, ma una costrizione dettata da scelte politiche e diplomatiche fallimentari negli ultimi anni sul fronte EU-Russia, è il fatto che gli 8 miliardi di metri cubi in più non sostituiscono i cali di erogazione provenienti dalla Russia, che di conseguenza sta interrompendo i rapporti con la Germania e se dovesse diminuire la quota di gas verso l’Italia del 25%, gli ulteriori 4 miliardi acquisiti ieri sono manna dal cielo, ma non sufficienti a sopperire un calo energetico.

Cottarelli giudica un grande successo l’accordo, ma quanto inciderà questo aumento di prezzo del gas sui conti pubblici e sulla cittadinanza?

Cottarelli non sa che per far entrare a pieno regime l’accordo c’è bisogno anche che si attivi nel 2025, fra tre anni, un impianto nuovo di zecca che è condiviso in joint venture tra Russia (49%) e Algeria (51%) ?

L’accordo con i “carcerieri” piace anche all’Università Cattolica?

Cottarelli è responsabile dell’osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore descritta così su Wikipedia come “un’università privata italiana di ispirazione cattolica fondata nel 1921, con sede centrale a Milano e altre sedi a Brescia, Cremona, Piacenza e Roma. Ente fondatore e promotore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori”.

E visto che il prof. Cottarelli è uno dei più famosi rappresentanti dell’ateneo cattolico è impossibile non accendere la lente di ingrandimento anche sull’aspetto etico.

L’attuale governo algerino è attenzionato da Amnesty International, ma quelli sono politicizzati penserà il lettore, e invece anche dall’Ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite che più volte ha richiamato l’Algeria a rispettare valori come quelli condivisi dall’Italia, ma spesso disattesi.

Dopo questa grande operazione commerciale, il voto contrario all’esclusione della Russia dalla commissione Diritti Umani e l’astensione sulla guerra da parte dell’Algeria in seno alle Nazioni Unite faranno cambiare la posizione del paese?

Draghi è un grande secondo Cottarelli l’economista propagandista

L’accordo quindi rimodula al rialzo, come tutti gli altri fatti fino ad oggi, il prezzo del gas, non risolve il deficit energetico visto che molti metri cubi algerini andranno in stock e se dovesse venire meno totalmente il gas russo ci sarebbe un ammanco notevole nelle risorse italiane, il gas costerebbe di più all’Italia ed ai suoi conti pubblici, ma la cosa grave è che si utilizza un accordo commerciale per dare slancio ad una figura politica in un momento di crisi del Governo enfatizzando benefici che ad oggi non ci sono, calpestando anche la visione etica che si ha, aggravata dal fatto che si è responsabili di un Osservatorio messo in piedi da una università cattolica.

Se il cuore di un banchiere non è stato usato, quello di Cottarelli invece sembrerebbe proprio di sì: enfatizzare i presunti benefici di un accordo commerciale in piena crisi politica è propaganda.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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